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San Prospero Vescovo di Tarragona
San Prospero è l'altro patrono di Camogli. Dico l'altro perché è un po' meno famoso del suo collega Fortunato, e sicuramente meno fortunato per quanto riguarda la posizione della vetrata in Basilica (mi sto riferendo all'ultima volta che si è infranta la vetrata sul coro... nel 1989).
Comunque la storia del perché Prospero sia il patrono di Camogli è un po' meno leggendaria di quella di Fortunato; ho detto leggendaria perché di leggenda non si tratta. Questa volta ci sono le prove a sostegno della storia! Ma vediamo allora questa benedetta storia.
Prospero era il Vescovo di Tarragona, in Spagna nel V secolo. Durante il suo mandato, volle fare visita al papa. Si mise quindi in cammino (correva l'anno di grazia 409, e non c'era nessun mezzo di trasporto all'epoca) e pian pianino, a piedi, ha cominciato a macinare chilometri su chilometri. Come si può immaginare, fino a Camogli è arrivato... Stava percorrendo l'antica Via Romana, quella che dal cimitero porta su fino all'Aurelia moderna, quando si è fermato a riposare nei pressi del Monastero dei Frati Olivetani. Si è appoggiato ad un sasso per addormentarsi, e non si è più svegliato. Il cuscino di pietra da lui utilizzato per dormire è ancora conservato proprio nel monastero. Al momento della sua morte, i campanili delle parrocchiali vicino al monastero cominciarono improvvisamente a battere rintocchi, e gli abitanti della zona realizzarono immediatamente di essere di fronte ad un prodigio: decisero quindi di venerare il pellegrino in una delle chiese limitrofe. Ancora una volta, come se non bastasse, il conflitto tra Recco e Camogli si fece vivo: le due parrocchie, infatti, erano più o meno alla stessa distanza... chi aveva quindi diritto di reclamare il corpo del santo? La decisione salomonica fu quella di caricare il corpo sul dorso di un mulo, bendarlo, ed attendere che si avvicinasse ad una delle due chiese. Così fu fatto, e, naturalmente, l'asinello scelse la via di Camogli. Si dice poi che la presenza di Prospero operò numerosi miracoli nel circondario.
San Prospero così diede inizio alla schiera dei protettori di Camogli (fu il primo ad arrivare, poi seguito dalla Madonna del Boschetto e da San Fortunato). Non so dove fu tenuto il corpo del santo per più di 1000 anni, visto che i primi accenni alle spoglie sono del XVI secolo. Dapprima fu custodito sull'altar maggiore, poi nell'altare delle anime e solo nel XVIII secolo ha preso posto dove lo vediamo adesso. La tela che ricopre la parete dietro all'urna ritrae Santa Lucia, San Sebastiano e Sant'Antonio Abate (sono andato a vedere, non me lo ricordavo mica a memoria!). La festa fu stabilita il giorno prima di quella per la Madonna del Boschetto, cioè al rientro dei pescatori dalla Gorgona; la festa quindi è il giorno prima della prima domenica di settembre, non è corretto dire che è il primo sabato di settembre, poiché, se il 1.o settembre capita di domenica, San Prospero viene festeggiato il 31 Agosto (come nel 1996).
Le ossa del santo sono riposte in un'urna d'argento che viene esposta ai fedeli nel triduo di preparazione alla festa. La testa è in un'urna separata dalle altre ossa, completamente ricoperta d'argento.
La processione di San Prospero avviene il sabato sera: la cassa con la statua del santo (circa 4 quintali) viene portata a braccia da 8 volontari lungo le vie cittadine, accompagnata da alcuni Cristi in legno portati da volontari delle Confraternite (tra cui quella della Madonna del Boschetto e dell'Oratorio). Al passaggio della cassa davanti alla Basilica, una scarica di mascoli a salve viene fatta esplodere in spiaggia. Fino a qualche anno fa, la festa di San Prospero era ben più importante di quella di San Fortunato: prima di tutto, i fuochi d'artificio c'erano solo a S. Prospero e S. Fortunato si accontentava dei falò. Poi durante il sabato venivano organizzati dei giochi in cui partecipavano un po' tutti, e si trattava di giochi d'acqua e di terra, tra cui il classico morso alla mela senza mani, e così via... Col tempo, poi, l'attenzione principale si è voltata verso S. Fortunato, ma i camoglini ancora dedicano affetto e sacralità sia ad uno che l'altro santo.
Altri santi: San Fortunato Martire, Madonna del Boschetto, San Giovanni Bono