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FEBBRE DA MANCINI.  Il magico colpo di tacco di Alessandro Amantino Mancini ha scatenato l' entusiasmo nell' ambiente Phoenix. La grande giocata del fuoriclasse brasiliano ha lenito la delusione per il pareggio la Procidese (era in 10) e per la perdita della vetta della classifica a favore del Barcellona. Con lui, Taddei, Cesar, Mozart è Phoenix do Brasil...

(09/11/03, 7° giornata di Campionato).

Domenica nove Novembre duemilatre, ore 22,15 circa: va in onda il Calcio. Alessandro Amantino Mancini, con un fantastico colpo di tacco volante, mette a segno il  gol che permette alla Phoenix di pareggiare in casa della Procidese. Un gol da annali del calcio, da vedere e rivedere, la cui importanza va ben oltre il punticino guadagnato. In casa Phoenix si respira infatti aria di vittoria. Ugualmente. Si, perchè il campo ha dato conferma ad una delle tante scommesse del mercato estivo.  Mancini ha messo in mostra un classe innata:  dietro la  maschera da "difensore di fascia destra" si cela un fuoriclasse dotato di giocate e colpi degni del miglior Zico o Ronaldo che dir si voglia.  Da Brasiliano con la B maiuscola. Ovvia l' euforia nel team di via Toselli: "è un onore poter annoverare tra le nostre fila un giocatore del livello di Mansini; su di lui abbiamo puntato ad occhi chiusi" è la dichiarazione ufficiale rilasciata al sito dalla società.  

Quindi passano via senza lasciare troppi strascichi il pareggio contro una Procidese ridotta in 10 e la conseguente perdita della leadership a vantaggio del Barcellona.  

Sulla gara con la Procidese possiamo mandarla in archivio con un mix di soddisfazione e rimpianto: perchè se dobbiamo ammettere che in 11 la formazione del Presidente Procida ci avrebbe sconfitto, è anche vero che contro una squadra in inferiorità numerica speravamo in qualcosa di meglio (che sarebbe arrivato schierando uno tra il deb di lusso Sicignano e il goleador Ledesma, ma, ahimè, l'intuizione vincente c'è mancata). Complimenti quindi alla Procidese che ha pienamente meritato almeno un punto. 

Chiudere il girone di andata al secondo posto, a due punti dalla vetta,  è un buon punto di partenza per affrontare il girone di ritorno; specialmente pensando a come la Phoenix lo aveva chiuso la scorsa stagione.

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Bilancio Girone Andata 

Per la nostra Phoenix un ottimo girone di andata portato a termine con 4 vittorie, due pareggi e una sconfitta che valgono il secondo posto.  Importante è essere anche quest'anno tra i primi. Se il secondo e il terzo girone andranno come quelli della passata stagione, legittime speranze di titolo.

E ora diciamone di tutti i colori su.....Le altre

Meglio ha fatto il Barcellona che dopo un partenza lenta ha inanellato ben 5 vittorie consecutive corredate da ben 16 reti segnate.  Se i suoi campioni, Adriano, Vieri, Dida su tutti, continuano ad esprimersi agli attuali alti livelli e le sorprese (Fava,  Di Loreto) si confermano tali, è la più seria candidata al titolo. 

Ci segue a ruota la Clinton,  sfortunata protagonista degli ultimi tre campionati, unica squadra a batterci (in casa).  L' aver cambiato molti giocatori non ha mutato la pericolosità della squadra di Salvo Macaluso.  Che se prima si basava molto sui gol ora ha nei molti voti alti (scusatemi se sbaglio) il suo punto di forza. Giocatori come Nesta, Gattuso e Pirlo sono i simboli del nuovo corso.  

A metà del guado, con 8 punti, la Isnello sembra destinata più a guardarsi avanti che indietro.  Bazzani, Chiesa, Pippo Inzaghi, Cruz e Bothroyd sono un quintetto di punte micidiali che finora ha mostrato solo in minima parte il suo potenziale. Sul loro definitivo risveglio si fondano le speranze scudetto di Carmelo Di Gesaro.

Affiancata alla Isnello, la Procidese è la sorpresa di questo primo terzo del Campionato. Se può chiamarsi sorpresa una squadra che annovera tra le sue fila fior di campioni come  Nedved, Rui Costa e Miccoli. La qualità c'è, se la "società" farà tesoro di alcuni piccoli errori passati, potrà ampiamente dire la sua.  

Nella zona calda della classifica la Eagles è stata senza dubbio danneggiata dall' infortunio del suo leader Del Piero.  Ma è anche vero che le alternative in avanti non sono state all'altezza e che la presenza di stelle come Buffon, J. Zanetti o De Rossi non sempre può supplire alle carenze di una rosa composta da troppe riserve. Ma se Del Piero ritorna e si scatena....

Diametralmente opposto al cammino del Barcellona è quello della Juventud. Dopo le prime due vittorie è scomparsa.  Anche qui i campioni ci sono: Toldo, Thuram, Chivu, Cannavaro, Legrottaglie, Stankovic, Cassano, Totti. Nomi da brividi, diciamolo, da Scudetto! Ma insieme a loro, ed è qui l'unico punto debole, troppe riserve (specialmente in difesa) che, lasciando spesso la squadra in 10, sono costati punti preziosi.

Partenza col freno a mano anche per una camaleontica Longobarda costretta a continui cambi di modulo  da infortuni (Signori, Cozza, Maldini)  "panchinaggio" (Baronio, Sculli, Maniero) e poca varietà a centrocampo (interisti a iosaa). Tagli azzeccati, infortunati recuperati e un voto San Trezeguet per la risalita: proprio dai 6 punti dell' andata è partita la scorsa corsa al titolo, no?

TABELLINO: 

PROCIDESE-PHOENIX = 1-1 . Materazzi (PR), Mancini.

Pro: Belardi6, Panucci6, Mihajlovic0, Materazzi10, Jiranek6,5; Zambrotta6,5, Rui Costa5,5, Nedved6,5; Hubner5,5, Miccoli9,5, Gilardino6. (-2) (+2) = 67

Pho: Ballotta5, Mancini10,5, Diamoutene6, Sensini6, Martinez5,5;  Taddei5, Tedesco5, D'Aversa7; Chevanton10, Montella5,5, Ventola6. (-2)= 69,5

Barcellona 16, Phoenix 14, Clinton 13, Procidese Isnello 8, Eagles 7, Juventud Longobarda 6.

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