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Per Einstein, quelle che ci scambiamo nei countdown, non sono informazioni

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2)
From: giofra
Newsgroups: it.scienza
Sent: Sunday, August 29, 2004 10:40 AM
Subject: Einstein: 'nei count down non ci scambiamo informazioni'.

> Endymion su it.scienza
> Saturday, August 28, 2004 10:34 AM
> nel thread con oggetto:
> 'l'informazione nel continuo è
> superluminale (atto secondo)'
> ha in sostanza scritto:
>
> Finalmente non parli più del fatto che
> siano informazioni (superluminali) anche
> quelle che si scambiano Alice e Bob
> con la stella pulsar, ovvero non parli
> più del fatto che siano informazioni
> (superluminali) anche quelle che ci
> giungono con gli orologi allo
> scoccare di un SUPERTEMPO ALFA !

E invece le suddette sono non solo informazioni, ma probabilmente sono forse fra le più importanti informazioni che ci scambiano.

Entrano infatti in gioco ogni volta che attiviamo un conteggio alla rovescia, e, fra l'altro, nientedimeno, per rendere pienamente operativi e sincroni, appunto allo scoccare del SUPERTEMPO ALFA, una miriade di macchine, computer ed essere umani, sparsi per la Terra, ogni volta che dalla Terra stessa abbiamo bisogno di effettuare lanci nello spazio.

Giovanni.

Per capire fare riferimento alla pagina dal titolo: 'Il continuo contempla l'informazione superluminale', sul web all'indirizzo: http://digilander.libero.it/fraterno/post38.htm
*************

1)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Sunday, August 29, 2004 4:18 PM
Subject: Re: Einstein:

> Endymion ha risposto:
> Definisci cos'è un'informazione per te.

Le definizioni per il momento non mi interessano.

Quel che è certo è che sono sicuramente informazioni anche quelle che ci scambiamo durante i countdown, solo che per i teorici della dilatazione del tempo sono scomode.

Le informazioni che ci scambiamo durante i countdown per i teorici della dilatazione del tempo sono scomode semplicemente:

- perchè non sono contemplate nel famoso/famigerato articolo di Einstein del 1905

- perchè sarebbero costretti ad ammettere, contraddicendosi, che, sebbene in natura esiste una velocità limite, in natura esistono anche le informazioni superluminali.

Ecco che allora hanno deciso di buttarle nella spazzatura, sebbene facciano parte del mondo fisico, quando in realtà bisogna molto più realisticamente ammettere che il continuo è soltanto uno strumento ingegneristico, e che dunque non fa parte del mondo fisico.

A tal fine si veda il messaggio n.11 sul web all'indirizzo: http://digilander.libero.it/fraterno/post38.htm riportato anche di seguito:

From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Tuesday, August 24, 2004 8:20 AM
Subject: Re: il continuo contempla l'informazione superluminale

> Leonardo Serni ha scritto:
> Il passaggio della macchia non trasporta
> alcuna informazione, tranne il fatto che
> la macchia è passata.

Ti sbagli.

La 'macchia di luce' di una stella pulsar può trasportare informazioni proprio perchè la 'macchia di luce' passerà.

Sulla Terra le nostre stelle pulsar sono nient'altro che i comuni orologi che tutti abbiamo in casa.

E se veramente il continuo, con la sua infinita divisibilità, fosse un ente fisico reale, con un istante che dunque vale niente, ebbene, allora vuol dire che siamo costretti a dover ammettere che l'informazione viaggia a velocità superluminale, anzi a velocità infinita, da quando sono stati inventati gli orologi.

In realtà è molto probabile, fra l'altro proprio in virtù di ciò che sostengono gli stessi fisici delle particelle, che al massimo l'informazione si sposta alla velocità limite (quella della luce).

Vediamo di capire perchè.

Alice si trova in un punto qualsiasi della Terra e Bob in un altro punto qualsiasi della Terra, con entrambi che hanno dei superorologi sincronizzati al massimo, ovvero fino al più piccolo intervallo di tempo, che per ammissione degli stessi fisici della particelle è finito, viene chiamato tempo di Planck, e vale la distanza di Planck diviso la velocità limite.

Alice e Bob hanno convenuto:

- che quando il supeorologio di Alice segnerà il supertempo ALFA, Alice stessa deve far cadere sul pavimento una moneta da 1 euro

- che Alice avvertirà (per esempio semplicemente entrando nella stanza occupata da Bob) tempestivamente Bob, e quindi COME MINIMO un istante prima, ovvero COME MINIMO un tempo di Planck prima, se non ha più intenzione di lasciar cadere sul pavimento la moneta da 1 euro.

Ebbene l'informazione:

'Alice ha fatto cadere una moneta da 1 euro sul pavimento'

raggiunge Bob esattamente quando anche il superorologio di Bob segnerà il supertempo ALFA.

Domanda: a che velocità si è spostata la suddetta informazione.

Risposta: tenuto conto che Alice può sempre entrare nella stanza occupata da Bob, tranne che null'ultimo istante (che è finito e dura il tempo di Planck), allora vuol dire che la suddetta informazione si sposta esattamente alla velocità limite.

Con ciò resta anche dimostrato che se veramente il continuo, con la sua infinita divisibilità, fosse un ente fisico reale, valendo niente l'istante di tempo, allora siamo costretti a dover ammettere che l'informazione viaggia a velocità superluminale, anzi a velocità infinita, ovvero che il continuo contempla l'informazione superluminale.

Giovanni.

Giovanni.


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2)
From: giofra
Newsgroups: it.scienza
Sent: Sunday, August 29, 2004 10:40 AM
Subject: Einstein: 'nei count down non ci scambiamo informazioni'.

> Endymion su it.scienza
> Saturday, August 28, 2004 10:34 AM
> nel thread con oggetto:
> 'l'informazione nel continuo è
> superluminale (atto secondo)'
> ha in sostanza scritto:
>
> Finalmente non parli più del fatto che
> siano informazioni (superluminali) anche
> quelle che si scambiano Alice e Bob
> con la stella pulsar, ovvero non parli
> più del fatto che siano informazioni
> (superluminali) anche quelle che ci
> giungono con gli orologi allo
> scoccare di un SUPERTEMPO ALFA !

E invece le suddette sono non solo informazioni, ma probabilmente sono forse fra le più importanti informazioni che ci scambiano.

Entrano infatti in gioco ogni volta che attiviamo un conteggio alla rovescia, e, fra l'altro, nientedimeno, per rendere pienamente operativi e sincroni, appunto allo scoccare del SUPERTEMPO ALFA, una miriade di macchine, computer ed essere umani, sparsi per la Terra, ogni volta che dalla Terra stessa abbiamo bisogno di effettuare lanci nello spazio.

Giovanni.

Per capire fare riferimento alla pagina dal titolo: 'Il continuo contempla l'informazione superluminale', sul web all'indirizzo: http://digilander.libero.it/fraterno/post38.htm
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1)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Sunday, August 29, 2004 4:18 PM
Subject: Re: Einstein:

> Endymion ha risposto:
> Definisci cos'è un'informazione per te.

Le definizioni per il momento non mi interessano.

Quel che è certo è che sono sicuramente informazioni anche quelle che ci scambiamo durante i countdown, solo che per i teorici della dilatazione del tempo sono scomode.

Le informazioni che ci scambiamo durante i countdown per i teorici della dilatazione del tempo sono scomode semplicemente:

- perchè non sono contemplate nel famoso/famigerato articolo di Einstein del 1905

- perchè sarebbero costretti ad ammettere, contraddicendosi, che, sebbene in natura esiste una velocità limite, in natura esistono anche le informazioni superluminali.

Ecco che allora hanno deciso di buttarle nella spazzatura, sebbene facciano parte del mondo fisico, quando in realtà bisogna molto più realisticamente ammettere che il continuo è soltanto uno strumento ingegneristico, e che dunque non fa parte del mondo fisico.

A tal fine si veda il messaggio n.11 sul web all'indirizzo: http://digilander.libero.it/fraterno/post38.htm riportato anche di seguito:

From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Tuesday, August 24, 2004 8:20 AM
Subject: Re: il continuo contempla l'informazione superluminale

> Leonardo Serni ha scritto:
> Il passaggio della macchia non trasporta
> alcuna informazione, tranne il fatto che
> la macchia è passata.

Ti sbagli.

La 'macchia di luce' di una stella pulsar può trasportare informazioni proprio perchè la 'macchia di luce' passerà.

Sulla Terra le nostre stelle pulsar sono nient'altro che i comuni orologi che tutti abbiamo in casa.

E se veramente il continuo, con la sua infinita divisibilità, fosse un ente fisico reale, con un istante che dunque vale niente, ebbene, allora vuol dire che siamo costretti a dover ammettere che l'informazione viaggia a velocità superluminale, anzi a velocità infinita, da quando sono stati inventati gli orologi.

In realtà è molto probabile, fra l'altro proprio in virtù di ciò che sostengono gli stessi fisici delle particelle, che al massimo l'informazione si sposta alla velocità limite (quella della luce).

Vediamo di capire perchè.

Alice si trova in un punto qualsiasi della Terra e Bob in un altro punto qualsiasi della Terra, con entrambi che hanno dei superorologi sincronizzati al massimo, ovvero fino al più piccolo intervallo di tempo, che per ammissione degli stessi fisici della particelle è finito, viene chiamato tempo di Planck, e vale la distanza di Planck diviso la velocità limite.

Alice e Bob hanno convenuto:

- che quando il supeorologio di Alice segnerà il supertempo ALFA, Alice stessa deve far cadere sul pavimento una moneta da 1 euro

- che Alice avvertirà (per esempio semplicemente entrando nella stanza occupata da Bob) tempestivamente Bob, e quindi COME MINIMO un istante prima, ovvero COME MINIMO un tempo di Planck prima, se non ha più intenzione di lasciar cadere sul pavimento la moneta da 1 euro.

Ebbene l'informazione:

'Alice ha fatto cadere una moneta da 1 euro sul pavimento'

raggiunge Bob esattamente quando anche il superorologio di Bob segnerà il supertempo ALFA.

Domanda: a che velocità si è spostata la suddetta informazione.

Risposta: tenuto conto che Alice può sempre entrare nella stanza occupata da Bob, tranne che null'ultimo istante (che è finito e dura il tempo di Planck), allora vuol dire che la suddetta informazione si sposta esattamente alla velocità limite.

Con ciò resta anche dimostrato che se veramente il continuo, con la sua infinita divisibilità, fosse un ente fisico reale, valendo niente l'istante di tempo, allora siamo costretti a dover ammettere che l'informazione viaggia a velocità superluminale, anzi a velocità infinita, ovvero che il continuo contempla l'informazione superluminale.

Giovanni.

Giovanni.


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