Honda CB 500

Tecnica: il motore
Nella meccanica, la configurazione bicilindrica in linea frontemarcia del propulsore, è da sempre una delle preferite dai progettisti Honda per realizzare moto di piccola e media cilindrata dal carattere brillante e, in questo campo, hanno un’esperienza progettuale e produttiva ormai invidiabile da tutti. Il motore della “cibì 500”, ne è la chiara dimostrazione, sia per la consistenza delle prestazioni, sia per l’affidabilità ormai assoluta.
Concettualmente nato molti anni addietro ed evoluto in diverse cilindrate e modelli, il motore della CB (sigla storica di casa Honda) ultima versione, è realizzato e assemblato interamente in Giappone ed ha il raffreddamento a liquido e la distribuzione a doppio albero a camme in testa con 4 valvole per cilindro. Per consentire un ottimale comportamento e grande affidabilità e costanza di rendimento a regimi di rotazione elevati, il rapporto alesaggio corsa è superquadro (73x59,6 mm), mentre, per non sollecitare troppo “il banco”, il rapporto di compressione (10,5:1) non è eccessivamente elevato.
La lubrificazione forzata con pompa e olio nel carter, la trasmissione primaria a ingranaggi a denti diritti, la frizione multidisco con comando meccanico e il cambio a 6 rapporti, completano uno schema progettuale consueto ma efficiente, mentre, l’accensione elettronica digitale e l’alimentazione con una coppia di carburatori VP a depressione da 34 mm con valvola piatta, assicurano prontezza d’erogazione della potenza e costanza di prestazioni anche nelle più gravose condizioni d’impiego.


<<<= Pagina 3 - Pagina 5=>>>