AretusaI misteri della luna

di

Francesca Mele





Gli oggetti presenti nei quadri non assumono precise caratterizzazioni morali o metafisiche. Essi sono simboli che svelano il sottile confine tra realtà e sogno, mettendo in relazione eventi e fenomeni che si possono verificare solo nella sfera onirica. La melagrana ("La melagrana"), simbolo positivo di matrimonio prolifico, ma anche di ferite sanguinanti e angosce interiori, la fede matrimoniale ("L'anello inutile"), vano tentativo di legame tra gli elementi maschili e femminili, la mela ("Parodia del peccato") con il ricorso alla simbologia del serpente tentatore, alle arcane figure che compaiono sui muri della pietra leccese e ai putti alati, l'uva nera a grappoli, simbolo della fertilità, presagio di buon auspicio nel Meridione, il sole greco, richiamo esoterico alla luce, le conchiglie trasportate dalla marea del tempo ("L'acqua piena della luna"), l'erba o le radici rigogliose e tentacolari che avvincono e trattengono sulla terra ("Chi vola e chi no"), il nido vuoto ("Prima di tutto"), le farfalle ("Aretusa", "L'inganno"), la corda che appare dal nulla e lega il corpo che tenta metamorfosi, non sono elementi riempitivi, diventano il nesso che tiene ancorata la mente al reale.