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TuXTu |
Candido
Cannavò
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Pomeriggio di mercoledì 21
aprile, il cronista che scrive non crede ai propri occhi
vedendosi materializzare davanti ai propri occhi ed al
proprio taccuino l'opportunità di incontrare uno dei
"maestri" del giornalismo italiano, Candido Cannavò, per
oltre venti anni direttore del quotidiano sportivo "La
Gazzetta dello Sport".
L'occasione propizia nasce a
margine dell'intervento del giornalista nativo di Catania
presso la Facoltà di Scienze Politiche di Messina al
cospetto di un numeroso gruppo di studenti del corso di
laurea in Giornalismo in cui Cannavò presenta la sua ultima
fatica letteraria dal titolo "Libertà dietro le sbarre".
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Libro in cui Cannavò racconta anni di incontri con i detenuti del
carcere milanese di "San Vittore" con l'obiettivo di evidenziare e
riscoprire la profonda umanità di persone che pagano con la
detenzione forzata la colpa dei lro errori, che continuano a
sognare una vita fuori, la quotidianità delle azioni più comuni
come prendere un caffè in un bar, ma soprattutto che desiderano
poter riabbracciare i loro cari e poter aver un opportunità di
riabilitazione sociale, recuperare quella dignità di uomini che un
istituto restrittivo sembra loro togliere, e che in parte inizia a
restituir loro, ed in cui un ruolo deve essere rivestito anche
dallo sport come anche insegna l'esempio della squadra del "Free
Opera" (altra storia di calcio, sbarre e riscatto umano) .
Cannavò ci concede un breve, per l'imminente impegno che
l'attende, ma cortese scambio di battute, e ciò accade nel corso
di una calda settimana, l'ennesima, per il calcio italiano, e per
il Messina in particolare dopo le polemiche scatenatasi dopo la
gara con il Venezia.
Preferiamo chiedere all'ex direttore, da siciliano, ma soprattutto
da autorevole giornalista come valuta la stagione dei club
siciliani di serie B e quale sia il suo pronostico finale.
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E' una stagione sicuramente straordinaria per il calcio isolano, e
sottolineo che non lo dico con la retorica dell'orgoglio
siciliano. Dopo una trentina di anni di buio la Sicilia ritorna
protagonista. Non credo che il Catania (autore tra l'altro di una
positiva stagione) possa inserirsi per la promozione, al massimo
può raggiungere il posto che vale lo spareggio ma sarebbe un
impresa. Mentre Palermo e Messina sono avviate verso una "storica"
promozione, ritornando in A entrambe dopo tanti periodi difficili
alle spalle. Ma occorre non perdere il senso delle proporzioni,
bisogna conquistare e conservare la Serie A attraverso la
razionalità di un progetto, con prudenza e razionalità soprattutto
nei bilanci, e speriamo che il futuro possa essere "roseo" come la
Gazzetta >>.
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