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15 marzo 2000: a pochi giorni
dall'uscita (in versione italiana e per PC), finalmente metto le mani su una
scatola, che cambierà il mio modo di vedere i videogiochi; è l'ottavo
capitolo di una leggenda, che solo a nominarla fa capire di che livello sia:
Final Fantasy (FF). Premetto che gli unici Games a cui avevo giocato erano i
vari Tomb Raider e Rayman 2: chi li conosce sa che sono giochi di ottimo
livello, ma solo per il loro settore. Final
Fantasy VIII è un'altra cosa, un altro mondo, ricco di avventure e storie
epiche: è un GdR, per di più giapponese. Questo vuol dire (al contrario di
quelli occidentali) una trama lineare (che in questo caso non rappresenta un
problema, vista la sua elevata qualità), personaggi caratteristici, un
tocco di "Beautiful" e lo stile... e che stile! Ma
andiamo al sodo! FF8 è un videogioco di 4 cd (5 se si considera la
versione PC) ENORME, forse troppo, ricco di personaggi e quest. Nella
storia i primi personaggi che incontriamo sono Squall e Seifer, i
principali. Li ritroveremo a lottare con un arma particolare, il gunblade,
una spada alquanto particolare e potente: una sorta di allenamento, ma sotto
sotto cova qualcosa di più grave... Ma la storia ruota attorno al primo:
Squall è un giovane ragazzo orfano che ha passato la sua vita al Garden,
una specie di campo militare, un "giardino" dove si formano i
SeeD. I SeeD sono il centro del gioco: sono destinati a uccidere la strega e
a difendere il mondo. Squall vuole diventare uno di questi, obbiettivo che
insegue da ben 12 anni. Ormai è arrivato il tempo e Squall deve dare il suo
primo vero esame. Un obbiettivo che sarà raggiunto, dopo una lunga serie di
personaggi (dalla bella Quistis al playboy Irvine), una lunghissima sferzata
di mostri e streghe varie, un milione di Km da percorrere e soprattutto un
lungo susseguirsi di colpi di scena, vendette, amori, combattimenti e,
soprattutto, di cambi di junction, solo alla fine del gioco e solo grazie al
nostro aiuto, con la quale creeremo la più grande azienda di mercenari del
mondo (di FF, naturalmente)! Ma
passiamo alle doti tecniche: la prima cosa che risalta all'occhio è la
grafica, di altissimo livello per quel periodo e soprattutto per la PS. I
personaggi (un po' sgranati per il Pc, colpa della SVGA), gli sfondi (in 2D,
che spesso creavano inquadrature cinematografiche) e gli effetti magici (no
comment) lo rendevano per il tempo quasi perfetto. Ma una volta usciti dalle
città ed entrati nella "mappa del mondo" ci si accorge della poca
cura che sia stata utilizzata per crearla. Volutamente
o no, era una scelta non corretta. Una
seconda dote è il sonoro, molto ben curato, e la colonna sonora
orchestrale, che esalta il fascino di alcuni momenti! Per di più è
talmente bella che si è deciso, come per il capitolo precedente, di
metterla su CD e chi si è appassionato al "Liberis tudes" (o come
si scrive) non se
la lascerà sfuggire! Ma
sicuramente un bel paragrafo è da riservare alla longevità del gioco! Tale
è immensa. Non ci sono posti non visitabili. Ogni singola città ha la sua
piccola side quest nascosta e questo può garantire al gioco anche 100 ore
(la prima volta...). Per non parlare della storia che va gustata e rigustata
per 3-4 volte! Insomma FF8 una volta terminato, difficilmente verrà
disinstallato o messo nello scaffale, ma probabilmente verrà rigiocato
anche più volte Per
carità, qualche difettuccio c'è, soprattutto nella conversione
(impossibile la incompatibilità con le GeForce 2, e i possessori di
quest'ultima dovranno faticare...), ma il gioco è quasi perfetto! Se dovessimo
usare i voti scolastici per classificare questo gioco, gli daremo
sicuramente un bel 9, che scende a un 8.5 per la versione PC per via dei
problemi di conversione.
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