LUIGI CAPRARO

I quadri di Capraro, insomma, non descrivono ma raccontano e trasmettono sentimenti e ricordi, momenti particolari della città sul limitare della memoria per chi li ha vissuti e della immaginazione per chi li vede per la prima volta raffigurati.
Esempi emblematici sono il quadro che rappresenta i cambarini (palafitte che si innalzavano a fior d’acqua nel mare prospiciente la spiaggia della Purità e che permettevano di fare il bagno non visti) e il quadro che ricorda l’acquarulu mentre fa rifornimento d'acqua alla Fontana greca, con il suo mulo carico di botti per l’approvvigionamento della città. Le sensazioni suscitate dalle tele dell'artista emergono prepotenti dal magma incandescente dell'inconscio e assalgono con ricordi che sembravano ormai sepolti sotto cumuli di macerie di dati che la vita continuamente accumula nella mente. Diventa, così, piacevole essere travolti da flash del passato che balzano improvvisi davanti agli occhi per regalare poi la quiete e la serenità che suscita il mare di Gallipoli.