torna alla pagina precedentevai alla pagina successivaLa Città dei Filosofi - Quaderno 12/1 - 1995 e 1997

Sezione seconda

GUARDARE PER VEDERE
IL TESTO AUDIOVISIVO NELLA DIDATTICA DELLA FILOSOFIA

I. IL TESTO AUDIOVISIVO

In un'epoca complessa, caratterizzata da una grande rapidità di mutamenti, la didattica della filosofia non può che ripensare se stessa, misurarsi con i nuovi linguaggi, arricchirsi di nuovi strumenti per la comprensione della realtà. Il confronto con i linguaggi visivi diviene a questo punto inevitabile.

Per TESTO AUDIOVISIVO intendiamo un complesso unitario dotato di coerenza interna, che combina diversi linguaggi (visivo, sonoro, verbale) attraverso una messa in scena.

L'uso del termine "testo audiovisivo" implica un cambiamento di prospettiva: da un uso episodico del video come supporto/ampliamento della lezione ad un uso costruttivo che

a) ne valorizza l'autonomia e la specificità,

b) lo colloca nella programmazione.

Assumono rilevanza nella didattica della filosofia diverse tipologie di testo audiovisivo, che consentono di confrontare prospettive di interpretazione, strategie argomentative, modalità di dibattito e di utilizzo di teorie filosofiche:

  1. video costruiti in funzione didattica (es. l’Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche);
  2. documentazione audiovisiva di conferenze, dibattiti, interviste, tavole rotonde;
  3. video d'autore di contenuto storico - filosofico:
    a) trasposizione filmica di testi filosofici (es. Il banchetto di Platone di M.Ferreri);
    b) biografie di filosofi (es. Galileo di L.Cavani; Giordano Bruno di G.Montaldo);
  4. video d'autore su problematiche di rilevanza filosofica (es. Decalogo di K.Kieslowski).

 

II. PERCHE' IL TESTO AUDIOVISIVO

A) Ragioni di fondo

1) L'insegnamento della filosofia si misura con una caratteristica peculiare della contemporaneità: la diffusione dei mezzi audiovisivi.

2) L'uso del testo audiovisivo permette di utilizzare diversi canali comunicativi e quindi valorizza la comunicazione nel processo di insegnamento/apprendimento.

B) Ragioni di opportunità didattica

Il mezzo audiovisivo risulta maggiormente familiare allo studente: occorre dunque valorizzare questo rapporto nell'ottica di una più agevole comprensione delle tematiche affrontate.

4) Allo stesso tempo si pone la necessità di aiutare lo studente a difendersi dalla fruizione passiva delle immagini, nella prospettiva di sviluppo di processi di lettura critica.

5) L'uso dell'audiovisivo consente di mettere a frutto eventuali competenze di educazione all'immagine precedentemente acquisite.

C) Ragioni di opportunità rispetto alla disciplina

6) Il testo audiovisivo permette di fare emergere la componente visiva presente in molti testi scritti.

7) Il testo audiovisivo può mostrare la connessione tra aspetti filosofici ed extrafilosofici.

D) Ragioni di opportunità rispetto alle altre discipline

8) Il testo audiovisivo mostra le connessioni tra i saperi.

 

III. SIGNIFICATIVITA'

I criteri di significatività didattica delle operazioni di scelta del testo audiovisivo vanno mutuati dai criteri di scelta del testo filosofico.

a. Il testo audiovisivo va scelto in base alla sua congruità con un progetto didattico;

b. il testo audiovisivo sarà coerente con gli obiettivi enunciati dai nuovi programmi, con la programmazione per aree disciplinari e con il piano di lavoro personale;

c. nella scelta si propongono alcuni indicatori relativi agli aspetti formali del testo:

leggibilità, con particolare attenzione ai livelli raggiunti dalla classe;

rilevanza da un punto di vista qualitativo e problematico;

integrità, che non significa necessariamente proposta di un testo nella sua completezza di opera, ma rispetto della struttura data dall'autore, senza tagli e ricomposizioni.

 

IV. DOVE IL TESTO AUDIOVISIVO NELLA LEZIONE

Della prospettiva fin qui delineata si evince un uso mirato del testo audiovisivo che non prevarichi la centralità del testo scritto e tantomeno pretenda di sostituirlo.

La sua collocazione all'interno del percorso dipende dall'autore/tema/problema affrontato e dalla funzione definita in rapporto agli obiettivi cognitivi e socio - relazionali. Ad esempio, se si vuole portare lo studente all'interno di un problema, può essere opportuno collocare il testo audiovisivo all'inizio del percorso; se si vogliono confrontare linguaggi diversi in rapporto ad una tematica filosofica (es. un testo filosofico e una sua traduzione filmica), è opportuno che il testo audiovisivo venga collocato dopo la lettura del testo scritto.

 

V. COME IL TESTO

5.1 Modalità di lettura del testo audiovisivo

L'utilizzo in situazione didattica di un testo audiovisivo segue in parte le modalità di approccio al testo filosofico ma se ne differenzia per aspetti significativi.

Anzitutto occorre considerare le diverse modalità di ricezione di un testo audiovisivo, strutturato sulla logica dell'immagine e quindi orientato alla globalità / analogicità in misura maggiore che alla linearità.

Inoltre i ritmi di fruizione sono predeterminati dal testo audiovisivo, che ha una sua logica temporale interna, quindi non sono controllabili dal fruitore a meno di modificare la natura del prodotto ( "fermare" l'immagine di un film non è lo stesso che rinviare la lettura di un capitolo di un libro; di solito non è possibile allo studente fermare a piacimento la proiezione di un video). Va ribadita infine la necessità di gestire in modo oculato ed economico i tempi di lavoro: e' difficilmente ipotizzabile un alto numero di proiezioni dello stesso video in una classe.

5.2 La presentazione alla classe

Per tutte queste ragioni, strutturali e didattiche, pare opportuna una presentazione del testo audiovisivo alla classe da parte dell'insegnante. Essa fornirà le indicazioni essenziali per la fruizione, comunicando agli studenti in ogni caso gli obiettivi all'interno del progetto complessivo, ed eventualmente le coordinate di natura storico - culturale e tematica, insieme ad un inquadramento del testo nella produzione dell'autore e nelle caratteristiche del genere.

5.3 L'analisi del testo audiovisivo

L'utilizzo del testo audiovisivo in una situazione didattica richiede due tipi di operazioni:

1) quelle necessarie alla decodifica di qualunque testo audiovisivo, che richiamano competenze di base che possono essere state acquisite negli anni precedenti:

2) quelle che consentono la scomposizione del testo audiovisivo in rapporto al carattere specifico dell’insegnamento della filosofia.

 

5.4 Testo audiovisivo e programmazione didattica

Indichiamo in sintesi ciò che deve fare l'insegnante che decida di inserire un testo audiovisivo nel percorso didattico:

  1. avere competenze di base per la lettura di un testo audiovisivo (anche attraverso l'uso di un materiale già strutturato, come una scheda di analisi, una griglia di lettura, un glossario);
  2. conoscere il testo audiovisivo nel suo contenuto e nelle sue coordinate (genere, autore, collocazione nella produzione dell'autore...);
  3. tenere sempre presenti gli obiettivi del percorso;
  4. individuare le questioni filosofiche presenti nel testo audiovisivo e scegliere quelle più' rilevanti rispetto al percorso e alla situazione didattica;
  5. preparare materiali di supporto alla fruizione dell'audiovisivo:

    6. predisporre le opportune verifiche in rapporto agli obiettivi.

 

VI. ESEMPLIFICAZIONE

 

VII. MATERIALI DI SUPPORTO ALLA FRUIZIONE DEL TESTO AUDIOVISIVO

Il docente avrà cura di fornire due tipi di supporto alla visione del film: una presentazione e una essenziale scheda guidata

7.1  PRESENTAZIONE DEL FILM: GALILEO, DI J. LOSEY

Prima della visione del film è opportuno fornire agli studenti alcune informazioni preliminari, relative a:

a) struttura del film : il film è articolato in tredici quadri-sequenze, separati da cori di fanciulli, autonomi tra loro, spesso forniti di un titolo che ne evidenzia il tema. I temi sono tra loro collegati

b) concezione del teatro di Brecht (in particolare la teoria dello straniamento) dal cui testo,Vita di Galileo, è tratta la sceneggiatura del film

c) natura ideologica dell'interpretazione brechtiana della figura di Galileo

d) contesto di stesura dell'opera di Brecht, con riferimento alle riscritture del testo (informazione facoltativa)

 

7.2  SCHEDA GUIDA ALLA VISIONE DEL FILM

 a) C'è un tema che caratterizza il film? 

b) Qual è l'evoluzione della figura di Galilei nel corso del film? 

c) Quale ruolo assumono le figure di Virginia, Fulgenzio, Andrea, Ludovico? Qual è la loro posizione nei confronti della scienza? 

d) Quali elementi nel film indicano che ci si trova in un contesto di cambiamento (rivoluzione scientifica)? 

e) Quali sono i rapporti di Galilei con i diversi centri di potere? 

f) Quali espressioni, gesti, atteggiamenti, oggetti, frasi, elementi scenografici, costumi ti sembrano particolarmente significativi? 

g) Qual è la funzione delle didascalie e dei cori?

 

VIII. FASI DEL LAVORO

a) Presentazione del film alla classe ad opera del docente 

b) Consegna e illustrazione della scheda-guida 

c) Visione del film ( senza interruzione per non togliere agli allievi il piacere di una visione unitaria) 

d) Analisi del film. Operazioni preliminari: discussione sulla base dei punti indicati dalla scheda-guida 

e) Analisi del film. Approfondimento di alcune delle questioni filosofiche rilevanti, quali ad esempio: il rapporto della scienza con la tecnica, il difficile rapporto tra potere e intellettuali, la relazione tra scienza e religione, la relazione tra scienza ed etica, le conseguenze socio-culturali della rivoluzione scientifica, l'interpretazione della figura di Galilei fornita dal regista. 

f) Ricomposizione del percorso sulla base degli esiti della analisi filmica (attraverso la discussione in classe e/o una verifica).

 

[INDICE]