Poesie dei bambini di Terezín

9. NOTTE AL GHETTO

 Un altro giorno è disceso all'occidente senza ritorno  

 nell'insondabile profondità del tempo  

 e già un altro uomo, prigioniero dei suoi fratelli,

 è stato colpito: ora  

 sogna il balsamo crepuscolare di una mano

 che dai suoi occhi allontani  

 le offese della giornata.

 Benefiche sono le tenebre al ghetto

 perché spengono negli sguardi  

 gli orrori fissati alla luce.  

 Il buio rampante per le strade del ghetto

 avvolge i passanti nella sua sciarpa.  

 Una macchina solitaria, saluto di un mondo perduto,  

 divora la notte coi suoi occhi abbaglianti.

 Dolce notte che scende sull'anima  

 a lenire la piaga inasprita dal giorno.  

 Per la via s'avvicina  

 una fila di limpide ombre:  

 sembra che inseguano un nero nastro  

 intessuto di fili d'oro.  

  (1943, Anonimo)  

11. MALATTIA

 Tristezza in camera silenzio

 al centro con il letto il tavolo

  nel letto un fanciullo con la febbre

  accanto la madre con il libbricino

  un bel racconto gli legge

  la febbre subito gli blocca.

(Anonimo)

10. L'UOMO PROPONE E DIO DISPONE

1.

  Chi a Praga fu senza aiuti  

  e chi a Praga fu un riccone

  a Terezìn non è che un povero diavolo  

  col suo corpo fasciato di bende.  

  2.

  Ma chi fu provato dalla vita

  sopportava questa prova 

  chi era abituato a farsi servire 

  si scavava la fossa da solo.

"Holeba":

M. Hosek nato il 30. 3. 32 - morto  il 19. 10. 44 ad  Auschwitz

I. Loewy nato il 29. 6. 31 - morto il 4. 10. 44 ad Auschwitz

Bachner (dati anagrafici non accertati)

  

  

 12. IL MONDO

  Una grande palla gira intorno  

  intorno al sole intorno alle stelle  

  questa palla un nome ha  

  questa palla il mondo si chiama

  Su questa palla gli uomini vivono  

  gli animali selvatici lì vivono  

  la palla gira fin dalla eternità  

  la palla certamente perirà.

(Anonimo)

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