Poesie dei bambini di Terezín

40. DISERTORE

 Così come un cigno

 nelle piume del proprio corpo

 i suoi occhi depone

 temendo le notturne ombre

 l'anima mia nascondo,

 che combattere vorrebbe

 dai campi delle gesta nei giardini dei sogni.

 Centenari giardini dei piccoli castelli dell'amore,

 creati solo per amare,

 i salici piangenti le teste chinano,

 mormora il ruscello, attraverso i ciottoli

 verso il morbido muschio porta il cieco sentiero

 sui rami l'eco degli amorevoli sospiri è rimasta.

 Da mezzanotte fan luce le putrescenti betulle

 Nel silenzio mormorano le fontane …

 Però all'improvviso …

 Da un masso levatasi

 sta qui Pallade-Atena,

 levata la spada e levato lo scudo !

 Proprio qui ho desiderato la tranquillità trovare ?

 In fiamma trasmuta la luce del legno putrefatto

 la fontana dei sogni miei il sangue addosso mi spruzza.

 

 Di qua ho voluto l'anima mia portare

 quando fuori ha suonato metallo su metallo

 quando il tempo correva dei pugni duri

 quando c'era bisogno di dure parole.

(Jirka Polak)

41. TRASPORTO

 Deposito di cadaveri …

 Piano-piano il tempo

 con il selciato appassito li dondola,

 

 questo è il nero stelo di Ade,

 è una barchetta, che corre

 ed i morti pesano il destino -

             

 Con un segnale giallo privo d'occhi

 e piano, piano - lentamente

 il mondo gira.

 Grande importante festa.

             

 Bianco bicchiere di perle per succhiare

 

 anelli di persone, ruotandosi in cerchio

 puntini di stelle lì, in qualche sito di Orione

 Incorniciata nella rovente cornice del buio

 

 Le lucciole hanno acceso i loro corpi

 lampioni son le culle delle loro candele

 e le stelle, i lampioni, le persone si addormentano

 finché solo gli spiriti qui danzano come un palloncino.

 

 I lampioni si dondolano

 gli spiriti danzanti le fiabe sognano

 precisamente a tempo di rondò

 corpo e cuore a casa hanno lasciato

(Scritto da adolescenti,

  10-16 anni dell'orfanotrofio L 318 e L 417)

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