Periodo 1925 - 1945: i concetti fondamentali
a) La normalizzazione e la legittimazione del fascismo
A seguito della disgregazione del blocco liberale, il fascismo divenne di fatto
il nuovo polo di aggregazione dei ceti conservatori italiani; per facilitare
questo processo Mussolini procedette alla normalizzazione del partito: a
differenza di quanto sarebbe stato fatto dai nazisti, le strutture dello Stato
non furono piegate al Partito, ma semplicemente occupate completamente da
fascisti. La legittimazione completa del regime venne con i Patti lateranensi,
che posero fine alla controversia tra Italia e Chiesa cattolica.
b) La politica economica del fascismo e il corporativismo
Nei primi anni la politica economica del fascismo fu liberista e assecondò gli
interessi dei grandi capitalisti; si riuscì a mantenere il valore della lira a
quota 90 contro il dollaro, ma a spese dei salari dei lavoratori; i fascisti
propugnavano un'economia corporativa, in cui i contrasti di classe erano
superati in nome del bene supremo dello Stato. La crisi internazionale del 1929
colpì anche l'Italia, rendendo necessario l'intervento dello Stato e la
creazione di un'economia mista di salvataggio (nascita dell'IMI e dell'IRI).
c) La fascistizzazione delle coscienze
Il fascismo fu il primo regime totalitario: lo Stato fascista pretendeva di
conoscere e organizzare ogni aspetto della vita dei cittadini. In questa linea
ci furono la fascistizzazione dei mass media, perfettamente allineati al regime,
la creazione di una cultura fascista, la riforma della scuola, la creazione di
organizzazioni ricreative fasciste per i giovani e i bambini.
d) La politica estera del fascismo negli anni Trenta
Nei primi anni del regime Mussolini seguì una linea prudente e conciliante
verso le nazioni occidentali; la svolta fu segnata dalla guerra di conquista
dell'Etiopia, che provocò la condanna e le sanzioni della Società delle
Nazioni; l'isolamento indusse il fascismo ad avvicinarsi alla Germania nazista,
di cui subì sempre più l'influenza, come è dimostrato dalle leggi razziali
anti-ebraiche emanate nel 1938.