Il Messina a Torino "chiude" con una vittoria .
Classica partita di fine stagione quando le
squadre non hanno più esigenze particolari, gioca chi ha trovato finora
meno spazio, con diversi debuttanti in campo, ed a prevalere sono le
motivazioni di chi vuole mettersi in mostra per la prossima stagione
alla ricerca di una riconferma o di un nuovo ingaggio, o di chi gioca
per l'onore della maglia.
Tante assenze su entrambi i fronti, Mutti deve
rinunciare sia a Campolo che Ametrano che avrebbero voluto rientrare in
squadra nell'occasione, ma che non hanno ancora superato i soliti
problemi fisici che ne hanno condizionato il recupero, offre una maglia
da titolare a Bonnefoi, Guzzo e Temelin che "debuttano" in giallorosso
(altro debutto a pochi minuti della fine per il terzo portiere
Greco) mostrando impegno e voglia di vincere, oltre allo spirito di
gruppo sempre emerso nel corso della stagione.
Il tecnico bergamasco presenta un undici in
cui davanti al giovane portiere francese Bonnefoi, la linea difensiva è
composta a destra da Sammy Accursi (che per la lunga militanza "eredita"
la fascia di capitano), il rientrante Fusco in coppia con Guzzo
centrali, e Totò Aronica a sinistra, a centrocampo l'inedito duo di
interni è composto da Gentile e Princivalli, con in partenza sulle
corsie esterne Giampà a destra e Temelin a sinistra, con Guzman (che
svaria sull'intero fronte offensivo) a sostegno di Zaniolo.
Partita che si gioca senza tante remore da
risultati in uno stadio "Delle Alpi" praticamente deserto, ma in cui
spiccano circa un migliaio di sostenitori giallorossi, e con la
differenza che il Messina ha altro piglio rispetto ai granata padroni di
casa.
Il duo Guzman-Temelin soprattutto nel primo
quarto d'ora palesa gli evidenti limiti della lenta difesa granata, con
l'attaccante scuola Atalanta, giunto a gennaio sullo Stretto dalla Spal
nell'ambito della cessione di Artico al club estense, che pur
partendo da sinistra si rende pericoloso in due occasioni.
Poi al 16° Guzman lanciato in area
viene trattenuto in maniera evidente dal giovane difensore
Marchese, l'arbitro Rocchi di Firenze non ha dubbi e decreta il rigore,
dal dischetto si presenta lo stesso attaccante paraguaiano che trasforma
in maniera impeccabile con un tiro preciso alla sinistra del portiere
Fontana.
Passano pochi minuti, punizione dal limite
per il Toro, il pallone s'infrange sulla barriera, il giovane fischietto
toscano non ha dubbi, ed assegna un nuovo rigore, per un intervento in
barriera di Fusco che c'è ma che appare comunque a protezione del volto.
Siamo al 20°, si presenta dal dischetto il
bomber Marco Ferrante, che cerca il "colpo sotto", lo "scavetto" in
gergo o "cucchiaio" se preferite, Landry Bonnefoi resta in piedi sino al
momento del tiro e neutralizza agevolmente.
Il Torino di Ezio Rossi fatica soprattutto a
centrocampo dove perdono per infortunio Conticchio a cui subentra la
giovane mezzapunta Campo, e in difesa dove le marcature sembrano molto
larghe, ma proprio mentre esercita il momento di pressione maggiore
viene punito da un cinico Messina.
Lancio per Zaniolo che s'incunea in area
palla al piede, salta anche il portiere granata Fontana in uscita, ma
perde l'equilibrio e rotola per terra, senza protestare, l'arbitro
Rocchi fischia: un pò tutti pensano alla simulazione, che in realtà
Zaniolo non compie, invece indica ancora il dischetto.
Onestamente un rigore che appare generoso se
non peggio inventato, è lo stesso Zaniolo che s''incarica della
trasformazione, siamo al 35° ed il Messina si porta sul 2-0.
La ripresa vede sugli scudi ancora la difesa
peloritana, con Bonnefoi dimostra di essere un portiere vero e non una
semplice controfigura ingaggiata per riscaldare la panchina, e di questo
ne eravamo consapevoli per averlo visto all'opera in alcune gare con la
"primavera" in specie durante il torneo di Viareggio, con uno
spettacolare intervento su un sinistro di Marchese.
Positiva anche la gara di Guzzo, che cercava
spesso l'anticipo sulla punta avversaria, che però ha denotato il
bisogno di giocare con maggiore regolarità la prossima stagione, ma
mostrando di aver lavorato sempre con costante impegno ed aver potuto
apprendere parecchio dai più esperti compagni di reparto come Fusco,
Rezaei ed Aronica.
Inizia la prevedibile girandola dei cambi,
ed il Toro prova a riaprire la gara quando al 79° con l'ex milanista De
Ascentis, che da destra salta un uomo in area e trafigge con un preciso
tiro Bonnefoi.
L'impeto d'orgoglio costa caro ai padroni di
casa, che appena un minuto dopo in contropiede si fanno trovare
impreparati dalla bella azione di Temelin, nel mentre avanzato a punta
di ruolo per l'uscita di Guzman, che si porta a spasso la difesa
granata, il tiro viene smorzato da Fontana, il pallone vagante
nell'area piccola ad un passo dalla linea di porta si trasforma in un
assist d'oro per Giampà che può siglare la terza rete del Messina che
chiude la gara, e la sua seconda stagionale.
Con questa vittoria, costruita con l'umiltà
e l'applicazione dei giocatori finora meno impiegati da mister Mutti il
Messina aggancia in classifica il Livorno a quota 79 al terzo posto
dietro le due capoliste Palermo e Cagliari, mentre anche l'Atalanta può
festeggiare il ritorno in A, e la Fiorentina sarà impegnata nello
spareggio promozione mercoledì e domenica prossima contro il Perugia di
Gaucci e Cosmi, mentre in coda il Verona ottiene la matematica salvezza
trascinato dalle prodezze del brasiliano Adailton, mentre Bari e Venezia
si affronteranno nello spareggio per
la permanenza nella serie cadetta.
Per il Messina le prossime ore saranno
all'insegna di qualche riconoscimento pubblico da raccogliere, non ci
sarà la prevista festa ne al San Filippo ne alla Fiera, prima del
rompete le righe per i calciatori che si ritroveranno verso la metà di
luglio per il ritiro precampionato.
Sempre nelle prossime ore verrà sancito il
divorzio dal direttore sportivo Fabiani, sebbene la società del
presidente Franza spera in un ripensamento del dirigente laziale, ed in
tal caso scontato che a subentrargli sarebbe Giorgio Perinetti, tra
l'altro presente allo stadio di Torino, cinquantatreenne di navigata
esperienza, ultimamente a Napoli, ma
che ha lavorato nel recente passato con Palermo, Roma e Juventus, ed
anch'egli molto legato a Luciano Moggi, "deus ex machina" del calcio
italiano, e già c'è febbrile attesa per i primi annunci e per la
risoluzione delle molte comproprietà, alcune delle quali dovrebbero
essere riconfermate.
|
e |
|
Copyright © Forzamessina.com - Tutti i diritti riservati
webmaster Nino Puleo