Settembre-Ottobre: il periodo dell'anno in cui riprendono le attività parrocchiali

UN ORATORIO CHE SI ARRICCHISCE DI INIZIATIVE

 

 

Il laboratorio teatrale

corso coordinato e e condotto da Monica Cardarelli

 

Il laboratorio teatrale nasce dall’idea di offrire a ragazzi pre-adolescenti l’opportunità di svolgere un’attività ludico-ricreativa che gli permetta, attraverso il “gioco” teatrale di approfondire la conoscenza di sé e il rapporto con i compagni. Il laboratorio è il luogo dove il ragazzo, nella piena tranquillità e scioltezza svolgerà un’azione di “lavoro” su di sé a partire dal proprio corpo, imparando ad utilizzare come strumento di comunicazione la propria voce, la respirazione che regola l’emotività, a conoscere e dirigere le proprie emozioni. Il “lavoro” teatrale passa attraverso il gioco nella fase adolescenziale e diventa, perciò, un modo divertente di affacciarsi a tale “studio”. Rivolgendosi ai ragazzi pre-adolescenti e adolescenti, il laboratorio privilegia l’esperienza di gruppo, la socializzazione, l’apertura agli altri, la conoscenza di sé e l’espressività corporea, puntando ad una maggiore integrazione degli stessi sempre attraverso l’attenzione personale ad ogni ragazzo. Attraverso questo lavoro di apprendimento attivo, si arriverà ad un lavoro scenico, un momento di festa e di spettacolo, che sarà il modo, per i ragazzi di vedere realizzati concretamente i propri sforzi. In questo laboratorio verrà comunque privilegiato l’aspetto didattico rispetto a quello dello spettacolo. Si alterneranno fasi di esercizi a fasi di improvvisazioni e piccole tecniche teatrali dando l’opportunità, ai ragazzi, di misurarsi anche con il mezzo teatrale. In questo modo si propone il teatro come gioco e come divertimento. Dalla maggiore consapevolezza di sé si procederà ad un lavoro di gruppo, presentando il teatro come un luogo per stare insieme e lavorare insieme per uno stesso fine, ciascuno nella sua misura, ciascuno con la sua parte che, però, forma un tutt’uno. La riuscita del lavoro teatrale finale dipenderà dalla riuscita di ogni singolo partecipante. Si presenterà quindi il lavoro di ognuno su se stesso e realizzato concretamente nel risultato scenico, come fondamentale alla riuscita finale del lavoro teatrale. Il fine ultimo del laboratorio teatrale è dare ai ragazzi i mezzi per imparare a conoscersi, ad esprimersi, ad aprirsi, a misurarsi con gli altri, sperimentando forme di apprendimento che passano dal corpo, al respiro, al lavoro di gruppo.

Monica Cardarelli

 

 

Tante idee da rendere realtà

 

 

Come ogni anno, alla ripresa delle attività, sono mille le idee che ronzano nella testa di chi cerca di arricchire di nuovi stimoli la vita di un oratorio e di organizzare qualcosa di coinvolgente per la nostra comunità (nel caso specifico di quella giovanile, ma non solo). La speranza è quella che si moltiplichino le possibilità d’INCONTRO e di conseguenza la nostra stessa disponibilità; l’obiettivo è quello di gettare il seme di progetti che sappiano rendere protagonisti coloro che decideranno di aderirvi e che servano a tutti noi come stimolante e preziosa opportunità di crescere insieme. Le idee non mancano, ma adesso viene il difficile: fare in modo che tutto questo possa diventare una splendida realtà.

Continua la nostra avventura di Fuori dal Muro (arricchita sempre dal contributi di molti ragazzi, anche da un costante impegno di alcuni alunni della scuola media, giovani menti fresche e genuine che ci regalano il loro prezioso punto di vista - meno contaminato del nostro - sulle parole e sui fatti dl mondo che ci circonda. Abbiamo intrapreso (anche se siamo soltanto all’inizio!) una strada di collaborazione attiva con la Procura Missionaria degli Oblati di San Giuseppe, cercando di dare il nostro piccolo apporto al rafforzamento della rete di adozioni a distanza e di attività legate alle missioni in molti angoli del sud del mondo. Sulla scia di alcuni adulti (2 di loro della nostra parrocchia) tenteremo di avvicinarci alla MISSIONE e di comprendere in prima persona cosa significhi. Il sogno? Diventare “missionari”, magari facendo tesoro delle esperienze dei nostri padri (vedi Primo Piano). Fa parte di questo progetto anche la realizzazione di questo numero del nostro periodico. Dovrebbero partire inoltre le attività sportive e una mensile programmazione di Cineforum (appena inizierà non mancheremo di fornirvi informazioni più precise e dettagliate). Ci piacerebbe dare un seguito anche alle attività di volontariato svolte periodicamente l’anno scorso presso la mensa caritas di via Soria che sono state per tutti noi un’esperienza ricca di valore. Faremo in modo che non manchino anche dei momenti comunitari di condivisione e di preghiera e delle uscite periodiche per divertirsi assieme nel nome della fede che ci unisce. E infine una speranza: essere tanti e sempre disposti ad accogliere quell’uno in più che potrebbe arrivare.

 

 

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