Poesie dei bambini di Terezín

  26.  A OLGA

 Ascolta,

 già fischia la sirena della nave

 su, partiamo

 per porti sconosciuti !

  Ecco,

 è già l'ora.

 

 Navigheremo lontano,

 i sogni diventeranno realtà.

 Oh dolce nome del Marocco !

 Ecco,

 È già l'ora.

 

 Il vento ci porta canzoni

 Di paesi lontani.

 Guarda il cielo

 E pensa soltanto alle violette.

 Ecco,

 è già l'ora.

 (Alena Synkovà  nata il 24. 9. 26 - liberata)

27. TEREZÍN             

 Pesanti ruote ci sfiorano la fronte

 e scavano un solco nella nostra memoria

 Da troppo tempo siamo una schiera di maledetti

 che vuole stringere le tempie dei suoi figli

 con le bende della cecità.

 Quattro anni dentro a una palude

 in attesa che irrompa un'acqua pura.

 Ma le acque dei fiumi scorrono in altri letti,

 in altri letti,

 sia che tu muoia o che tu viva.

 Non c'è fragore d'armi, sono muti i fucili,

 non c'è traccia di sangue qui: nulla,

 solo una fame senza parole.

 I bambini rubano il pane e chiedono soltanto

 di dormire, di tacere e ancora di dormire …

 Pesanti ruote ci sfiorano la fronte

 e scavano un solco nella nostra memoria.

 Neppure gli anni potranno cancellare

 tutto ciò.

 (1944 "Mif" dati anagrafici non accertati)

 

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