Una bella strada, a fondo cieco, costeggia il lago, dalla stazione della Funicolare fino a Villa Geno, passando davanti a prestigiose abitazioni.
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Lungo Lario Trieste
Si lascia piazza Cavour, in direzione est, costeggiando il lago che si può vedere attraverso una rete metallica solo a seguito di ripetute proteste popolari (caliamo un pietoso velo).
Non troviamo più nulla tra noi e l'acqua solo nei pressi del molo per le piccole imbarcazioni da diporto.
Dove oggi sorge il bar "Al Molo", fino agli anni cinquanta si trovava uno
scalo a lago delle Ferrovie Nord Milano.
La riva delle lavandaie |
Un po' di storia
Il lungolago tra la stazione FNM e la funicolare che oggi è colmo di bar e ristoranti, era, un tempo, la riva delle lavandaie. Le povere donne erano solite radunarsi qui per compiere
il loro duro lavoro usando l'acqua del lago.
Solo a fine ottocento, assieme alla funicolare, sorge una strada per collegare le due stazioni con un tram e nel contempo, si edifica, per le lavandaie, un lavatoio pubblico che ai
giorni nostri è diventato, anche lui, un bar.
Poco dopo, nel 1911, il comune di Como acquista villa Geno (ex villa Cornaggia Medici) con relativo viale di accesso. Questo nuovo parco pubblico viene dedicato alla regina
Margherita (quella della pizza).
Dopo la seconda guerra mondiale, con la collocazione di altre attrattive negli spazia verdi, si consolida la vocazione turistica dell'area: Tra il 1948 e il 1951 si realizza la
fontana progettata dall'ingegner Renato Uslenghi, su progetto dell'architetto Fulvio Cappelletti; Nel 1950-52 si costruIsce il lido con lo scopo di realizzare una struttura stabile dotata
di spiaggia; Nel 1951, a nord del lido, si inaugura la sede della Società Sportiva Como Nuoto che negli anni settanta viene completata con una nuova piscina.
Viale Geno
Questo viale è molto soleggiato, inoltre, essendo fuori dalla città ed a fondo cieco, ha il vantaggio di essere anche poco inquinato e con una circolazione limitata.
L'insegna con la dedica alla regina Margherita, si trova in piazza Alcide de Gasperi, davanti alla funicolare. Subito dopo incontriamo la Passeggiata Ramelli ricavata su una piccola
penisola. Ancora pochi passi e s'incontra un molo privato per barche da diporto.
Sul lato a monte belle abitazioni in ville e condomini di pregio.
Dopo alcune centinaia di metri, appena prima di un attracco per i battelli della Navigazione Laghi, un bar nasconde un profondo rifugio antiaereo scavato nella roccia.
Ora, alcuni grandi cedri annunciano villa Geno, edificata nel 1790, per volontà della marchesa Menafoglio ma poi passata, quasi subito, di proprietà del marchese Carlo Cristoforo
Cornaggia Medici e ricostruita da suo figlio Giovanni, nel 1850, con forme neoclassiche su progetto dell'architetto Giacomo Tazzini. Oggi, nonostante la trasformazione in ristorante,
conserva quest'ultimo aspetto ma è affiancata da una fontana, con un getto d'acqua alto una trentina di metri, che si trova proprio in riva al lago.
Villa Geno con fontana. |
Ancora pochi passi ed incontriamo il lido dove, nella stagione estiva, i comaschi amano prendere il sole e bagnarsi. Segue a ruota la
Como Nuoto un impianto sportivo dotato di piscine
e ristorante. Un luogo molto frequentato in tutte le stagioni.
La strada finisce in piazza Baratelli. A monte della quale si trovano la sedi della
Como Sub e del
Kayak Como alloggiate in una darsena che si collega al lago
passando sotto un ponte che porta a varie abitazioni private, tra le quali spicca la villa dove si effettuano le riprese della nota soap italiana "Vivere". Nella suggestiva piazza
dotata di un'interessante vista lago si trovano alcuni posteggi (raramente liberi).
Il nostro itinerario termina qui. Ci sarebbe un percorso pedonale, dietro a villa Geno, che permette di salire in via Torno dalla quale si può ammirare un bello scorcio della città ma
questa zona isolata non è molto ben frequentata. Meglio evitarla.
Non resta che tornare sui propri passi.
La bellezza di questa passeggiata e l'aria abbastanza pulita ne fanno un luogo adatto per esercizi sportivi all'aria aperta come l'altra, sul lato opposto del lago, che porta a
Villa Olmo.
Buon divertimento.
Ingresso del parco Regina Margherita, appena acquistato dal Comune.
Oggi quel portico è solo un deposito per sgangherate biciclette.
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Piazza de Gasperi, ingresso del parco Regina Margherita.
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Viale Geno, un bel condominio.
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Viale Geno, attracchi privati.
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Viale Geno, edificio lungo la passeggiata.
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Viale Geno, edificio lungo la passeggiata.
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Viale Geno, edificio lungo la passeggiata.
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Il set della soap opera "Vivere".
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Le severe linee neoclassiche di Villa Geno, durante la ristrutturazione del 2001.
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Uno dei cartelli creati dal Comune di Como.
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