"A un povero non dare un pesce, insegnagli a pescare!"
Un altro figlio da adottare
E’ difficile per noi immaginare cosa significhi morire di sottoalimentazione o di malattie che nel nostro paese sono soltanto un ricordo di tempi lontani. E’ difficile mettersi nella condizione di chi non ha la possibilità di imparare a leggere e scrivere. Eppure per molti bambini che vivono nelle aree più povere del nostro pianeta tutto questo rappresenta la semplice normalità.
SE VOGLIAMO, CON LA NOSTRA GENEROSITA’,
POSSIAMO AIUTARE UN BAMBINO
* Garantendogli generi alimentari di prima necessità
* Fornendogli assistenza medica e sanitaria
* Offrendogli la possibilità di frequentare la scuola
PERCHE’ POSSA DIVENTARE UN ADULTO
PERFETTAMENTE AUTOSUFFICIENTE
Questa grande opportunità di formare uomini e donne che sappiano lavorare è la ricchezza a cui tutti i bambini dei paesi poveri ambiscono e ciascuno di noi è chiamato a contribuire affinché il diritto alla dignità possa diventare presto una certezza.
“A UN POVERO NON DARE UN PESCE:
INSEGNAGLI A PESCARE!”
Gli OBLATI DI SAN GIUSEPPE sono presenti in: Italia (1878), Filippine (1915), Brasile (1919), Pennsylvania (1929), Perù (1948), Bolivia (1948), Messico (1951), Polonia (1980), India (1981), Nigeria (1990), Slovacchia (1997), Romania (1999)
Adozioni a distanza di bambini e ragazzi
I nostri fratelli meno fortunati non necessitano di elemosina, ma della possibilità di accedere all’educazione e alla cultura, necessitano di essere uomini liberi, con la possibilità di lavorare secondo la vocazione che hanno ricevuto da Dio e con i mezzi per affrontare le prove che la vita impone. Non abbiamo la pretesa di risolvere il problema immediato dell’uomo, ma di promuovere la persona umana perché possa affrontare la povertà e, anche nel fare ciò, usufruire degli stessi diritti dei suoi fratelli.
Due sono le forme di aiuto concreto che chiediamo di sostenere:
La preghiera costante affinché alle tante povertà di oggi sappiamo rispondere generosamente condividendo quanto abbiamo con chi è provato dalla miseria.
Un contributo economico annuale di 310 Euro (che si possono inviare, a completa discrezione del benefattore, in un’unica soluzione o con versamenti mensili di 26 Euro o semestrali di 155 Euro).
SOTTOSCRIVENDO L’ADESIONE si potrà: ricevere le notizie che riguardano il figlio adottivo, sapere il suo nome, la sua età, dove vive, ma soprattutto avere una sua fotografia per poterlo vedere e sorridergli.
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