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• Rivolte contadine • Rivolte urbane • Jacquerie (1358) • Ciompi (1378) • Tyler e Ball (1381) • Memmingen (1525) • Giacobinismo (1792-94) • Cronologia delle ribellioni fra il XIII e il XVI sec. |
• Rivolte contadine: vanno dal M.E. al XX sec. ma sono particolarmente frequenti nel XIV-XV sec.: Fiandre (1323-28), Francia (jacquerie, 1358), Inghilterra (Tyler, 1381), Catalogna (1409-13, poi 1462), Jütland (1411), Germania (Memmingen, 1525). In alcuni casi si congiungono a rivendicazioni di tipo religioso: hussiti in Boemia, lollardi in Inghilterra o luterani in Germania. • Rivolte urbane: in età comunale si hanno conflitti fra i ceti popolari e gli strati al potere (nobiltà, popolo grasso) guidati dalle arti di mestiere; mentre nelle città fiamminghe (Gand, Bruges) le lotte sono contro il Conte. Tuttavia non vi sono sempre precisi progetti e organizzazione politica: nel 1647 Masaniello guida a Napoli la sollevazione degli strati più umili. • Jacquerie: nel 1358 si ebbe una ribellione spontanea (senza un vero progetto politico) dei contadini nell’Ile-de-France (un’area piuttosto ricca), guidati da un certo Jacques Bonhomme. • Ciompi: nel 1378 i lavoratori salariati dell’arte della lana (arte minore) rivendicano, oltre al diritto di associazione, quello di rappresentanza politica nel Comune di Firenze. Michele di Lando e i suoi riescono a conquistare il potere, e quindi il riconoscimento politico, ma la forza economica dell’oligarchia magnatizia riesce in breve ad avere la meglio. • La ribellione di Tyler: si hanno tensioni sociali anche in Inghilterra. Nel 1381 Tyler (un contadino) e Ball (un sacerdote), cercano l’appoggio di Re Riccardo II contro la nobiltà, consapevoli del secolare contrasto esistente in cui spesso la corona era risultata soccombente. Tuttavia il Re preferisce compattarsi coi nobili, mentre le bande contadine sono disperse dalla «gendarmeria corazzata che era la nobiltà» (H. Pirenne). • Memmingen: nel 1525 i contadini, contando sull’appoggio di Lutero, stendono in 12 articoli richieste precise contro le pretese della feudalità, anche se con tono pacifico richiamandosi alla Bibbia: è il loro documento di protesta e il programma di riforme. Memmingen, nel Sud della Germania, è una città imperiale con tradizioni ostili al patriziato in cui convergono le esigenze degli «uomini comuni» (contadini o cittadini) contro i ceti superiori cittadini, divenendo per i contadini una sorta di «città aperta». • Giacobinismo: teorie e comportamenti politici espressi nella Rivoluzione francese, specie nel biennio 1792-94, poi ripresi. I caratteri: 1) sovranità popolare; 2) diffidenza verso ogni forma di rappresentanza politica; 3) si crede opportuno, in situazioni di emergenza, l’accentramento del potere nelle mani di gruppi ristretti; 4) produce comportamenti politici di tipo tumultuoso (in questo solo rapportabile alle jacquerie) e assembleare con una radicalizzazione dello scontro politico (visto come fattore di coesione e antidoto alla passività sociale e politica). |
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aggiornato: Venerdì, 14 dicembre 2001