Il nostro eroe di tipo "fai da te" si reca in Marocco dopo avere accuratamente studiato a memoria
(figure e foto) di decine di depliant turistici . Ha deciso che con la sua oramai pluriennale esperienza di viaggiatore, con il suo coraggio misto tra il super eroe ed un novello Tarzan nulla
gli potra’ mai accadere.
In parte ragione ha ragione.
Peccato che per la rimanente parte ha torto.
Un dettaglio? Forse! Ma di fondamentale importanza ahime'.
Dopo varie vicissitudini, ladrocini subiti, pianti e sorprese di vario tipo, arrivo finalmente a
Ourzazate: la porta del deserto. Causa ambiente ostile la gente e’ impegnata nella lotta per
la sopravvivenza, e cosiì il soggiorno si rivela essere piacevole.
I personaggi incontrati ,discreti (per quello che lo puo’ essere un marocchino), e il fascino del
deserto hanno prevalso, facendo dimenticare la specie di inferno che stavamo vivendo.
In effetti in deserto (assieme al mare ed all’alta montagna) e’ la cosa piu’ bella del mondo,
a mio avviso. (Imho).
Era provvidenziale questo break di 2 gg… non immaginavamo cosa ci sarebbe successo il giorno
dopo. Di buon ora ci siamo alzati e siamo andati a prendere il pullman per marrakesh.
Ero terrorizzato dall’idea di dover soggiornare a marrakesh e avrei tirato volentieri dritto
fino a Essouira (altro posto dove ho lasciato il cuore). Tuttavia sembrava a qualcuno che se non
ci si fosse fermati li’ a prendere la nostra dose quotidiana di guai, la vacanza non sarebbe stata tale.
(E questo lo devo a quegli stronzi di Abbatantuono e Salvadores)
Il pullman che ci avrebbe trasportato aveva i sedili in velluto, praticamente coperti di vomito secco.
Probabilmente anche l’odore non era dei migliori. Oramai erano giorni che l'odore era diventato
qualcosa a cui non c'era da far caso: fra gente che non si lavava, hascish che bruciava in ogni dove
in quantita’ industriale ed escrementi vari, eravamo usi a fare una censura di tipo "olfattivo".
Ci accingevamo a valicare per la seconda volta l’Atlante. Avevamo cercato un volo: niente.
L’Atlante , bellissimo, magico. Le gradazioni di colore: dal giallo / rosso del deserto
al verde che ricominciava a comparire presso i luoghi meno ostili all’uomo.
Peccato che il tragitto sia disseminato di curve e tornanti: 5 ore di viaggio per soli 80 Km.
Niente guardarail e presenza di dirupi da fare paura anche ad un ex para’ come me.
E li’ capii il perche’ l’autista con il cappello tipo" sombrero messicano" non mi ispirava fiducia.
Si arrivo’ a marrakesh tra gente che vomitava. Utilizzavamo fazzoletti profumati al limone a mo’
di maschera anti gas, contro l'odore oramai pestilenziale.
Un tipo che ha appena vomitato ci chiede dell'acqua.
Gli allungo la bottiglia, inutile sperare in un bicchiere di plastica ...... l'appoggia alla bocca beve,
e poi ringraziando sentitamente ce la restituisce:
"ma no, tienila dico io , tanto ne ho un'altra"
insiste per restituircela. sigh.
Tralascio i particolari. arriviamo a destinazione .... (non e' poco).
Andiamo al famoso caffe’ de France nella piazza principale…. Magnifica vista dal terrazzo sulla piazza.
Un cameriere ci porta le bottiglie di coca cola …. le mette in mezzo alle gambe una alla volta,le stappa e ce le tira sul tavolo. Piu’ guardo la piazza e piu’ capisco che c’e’ da girarci al largo.
"eh no!" becera la mia compagna …. "Ci si va ! …."
"la odiai" …. Come se non fossero bastate le disavventure passate.
"la prossima volta viaggio da solo" pensai, "cosi saro’ libero di girare al largo da tutti
i guai che ritengo meglio evitare".
Primo giro ok. E allora dico, "dai, via, andiamo. e' andata fin troppo bene"
"e no …. Bla bla bla bla bla"
odio oramai viscerale, occhi di fuoco che mandano fiamme …..
Si avvicina un tipo con una scimmia.
Vuole che io prenda il babbuino per farci una foto.
Lui ovviamente fara’ una foto a me ed alla scimmia con la MIA macchina fotografica.
"No grazie", e poi la scimmia puzza.
La scimmia mi allunga la mano.
Io credo che sia addestrata a fare qualcosa come un "piacere come va?".
La tocco.
Errore madornale.
In un batter d’occhio lei salta sul mio braccio e da li’ salta e si siede sulla mia testa
me la immagino sopra di me che sembra un pascia'.
Io alzo le mani sopra la testa, l'afferro e la scaravento addosso al tipo.
Per tagliare corto gli offro la moneta piu’ grossa che trovo in tasca …
della serie: " ora, sparisci!"
La scimmia con mossa repentina prende la moneta e la infila in bocca.
Lui repentinamente stringe il collo della scimmia:
sembra di essere in una barzelletta.
La moneta si vede (come forma) nella gola … ed io ( che pirla!) mi avvicino
con occhio clinico per vedere meglio il recupero-moneta da parte del tipo.
Ed ecco che con mossa abile e degna di un karateka cintura nera la scimmia fa partire
un fendente verso la mia faccia:
un graffio dall’occhio lungo tutto il naso.
l'occhio e' fortunatamente salvo.
Il tipo sparisce rapidissimamente …
Io cerco di disinfettarmi ….
Si avvicina un altro bel tomo con un serpentaccio ….
Vuole fare una foto con la MIA macchinetta .......a me e al serpentaccio.
Ma questa e’ un’altra storia ……….