Poesie dei bambini di Terezín

44. VOI OMBRE

  Perché sempre sfuggite dalle mie fredde mani

 perché mi deridete quando voglio accarezzarvi ?

 Voi ombre dei sogni miei così semplicemente illusorie

 Adesso per favore restate, lasciatemi stordire.

 

 Solo per qualche breve istante cullatemi trasognatamente

 lasciatemi abbracciare quella vostra falsità

 che sa sedurre. Continuate a suonare, suonate !

 Da me forse strapperete quella rabbia sconvolgente

 

 Su una forra portatemi oh vigliacco sono, ritornate.

 Lasciatemi cedere all'umana viltà.

 Lasciatemi dal vento spazzare. Vergognatevi, ombre, vergognatevi

 Voi mi deridete. La mia infantile stupidità,

 che mi difende forse e mi dà un po' di forza.

 Un sognatore impaurito sono ed a voi voglio tanto bene

 

 Mie ombre dondolate, per sognare solo un po'

 quella sporcizia di ruderi quella povertà e quel fetore.

           

 Voi sempre sfuggite dalle mie fredde mani

 Oh ombre maledette e suonare per non volete

 Voi ombre dei sogni miei così semplicemente ingannevoli.

 

 È la realtà terribile. Smettete di deridermi.

 (Zdenek Ornest)

 

45. I DIMENTICATI

 O chiaro ricordo che m'inviti alla quiete

 e mi rammenti colei che amai,

 ancora sorrido alla tua carezza,

 ancora con te mi confido come al migliore amico

 

 O dolce ricordo, raccontami la storia

 della mia ragazza perduta,

 racconta, racconta dell'anello d'oro

 e chiama la rondine che la vada a trovare.

 

 E tu pure vola da lei e sottovoce

 domandale se ancora pensa a me,

 se sta bene e se ancora, se ancora

 sono rimasto il suo amore di un tempo.

 

 E poi ritorna veloce, non ti perdere,

 perché io possa ricordarmi qualche altra cosa.

 Era così bella: chissà se mai più la rivedrò.

 Addio, mia cara, addio ! Ti amavo.

 (Anonimo)

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