La regressione nel mondo fiabesco dell'infanzia infrange così i confini del tempo, mettendo in luce desideri, illusioni e speranze. Non c'è angoscia nei quadri di Albanese. La vita viene vista con occhi semplici e innocenti, senza le limitanti categorie spaziali e temporali. Passato, presente e futuro si intersecano in una serie di icone schiacciate sulla superficie materiale in un continuum filtrato dalla soggettività dell'artista che libera le sue forze vitali nei graffiti incisi tra le immagini e il colore. I quadri sono compositi e composti da tanti piccoli frammenti della memoria che, privi di prospettiva, richiamano emblemi e archetipi primordiali. Gli oggetti sono appena abbozzati e messi in risalto dal potere evocativo dei colori che, con diverse tonalità, suggeriscono al fruitore dell'opera d'arte i sentimenti, le emozioni, gli stati d'animo dell'artista.