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Antico regime è potere di tipo nobiliare nelle attività di stato e quindi economiche, ma è in primo luogo potere politico e sociale (insieme degli istituti giuridici politici e sociali contro cui insorge la Rivoluzione francese) che convenzionalmente si fa cominciare col 1648 (pace di Westfalia). Tuttavia vi si può far rientrare anche la prima età moderna, considerando l’ancien régime come una graduale trasformazione del feudalesimo basata su: 1) assolutismo e suddivisione della società in ordini; 2) mercantilismo e affermazione dell’Europa a livello mondiale; 3) compatta e efficiente burocrazia; 4) eserciti nazionali e non più mercenari o feudali. Bisogna anche ricordare che tutto questo periodo è costellato da varie forme ed episodi di ribellione, sia contadina sia cittadina. L'antico regime, in quanto potere nobiliare, verrà superato solo da forme sociali e politiche ‘moderne’ che fanno perno, oltre che sul concetto di nazione, anche su quelli di costituzione, sovranità popolare, eguaglianza, diritti del cittadino e dell’uomo.
La nobiltà, piccola o grande che sia, con mentalità ancora feudale o aperta alle attività economiche, in realtà si riconosce e vuole ottenere deferenza in ambito sociale per il suo possesso della terra e dei diritti relativi, mantenendo soprattutto il suo essere una casta comunque diversa dal resto della comunità; nell’antico regime si riconosce anche come depositaria del mantenimento dello stato (burocrazia, esercito, diplomazia sono nelle sue mani). |
aggiornato: Sabato, 14 aprile 2001