La censura
e la propaganda
In Italia, come in ogni altro paese, allo scoppio della guerra
viene creato un apparato repressivo di censura. Le lettere dal fronte sono aperte e
verificate affinché non contengano notizie riguardo ai reparti,
schieramenti, forza e preparazione nonché morale delle truppe. Le frasi
ritenute pericolose vengono cancellate o inchiostrate. Il
prolungarsi della guerra, i sacrifici, le carenze alimentari portano alla
annunciata
debacle di Caporetto a
cui ne corrisponde anche una sociale interna. In presenza di un
diffuso dissenso viene controllata qualsiasi missiva da e verso il fronte,
anche fra civili. Il controllo è gestito dal Ministero della
Guerra con l' intento primario di cancellare informazioni di
carattere militare, ma non solo. A tale scopo viene distribuita ai civili e ai
militari una cartolina postale spesso in franchigia e comunque aperta e
maggiormente controllabile. Trucchi di ogni sorta, come l'inchiostro
simpatico e le scritte anche innocenti sotto i francobolli, cercano di
eludere questi controlli. Ciò vale anche per la posta dei
prigionieri scambiata tramite Croce Rossa Internazionale. Lettera a un Bersagliere
prigioniero da parte della moglie da Nicosia in Sicilia. "Mio sposo, oggi dopo
tanto tempo (3 mesi) ricevo una tua cartolina. Non so comprendere tutto
questo ritardo mentre giungono lettere di altri prigionieri che
impiegano neanche un mese" . Poteva infatti succedere quanto di
seguito narrato: " Carissimo Enrico guarda che ti ho spedito il
pacco del pane, con salsa di pomodoro,
carne in scatola... tu dici che stai bene ma domandi pane.. la prossima
volta metterò di più.. dunque non stai bene. Se ti viene ancora
quella brutta tosse parla così ti potrò fare altri pacchi"
Quel parla fece sì che la cartolina fosse respinta dagli Austriaci e
che impiegasse ulteriore tempo per giungere al prigioniero.
|
|
|
|
|
|
Un altro
prigioniero Battista Origgi può scrivere finalmente da Mauthausen. (19
marzo 1918) "Ho passato una quarantina di giorni che credevo
proprio di fare la fine del Conte Ugolino: la frontiera era chiusa e
quindi pacchi non ne arrivavano, il rancio era ridotto a metà, e cioè
un po' di barbabietole alla sera e brodo di cipolle con 150 grammi di
pane di tutti i colori a mezzogiorno: potete immaginarvi in quali
condizioni disperate mi trovavo, vi basti sapere che in un mese
sono
morti più di mille uomini sfiniti per la fame".
Dopo
Caporetto, fra le tante azioni messe in cantiere per risollevare il morale ci fu la
nomina di un ufficiale (P=propaganda) per quelle che oggi chiamiamo P.R. (Pubbliche
Relazioni) Era incaricato di
tenere i contatti coi reparti,
di parlare ai soldati spiegando anche la situazione del conflitto.
Ricordiamoci che c'erano ancora tantissimi analfabeti ( l'Italiano era
poco parlato), che non avevano accesso a mezzi di stampa e comunicazione. Nelle trincee era
stata autorizzata la stampa di reparto e si pubblicavano giornaletti dai
titoli emblematici come La Trincea, Marmitta, la Tradotta, La Giberna... con scopi propagandistici ma anche di
intrattenimento e svago, con vignette satiriche. Anche i giornali
nazionali vengono distribuiti gratis al fronte benché questi si limitino ( non
esistevano veri corrispondenti in prima linea) a gonfiare gli scarni
comunicati del Comando (dove la regola è: tutto va bene!) o a riportare notizie da
altri fronti, pubblicate e ripubblicate come nel caso di seguito:
|
|
|
|
|
|
Occupazione tedesca di Anversa in Belgio. Un giornale di Colonia fa
sapere che tutte le campane della città hanno suonato all'unisono per
festeggiare l'avvenimento (naturalmente si trattava di quelle di
Colonia).
La notizia rimbalzata in Francia diventa
" I preti di Anversa sono stati costretti a suonare le campane"
A Londra" I
preti che si sono rifiutati di suonare le campane sono stati cacciati"
Sul giornale Italiano, che riportava la notizia di Londra avuta da
Parigi che riferiva del giornale di Colonia:
" I preti che si sono rifiutati di suonare le campane sono stati condannati a
lavori forzati".
Londra riprende la notizia italiana che diventa
" I preti di Anversa sono stati impiccati a testa in giù alle campane
dopo il rifiuto a suonarle".
Quando si dice giornalisti sul campo!.
"Il re vi guarda"
Parallelamente si mette in moto, in tutta Europa, la macchina
propagandistica che attraverso cartoline, manifesti impone un continuo
martellamento psicologico. Se dunque l'intento e quello di stimolare il
cittadino e il soldato nello sforzo comune, la propaganda punta anche a
rafforzare il senso del dovere, l'attaccamento alla famiglia che bisogna
difendere di fronte al pericolo incombente. Strette di mano, baci e
abbracci e foto di famiglia, per amari che siano, rappresentano un pegno
d'amore e una promessa a difendere la propria Nazione. A supporto di
questo, si raffigura anche chi della Nazione è il capo supremo, la
bandiera: il Re o l'Imperatore. I manifesti, i giornali e le cartoline
che circolano riportano sempre più spesso le effigi dei regnanti,
affinché essi appaiano più vicini al soldato che soffre. Più assidue si
fanno anche le visite che questi fanno al fronte in corrispondenza di
offensive. |
|
|
Da un osservatorio sicuro, con binocoli,
essi guardano lo svolgimento dell'attacco e ai soldati, per
galvanizzarli, veniva detto
"Il re vi guarda".
Era successo sul Carso sui pendii della Bainsizza, presente Rudyard
Kipling che aveva sentito un clacson d'auto, meglio noto come "la tromba
del re", che transitava da qualche parte. Al
termine dell'offensiva vengono distribuite Medaglie e promozioni e non
manca mai una visita reale nelle corsie dei feriti per chi ha operato
con grande fedeltà e dedizione sul campo di battaglia... proprio in
occasione dell'assalto al Vodice il generale Gonzaga viene decorato sul
campo.
In
Germania, già prima dell'inizio del conflitto,
il Kaiser diceva "
.. è tempo che i giornali
comincino ad aprire gli occhi del popolo
sui grandi interessi nazionali... la popolazione non deve assolutamente
essere lasciata nella condizione di domandarsi solo al momento dello
scoppio di una guerra quali siano gli interessi in difesa dei quali la
Germania si accinge a combattere"
manifesti di propaganda alleati:
Usa
http://www.bibliolab.it/materiali_dida/mat_forum/prop_usa/00001.html
Inglesi:
http://www.bibliolab.it/materiali_dida/mat_forum/prop_inghilterra/00001.html
|
|
|
PROPAGANDA FRANCESE PRO ITALIA
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|