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SE QUESTO E’ UN UOMO

LUOGHI

Campo di internamento di Fossoli, presso Modena, dove dopo l’8 settembre 1943 si raccoglievano le persone non gradite al neonato governo fascista repubblicano. Al momento dell’arrivo di Levi, cioè alla fine del gennaio 1944, c’erano circa centocinquanta ebrei italiani, ma entro poche settimane il loro numero giunse a oltre seicento (p. 19).

Stazione di Carpi, presso Modena: gli internati a Fossoli vi giungono con torpedoni e qui salgono sul treno che li porterà in Germania (p. 22).

Treno per la Germania, composto di dodici vagoni merci, in cui vengono stipate seicentocinquanta persone. Da una feritoia, Levi riesce a seguire il percorso attraverso la Val d’Adige, il Brennero, la Cecoslovacchia, la Polonia, fino ad Auschwitz (pp. 24-25).

Stazione di Auschwitz, dove avviene la prima selezione (pp. 26-28).

Autocarro dalla stazione al campo: i prigionieri sono scortati dal soldato-caronte (pp. 28-29).

Porta del campo con la scritta ARBEIT MACHT FREI (p. 30) .

Camera vasta e nuda, assimilata esplicitamente all’inferno   dove i prigionieri assetati non possono bere perché l’acqua è inquinata, devono spogliarsi nudi  e vengono tosati da quattro barbieri polacchi. Questa camera immette nella sala docce (pp. 30-36).

Auschwitz (Oswiecim in polacco): cittadina dell’Alta Slesia dove venne costruito, a partire dal 1940, il più grande e tristemente famoso campo si sterminio nazista.

Buna-Monowitz e Birkenau, campi dipendenti da Auschwitz, il primo situato accanto alla fabbrica di gomma della buna e maschile, il secondo femminile e sede dei forni crematori.

Topografia del Lager: un quadrato di seicento metri di lato, circondato da due reticolati di filo spinato, il più interno dei quali è percorso da corrente ad alta tensione; sessanta baracche di legno, o Blocks ; corpo delle cucine, in muratura; baracche delle docce e delle latrine; baracche dell’infermeria, in numero di otto, dette Ka-Be ; il Block 24,riservato agli scabbiosi e detto Kratzeblock ; il Block 7, riservato alla Prominenz ; il Block 47, riservato ai Reichsdeutsche   il Block 12, o Kantine, dove sono tabacco e polvere insetticida; il Block 37, o Fureria. (p.43) In mezzo al Lager è la vastissima piazza dell’ Appello. (p.45) Ogni Block è diviso in dormitorio e Tagesraum.

Lavatoio: locale con il pavimento di mattoni ricoperto da fanghiglia, con pareti decorate da curiosi affreschi didascalici (p. 54).

Block 30: la baracca di Levi (p.52).

Ka-Be: abbreviazione di Krankenbau, l’infermeria dove Levi viene ricoverato due volte, per la ferita al piede e quando si ammala di scarlattina.

Block 23 è la "Baracca di riposo": vi viene ricoverto Levi ferito al piede (p. 66).

Block 45: la baracca alla quale viene assegnato Levi dopo la permanenza in infermeria (p. 78).

Latrina provvisoria fuori del campo (p.93), destinata ai lavoratori della Buna.

Buna: la fabbrica è opaca e grigia, grande come una città, con strade dai nomi sinistri, senza verde; alla sua costruzione lavorano, oltre ai dirigenti e ai tecnici tedeschi, quarantamila stranieri, che abitano in vari Lager (quello dei prigionieri di guerra inglesi, quello delle donne ucraine, quello dei volontari francesi, ed altri, oltre a quello di Monowitz). In mezzo alla Buna sorge la Torre del Carburo, assimilata alla Torre di Babele e costruita di mattoni cementati dall’odio contro il sogno demente di grandezza dei tedeschi. I mattoni hanno nomi diversi in relazione alle lingue degli "schiavi" che hanno costruito quella Torre (p.99). Quella Torre sembra una bestemmia di pietra eretta a sfida del cielo e tutti sentono, anche gli stessi tedeshi, che sulla Buna si abbatterà una maledizione storica, anche se non divina. La Buna infatti non sarà finita e andrà in pezzi sotto i bombardamenti dell’estate del 1944 (p.156), somigliando a uno smisurato cadavere sotto la neve invernale.

Borsa: nell’angolo Nord-Est del Lager  (p. 106)

Bude: sede del Kommando Chimico (p. 137)

Laboratorio chimico: ambiente confortevole, pulito, somigliante a qualunque altro laboratorio, con temperatura a 24°. Essere stato prescelto per lavorare come operaio specializzato nel laboratorio è la fortuna di Levi; lo aiuterà a superare l’inverno senza freddo né fame, a non ammalarsi, a superare le selezioni ed egli se ne rende conto appena entrato. Ma nel laboratorio ritorna la pena del ricordarsi, lo struggimento di sentirsi uomo. Nel laboratorio Levi comincia a scrivere (p. 184).

Reparto Infettivi (Infektionsabteilung), situato nel Ka-Be, dove Levi viene ricoverato per scarlattina e trascorre gli ultimi giorni prima dell’arrivo dei russi.

Campo delle SS: si trova fuori del reticolato elettrico; vi si spingono Levi e Charles  il 22 gennaio 1945 .

Campo dei prigionieri di guerra inglesi: vi organizzano una spedizione in cerca di viveri i ricoverati nella baracca 14  il 24 gennaio 1945.

Baracca 14: destinata agli operai (p. 222).

 

Approfondimento a cura di Grimaldi Marco e Russo Gaetano

5^E Telecomunicazioni

Anno Scolastico 1998/99

I.T.I.S. G.B. Pininfarina

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