Chi conosce la precedente produzione di Umberto Albanese si puņ a ragione meravigliare della trasformazione della sua arte e del suo modo di fare arte. Egli nell'arco di due anni circa č riuscito a passare da una pittura paesaggistica tradizionale ad una pittura nuova in cui alla ricerca formale si lega in modo intimo la voce dell'inconscio che travalica le barriere della censura per esprimere sulla superficie pittorica i messaggi profondi dell'io. La logica, quella che regola l'apparenza del vivere quotidiano, viene superata e il segno artistico diventa il segno dell'anima, anzi il sogno dell'anima che alterna visioni di un passato fanciullesco a finestre aperte su mondi della fantasia.