Il nazismo  e i campi di concentramento

«Plus jamais ça»

mostra fotografica e documentale

Album Auschwitz - testi

da «Album Auschwitz» a cura di Israel Gutman, Bella Gutterman e Marcello Pezzetti - G. Einaudi Editore - 2008

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Prefazione

di Israel Gutman e Bella Gutterman

La pubblicazione di questo raro album di fotografie ci ha toccato profondamente, Abbiamo osservato le donne, gli uomini, gli anziani e i bambini uscire da vagoni sovraffollati fino all'inverosimile, traumatizzati e impauriti dopo un viaggio spossante e intermi­nabile. Li abbiamo guardati scaricare i loro fagotti, mentre i tedeschi li ordinavano in file lunghissime; li abbiamo visti, subito dopo l'arrivo, quando venivano separati dai familiari in vista della selezione. Chi studia queste immagini scopre il terribile segreto di Auschwitz-Birkenau, cosi come esso si palesa all'obiettivo della macchina fotografica.. questi ebrei sono appena stati consegnati a una «fabbrica di morte» e pochi di loro sopravvivranno. Ci siamo interrogati a lungo su quale fosse il modo migliore per commemorare un trasporto il cui destino è stato uguale a quello di centinaia di trasporti simili. I treni arrivavano sulla banchina ferroviaria di Birkenau e consegnavano i passeggeri ai crematori. L'Album Auschwitz è stato pubblicato due volte in passato: la prima su iniziativa di Serge Klarsfeld, e poi negli Stati Uniti, a cura di Peter Hellmann. La presente pubblicazione è un'edizione di lusso, sia per la qualità delle fotografie sia per la veste grafica, e include una foto che era mancata per anni. Abbiamo cercato anche di fornire nuove informazioni sull'identità dei deportati e sulla loro sorte. Questa edizione riproduce le pagine originali dell'Album Auschwitz, cosi come fu donato allo Yad Vashem, con le sue centottantanove fotografie disposte in ordine cronologico: l'arrivo del treno ad Auschwitz­Birkenau, lo sbarco sulla rampa, l'incontro con i tedeschi e gli altri prigionieri del campo, l'allineamento, la selezione, lo smistamento delle persone a destra o a sinistra, l'entrata nel campo delle persone giudicate abili al lavoro, l'attesa nel cortile, la processione verso le camere a gas. Si rendevano conto di ciò che stava accadendo? Per approfondire l'argomento e il contesto storico, l'album è corredato di saggi che forniscono informazioni dettagliate sulle procedure di sterminio in uso ad Auschwitz-Birkenau: un’indagine storica sul campo; una descrizione dello sterminio degli ebrei ungheresi - l'ultima, grande comunità ebraica d’ Europa; la storia di Lili Jacob, sopravvissuta alla Shoah, che trovò l'album pochi giorni dopo la fine della guerra e si riconobbe nelle foto dove era ritratta insieme ai suoi familiari (una storia che si intreccia con quella dell'Album Auschwitz, e infine un’analisi del ruolo della macchina fotografica come strumento di indagine storica. Lili Jacob ha donato l'album originale allo Yad Vashem, Dopo il suo ritrovamento, molte persone si sono adoperate per recuperare le foto mancanti e dare un nome alle persone che vi erano ritratte. Ci sono voluti anni per identificare i passeggeri di quel treno, e in alcuni casi ci siamo riusciti da poco. Naturalmente, il passare del tempo ha reso questo compito quanto mai arduo. Poiché il nostro obiettivo è stabilire con assoluta certezza l'identità delle persone ritratte nelle foto, abbiamo deciso di segnalare ai lettori i casi incerti, sperando che ci possano aiutare a identificarle una volta per sempre, al di là di ogni possibile dubbio. Molti sopravvissuti, appartenenti a piccole comunità di persone provenienti dall'Ungheria, hanno fatto davvero tutto il possibile per riconoscere parenti e amici. Li ringraziamo per il loro impegno e la loro dedizione. L’album, in questa sua nuova versione, è nato grazie alla collaborazione con il Museo di Auschwitz ed è frutto del lavoro minuzioso di molte persone che, con grande professionalità, hanno reperito nuove informazioni e aggiunto tasselli mancanti. Un grazie di cuore a tutti. Speriamo che questo volume, dove sono documentate per immagini le ultime ore di vita di molti ebrei ungheresi, possa testimoniare con tutta la forza possibile quale sia stato l'orrore di Auschwitz-Birkenau

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