Testo letto durante la cerimonia
Questa piazza, questi edifici sono state le tue ultime passioni, noi sappiamo quanto tenevi a questo progetto, sappiamo quanto ci hai creduto, ed oggi questa piazza è terminata ma tu non la puoi vedere.
E’ bella Enzo, è come tu l’avevi immaginata, è come l’avevi raccontata nella tua mente ed è come, con quella discrezione che ti ha sempre contraddistinto, hai provato a raccontarla a noi nelle nostre passeggiate.
Non hai mai parlato di te in questo progetto ne’ dei tuoi sacrifici per questa opera ma di quanto avrebbe rappresentato per la città che ti ha adottato tanti anni fa.
Era impossibile vederti arrabbiato, era impossibile sentire da te una polemica sia del tuo mondo professionale sia del tuo privato. L’onestà intellettuale è sempre stata quella che tutti ti abbiamo sempre riconosciuto.
Per questo, oggi la tua famiglia, i tuoi amici, i tuoi collaboratori e molte delle persone che ti hanno conosciuto, sono qui a porgerti e riconoscerti ancora la loro stima ad un anno dalla tua scomparsa.
Siamo onorati di poter scoprire, proprio in questo luogo, le impronte delle tue mani come segno di quanto hai lasciato a noi a alla nostra comunità.
Ringraziamo tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di quest’opera, gli amici, i tuoi collaboratori, la tua famiglia e la società “Lo Smeraldo” che ha non ha esitato a sostenere questo progetto.
Voglio leggerti una poesia, una poesia scritta da una persona che non ti ha conosciuto ma che ha solo sentito parlare di te, è per questo assume un significato importante: