La voce profetica e "soffocata" del volontariato più estremo
I "MEDIA" E IL MONDO DEL VOLONTARIATO MISSIONARIO
INTERVISTA a TERESA SARTI
(Presidente di "Emergency" e moglie di Gino Strada)
Pubblicata su "Focus per la Cittadinanza Attiva"
Periodico del Centro di Servizio per il Volontariato (CESV) del Lazio
N° 25 del 14 novembre 2001
Sembra che i grandi media vi considerino molto per quello che “fate” , ma poco per quello che “dite”.
E’
vero. Mi chiedono cosa facciamo nei nostri ospedali, mi intervistano su cosa
provo ad avere il marito al fronte, ma molto raramente passa la nostra opinione
sulla guerra, che è sempre stata di assoluta contrarietà. La guerra aggiunge
lutto al lutto, tragedia a tragedia.
Recentemente a “Porta a porta” Gino Strada ha affermato che oltre il 90% dei morti nei conflitti sono civili. E subito un noto esperto di strategia bellica ha precisato che la maggior parte di questi sono vittime di guerre tribali, cioè “fra” civili…
Si
mi ricordo. Per le “nostre” guerre tirano fuori la solita balla della guerra
chirurgica. E’ un discorso che regge solo se si chiamano i morti “effetti
collaterali”, ma se a quei morti diamo un volto, ricostruiamo la loro storia
allora quella definizione crolla. Vorrei che queste affermazioni si potessero
riascoltare in futuro, quando scopriremo la reale entità e provenienza delle
vittime.
Come
giudica l’atteggiamento che passa nei grandi media su questi temi?
Spesso di sufficienza, di sopportazione. Le faccio un altro esempio. Alla trasmissione di Santoro un altro noto esperto bellico parlava giorni fa delle bombe a grappolo, quelle che giunte a pochi metri da terra si dividono in decine di bombette, molte delle quali restano inesplose. Quando Santoro ha fatto presente che poi sarebbero scoppiate sotto qualche civile, l’esperto ha risposto: “Bè, certo che se ci vanno a ‘paciugare’ dentro…” Io sono scoppiata in lacrime. Mi ha sconvolto che non si riesca a capire che quelli ci vanno a ‘paciugare’ perché la terra è la loro vita, ciò che gli dà da mangiare.
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Davide Toffoli
Il Libro
CHIARA CASTELLANI "Carissimi Tutti" Nicaragua 1983-1990 Lettere di un medico dal fronte Premio PIEVE - TERRA NUOVA Ed.Terra Nuova - pp 300 - 15.000 Lire
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Sette anni vissuti “al limite” , tra incredibili “amori”, stress senza fine, piccole vittorie e cocenti sconfitte. Questo libro è la storia della “scommessa” di un giovane medico (Chiara Castellani) che, dalle corsie del Policlinico Gemelli, sceglie di partire come Volontaria del MLAL in Nicaragua, operando come medico chirurgo per tre anni addirittura nella zona più calda dello scontro armato fra “sandinisti” e “contras”. Una testimonianza carica di sentimento di un paese alle prese con un pesante blocco commerciale e con la spietata e crudele guerra di Reagan che ci fa vivere “dall’interno” alcuni effetti della “contro-informazione” dei principali mezzi di comunicazione e ci fa comprendere l’importanza del “punto di vista”. Un diario scritto dal cuore stesso della storia, a stretto contatto con chi subisce le scelte dei potenti e che, nonostante tutto, continua a vivere e a trasmettere la speranza. Sono pagine che hanno il potere di entrare dentro: “Sono qui con gli ultimi, con le vittime della guerra. Sono venuta fin qui con il proposito di farmi testimone della loro sofferenza… Oggi forse sono anche io una delle tante ‘vittime della storia’, come ho scritto altre volte. Ogni momento prego Dio che mi aiuti, che mi dia la forza, il coraggio di proseguire su una strada che considero la più giusta”. Una voce delicata e spesso ferita, ma mai priva di inconsueto coraggio e di speranza. Davide Toffoli |
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