Un prezioso aspetto del mondo del volontariato: gli obiettori di coscienza

L' OBIEZIONE DI COSCIENZA E IL SERVIZIO CIVILE 

 

 

SERVIZIO CIVILE: PER SAPERNE DI PIU'

 

La legge 8 luglio 1998, n.230 (pubblicata sulla “Gazzetta Ufficiale” n.163 del 15 luglio 1998) contiene le “Nuove norme in materia di obiezione di coscienza” che vanno a sostituire quelle dettate dalla legge 15 dicembre 1972, n.772, la prima legge che ha riconosciuto nel nostro Paese l’obiezione al servizio militare.

L’articolo 1 della legge definisce obiettori “i cittadini che, per obbedienza alla coscienza, nell’esercizio del diritto alle libertà di pensiero, coscienza e religione riconosciute dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e dalla Convenzione internazionale sui diritti civili e politici, opponendosi all’uso delle armi, non accettano l’arruolamento nelle Forze armate e nei Corpi armati dello Stato”. Questi cittadini possono adempiere gli obblighi di leva prestando, in sostituzione del servizio militare, un servizio civile, diverso per natura e autonomo dal servizio militare, ma come questo rispondente al dovere costituzionale di difesa della Patria e ordinato ai fini enunciati nei “Principi fondamentali della Costituzione”.

Per poter essere ammesso al servizio civile in qualità di obiettore di coscienza, occorre presentare un’apposita domanda al Distretto militare di appartenenza, dopo essere stati arruolati, secondo una tempistica ben precisa prevista dalle leggi. Nel presentare domanda, l’obiettore può indicare le proprie scelte in ordine all’area vocazionale e al settore d’impiego, e può chiedere di essere assegnato a enti pubblici o privati, designando fino a 10 enti nell’ambito di una regione prescelta. L’Amministrazione si riserva di verificare l’inesistenza di cause ostative e la veridicità delle dichiarazioni rilasciate dall’obiettore. Entro nove mesi dalla data di presentazione della domanda, l’obiettore deve essere assegnato al servizio civile.

Gli obiettori godono degli stessi diritti, anche ai fini previdenziali e amministrativi, dei cittadini che prestano il servizio militare di leva. Essi hanno diritto alla stessa paga dei militari di leva. In particolari condizioni, l’ente convenzionato che impiega obiettori può offrire il vitto e/o l’alloggio. Il periodo di servizio civile è riconosciuto valido per l’inquadramento economico e per la determinazione dell’anzianità lavorativa ed è valutato nei concorsi pubblici. L’assistenza sanitaria per gli obiettori è assicurata dal Servizio sanitario nazionale. La legge prevede anche un regolamento di disciplina degli obiettori e delle sanzioni in caso di comportamenti censurabili. Durante il periodo di servizio, l’obiettore non può assumere impieghi e iniziare attività professionali che impediscano il normale espletamento del servizio. L’obiettore ammesso al servizio civile che rifiuta di prestarlo è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. Dopo il servizio civile, gli obiettori come i militari sono soggetti, sino al quarantacinquesimo anno d’età, al richiamo in caso di pubblica calamità. In caso di guerra o di mobilitazione generale, gli obiettori in servizio, e quelli richiamati, sono assegnati alla protezione civile e alla Croce Rossa. Agli obiettori anche dopo il servizio è vietato detenere ed usare armi, assumere ruoli imprenditoriali o direttivi nella fabbricazione o commercializzazione di armi e partecipare ai concorsi per l’arruolamento nelle Forze armate o qualsiasi altro impiego che comporti l’uso delle armi.

Secondo una modalità già introdotta nel 1972, il servizio civile deve essere prestato presso enti, pubblici e privati, che sono abilitati all’impiego di obiettori di coscienza e che abbiano stipulato un’apposita convenzione con l’Ufficio nazionale per il servizio civile. Gli obiettori possono essere impegnati in attività di assistenza, prevenzione, cura e riabilitazione, reinserimento sociale, educazione, promozione culturale, protezione civile, cooperazione allo sviluppo, formazione in materia di commercio estero, difesa ecologica, salvaguardia e fruizione del patrimonio artistico e ambientale, tutela e incremento del patrimonio forestale. Gli enti e le organizzazioni pubblici e privati che intendano impiegare obiettori di coscienza, per essere ammessi alla convenzione con l’Ufficio nazionale per il servizio civile, devono possedere alcuni requisiti: a) assenza di scopo di lucro; b) corrispondenza delle finalità: c) capacità organizzativa e possibi-lità d’impiego; d) almeno 3 anni di attività continuativa.

La legge prevede esplicitamente che in nessun caso l’obiettore possa essere utilizzato in sostituzione di personale assunto o da assumere per obblighi di legge o per norme statuarie organiche dell’organismo presso cui presta servizio civile.

 

 

IL MIO SERVIZIO NELLA "MISERICORDIA"

 

Nel 1999 ho svolto il mio servizio da “obiettore” presso la Misericordia di Castiglion Fiorentino (AR), lavorando quotidianamente a bordo di ambulanze e prestando assistenza agli anziani di una casa di riposo del paese. Sono partito a 25 anni, fresco di Laurea, senza grandi esperienze, ma con un’unica profonda convinzione: non sprecare l’anno da “regalare” allo Stato. Sono sempre stato contrario alle cosiddette “scorciatoie” ed ho vissuto il mio Servizio Civile con la ferma intenzione di fare tesoro di tutte le esperienze, anche forti, che mi avrebbe regalato. Me ne sono tornato a casa (a Roma) con un Diploma di Soccorritore di I Livello e soprattutto con la squisita sensazione di “essere stato d’aiuto a qualcuno che aveva bisogno”. Mi porterò per sempre dentro tutti quei chilometri fatti avanti e indietro per le strade toscane e non solo, ogni giorno con nuovi “passeggeri” da portare a destinazione, ogni giorno con nuove storie da raccontare. Ho vissuto osservando da vicino momenti di gioia incontenibile per vite appese a un filo che tornavano a sorridere, ma anche momenti di crudo dolore per qualcuno che non ce la faceva. E per 10 mesi ho fatto parte della quotidianità degli anziani della Casa di Riposo: ho scoperto che oltre ad essere soli erano dei “bambini”. Eppure mi hanno regalato attimi indelebili. 10 mesi incredibili vissuti al servizio di chi soffre e spalla a spalla con gli altri volontari: non faccio fatica ad ammettere che la “vera” Laurea l’ho presa lì.

 

Davide Toffoli

 

Inserto speciale : Investire sulla pace e sulla solidarietà : il nuovo servizio civile

 

 

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