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27 Luglio 2003

h.23:30 Una buonanotte. Insapettata, provocata forse..., ma che ha fatto tanto bene. Grazie. Grazie. Grazie.

h.17:30 Max mi scrive di moto e di topi che debbono morire di lenta agonia. Non vado d'acordo ne' con le une, ne' con gli altri e la morte lenta, mi sembra piu' quella dell'anima che quella del corpo (del topo per altro). Va beh...elaboro una risposta. Ma resta a covare.

h.14:00 Pensieri, paure, ansie, insomma... altre cazzate prendono il sopravvento. Scatta il messaggio. Scatta la risposta. E anche oggi ho fatto bingo di "cretina", "deficiente", e " idiota".

h.12:41 Dovrei aggiornare, riarrangiare, sistemare il sito. Lo so. Alcune pagine sono troppo vecchie, troppo "leziose", troppo "quella che ero diversi anni fa". Dovrei fare qualcosa di piu' minimalista. Di piu' allineato con l'Emina di oggi. Va beh... chissa'....

"Immagino che in questo momento ti sentirai un po' come Alice che ruzzola nella tana del Bianconiglio"

from Matrix

h.10:24 Un altro giorno da sfogliare. Ore di ricordi e pensieri che urlano e fanno male. M. diceva che questa non e' la vera Emina. Che la vera Emina e' quella scema e autoironica che mica sempre si prende sul serio. M. diceva che questa era l'Emina "di scena". Quella Perita Peraria, quella che si strugge in una parte che non e' la sua. Non so. Emina oggi e' anche questa: quella che non riesce a mettere insieme i giorni. Quella in cui i crateri di un'assenza portano giu' dentro, fino alle pieghe del cuore, fino alle circonvoluzioni di una mente che si accartoccia chiedendo solo quiete da quei pensieri che le tagliano i neuroni. Ho un vestito giallo. Nuovo. E' li'. Ho smesso di guardarlo dentro l'armadio. Ho smesso di pensare che un giorno lo avrei indossato. Eppure aspetto ancora quel giorno. Per te.

"Se avessi potuto mi sarei chiuso in una caverna con un letto e una provvista per 2 anni, tutto quello di cui avevo bisogno era il mio puzzle da ricostruire. E quello me lo portavo dentro e mi seguiva ovunque, quindi sarebbe venuto anche nella mia caverna, dove avremmo potuto lavorare senza distrazioni. Ma non ci fu nessuna caverna in cui ricostruire puzzle. [...]
Il mio puzzle proseguiva, ora dopo ora, giorno dopo giorno, notte su notte: pensa, scava, scava e fruga, fruga e scava, cerca, pensa (Voglio fermarmi - NON PUOI fermarti !) spolvera i pezzi col pennellino, osserva, cerca meglio, pensa pensa pensa: ogni tanto trovavo un pezzo, il lavoro andava avanti [...] Ero un cacciatore di risposte e dovevo lavorare. Un lavoro che non prevede ricompense, un gioco obbligatorio in cui l'unico partecipante gioca contro sé stesso senza alleati. L'avversario ti abita dentro e di solito è molto più forte di te. "

Massimiliano

Ricordi di quella notte a Firenze quando nel sonno sussurrai:"Portami via"?

"... perchè è cosi che ti frega la vita. Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata e ti semina dentro un' immagine o un odore o un suono che poi non te lo toglie più. E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quand'è troppo tardi. E già sei, per sempre un esule... a migliaia di chilometri da quell' immagine, da quel suono da quell'odore. Alla deriva..."

Alessandro Baricco

"La maturità è un fenomeno accrescitivo per natura, uno stadio al quale si arriva per tappe a singhiozzo e sbalzi irregolari."

Stephen King


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26 Luglio 2003

"Isn't anyone tryin to find me?
Won't somebody come take me home
It's a damn cold night
Trying to figure out this life
Wont you take me by the hand
take me somewhere new"

Avril Lavigne

h.23:30 In genere no. In genere non scrivo di notte. La notte e' la mente che infila pensieri come perle, per una collana infinita. No. Poche pagine sono nate di notte. Queste pagine nascono per caso, di sabato, domenica, nelle mattine, come nei pomeriggi, talvolta di sera o anche a tarda notte. Ma poche. Un tempo queste pagine nascevano come quadri di sentimenti intercciati ed intarsiati per colui che, per anni, e' riuscito con successo a spacciarsi per un sedicente principe di stelle. Ma un giorno, un piccolo grande uomo, mi ha presa per mano e mi ha portata in cima ad una montagna alta alta. E da lì ho rivisto un cielo limpido a cui la mia vista, per anni immolata ad una cecita' immeritata, non era piu' abituata. Ora queste pagine nascono per tanti motivi: per sopravvivere, per ritrovare la strada di casa, per fermarsi e guardare cosa, dopo tanta distruzione, e' ancora possibile salvare.

h.20:30 La casa è uno schifo. Il disordine e' indecente. Ma è in linea con i miei pensieri. Sono una donna stropicciata. Stropicciata nella mente, stropicciata nei vestiti, stropicciata nei capelli. Dal lunedi' al venerdi' sfoglio i giorni sul calendario. Nel weekend sfoglio le ore. Interminabili. Mi chiedo quando trovero' pace. Mi chiedo quando ci sara' una pace. E intanto rimane la voglia, il bisogno di urlare che l'ho amato piu' di me stessa. Che lo amo piu' di me stessa.

h.16:30 No. Niente fa fare: Mazzantini inaffrontabile. Troppi sentimenti, troppo "ombre in una storia familiare", troppo di tutto quello che non ho proprio intenzione di leggere. Meglio questo delirio da scrittura.Che dal dolore nasca la piu' acuta fanatasia?.Mi chiedo se questo scrivere a ritroso abbia un senso (perchè i pensieri delle 16:00 vengono prima di quelli delle 10:30?!)...Va beh... ma tanto qua niente ha un senso, un verso, un inizio e una fine. Sono solo Pensieri a Spirale.

h.12:00 E il dolore mi riporta qui. A un bilocale sala-cucina-camera-studio-bagno-tuttoin50mq, ad una gatta dormigliona, a una moka e un cartone di latte sulla scrivania, a libri sparsi e divorati, a un computer con gli arretrati di anni di posta da smaltire, a un codice html che mi guida alle radici di figlia della tecnologia e madre del niente... E il dolore porta qui. Catarsi e solitudine. Percorsi di purificazione dell'anima verso un perdono che chiedi in ginocchio ad un uomo. Un grande piccolo uomo. Un uomo che è stato il TUO uomo. Un uomo che è il TUO uomo per la vita. E passi anche da questo www. Da questo Wacth.Wondering.Why. "Watch": occhi curiosi che guardano qua dentro alla ricerca del niente. "Wondering": sempre stupendosi di creativita', ingegno, fantasia e ricchezza di pensieri "Why": perche'? Gia' perchè? Perche' proprio qui? Perche' proprio qui anime senza volto allesticono questa "esposizione della vita"? Perche'? Perche' trovi Massimiliano che ti racconta che "La vita non è un film"? Perche'? Perche' ogni giorno, incontri chi puntualmente ti guarda da qui, quando fino a ieri ti ha guardata negli occhi e stretta tra le braccia?
And I'm still watching and wondering why.
E poi odi questo condominio che pone una barriera alla tua voglia di piangere, urlare, spaccare tutto anche a finestre aperte. Lo odi perchè occhi e orecchie avvoltoie sono lì, di certo non interessate alla tua vita, ma architetturalmente costretti a intromettersi nei tuoi giorni, nelle tue gioie, nel tuo dolore. Odio questo condominio di merda!

"Poi naturalmente c'era la questione del sonno.
Quello l'avevo perso molto prima della nostra separazione. Un giorno se n'era andato, il mio sonno. Aveva improvvisamente deciso che il suo luogo di residenza non era più con me, a casa mia, aveva preferito andarsene con lei. Capitava che quando Anna tornasse a Savona dopo aver passato due o tre giorni insieme a me, il mio sonno prendesse lo stesso treno. Non c'era un motivo definito per cui non dormivo all'inizio. Lei mi piaceva troppo, forse quello fu il motivo della prima notte insonne: non riuscivo a smettere di pensarla.
Da allora il mio sonno non la lasciò più, e quando se ne andò per non tornare partì insieme a lei. Tuttora, per quanto ne so, il mio sonno e Anna sono conviventi."

Massimiliano

Il sonno. Quello perso. Quello ricercato, bramato, sospirato...Quello che gli amori ti rubano dal cuore, ti strappano dal corpo quando se ne vanno. Il sonno. Quasi che insieme alle tante cose buttate in quella valigia il giorno che scesi da quella casa di montagna, anche il sonno avesse trovato posto tra le scarpe e i vestiti di quell'armadio (mai mio) ormai svuotato. Il sonno. Nemico della mente di oggi, dolce compagno di notti tra lenzuola d'arance. Il sonno. Quello che a cui abbandonarsi con la sua mano sulla curva della mia schiena. Quello da affogare in un letto troppo grande, troppo vuoto....

h.10:30 Leggo,leggo, leggo.... divoro libri. E dopo essermi"ingollata"quasi tutta l'opera omina della Christie (che non si dica che oltre a leggere debbo anche mettermi a pensare!), J. Gaarder (con i suoi libri tutti uguali), una tomella di 400 pagine in inglese divorata in 1 settimana, Shopenhauer e il suo "Primato della volonta'" (quella che da me pare latitare) e R. Jamison con la sua inquieta mente, ... questa notte sono approdata alla Mazzantini."Non ti muovere": il libro di cui tutti hanno parlato, uno dei libri più recensiti dell'anno, uno di quei libri che le donne ti consigliano di leggere. Solita bufala da media oppure un libro che vale davvero la pena di leggere? Non so... non so neppure se il mio mood sia quello di avventurarmi in un libro che parla delle sfaccettature della vita. Non so. Non ora. Ve beh...l'edizione è economica, la spesa è poca, il libro è in formato compatto (di quelli belli come piacciono a me che li puoi leggere ovunque e infilare in borsa dove, alla fine, sara' stropicciato dalla lettura).
PS: Ho preso l'ultimo di Iain Pears (quello della "Quarta Verita'"). Lo mettero' sotto entro breve, ma pare che affronti una storia d'amore... e ancora non sono pronta.
PS del PS: Se ancora non lo hai preso...aspetta: è una promessa! (sempre che tu creda mai, e ancora alle mie promesse!!) ... Ahhhh lo sai... anche quello ora è in versione economica "I miti"!??!! L'ho sempre detto che tu sei sempre troppo avanti.
...Scordavo....: in borsa c'è sempre (ancora) Seneca. Ricordo di un anno fa?. Bisogno di pensieri che "fanno bene"?!...Chissa'. Se hai commenti...

25 Luglio 2003

"E pregherò che il sole asciughi questo pianto.
E pregherò che il tempo guarisca le ferite.
Poi costruirò una serra intorno al tuo sorriso.
Farò della tua vita un altro Paradiso..."

Riccardo Cocciante

E' una strada con insidie e salite. E' una strada dura da affrontare da soli. E' una strada dove accadrà ancora di cadere, inciampare, ... e poi ancora di pulire dalla terra le ferite... e ancora rimettersi in moto... E' una strada che... comunque... arrivera' alla fine. Grazie di quei piccoli messaggi che sembrano una mano tesa, uno sguardo lontano, ma presente.... E magari non sono affatto niente di tutto questo. ... E ci sono pomeriggi nei quali vorrei prendere la macchina, salire ancora lassu' dove il paesaggio è verde e fresco (ricordi le foto dalla finestra di cucina?) e ritrovare chi, potra' sembrare assurdo, mi manca davvero

"Niente ci sorprende più,
la mente si difende, il cuore si arrende, non lasciarmi almeno tu..."

Renato Zero


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24 Luglio 2003

I brutti sogni lasciano le occhiaie al mattino. Mi sono svegliata con gli organi vitali tutti accartocciati... Dio solo sa quanto avrei voluto telefonarti per sentirmi dire che era solo un sogno. E invece... non posso. Sta per piovere. Cieli in linea con il disagio della mia mente. Vorrei dirti che hanno cambiato il nostro direttore della ricerca... che non si sa se sara' un bene o un male... che tanto ho smesso di pensarci... che pero' riaffiora il cammino verso Roma. NO! Vorrei che non ci fosse una Roma. Vorrei che ci fosse solo una Bologna. Vorrei che quella Bologna fosse condivisa e scelta con te. Ma... lo so che non sara' cosi'... E ancora una volta prendo tempo. Quel tempo che mi serve per una decisione che non voglio prendere. Che non voglio piu' prendere da sola. E... tanto Serena e' lontana. ...Che poi avevo ragione io... Tra noi le distanze sono incolmabili... e che con lei mi sento sempre inadeguata e inopportuna.

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23 Luglio 2003

Ogni giorno di piu', la realta' diventa parte integrante della mente. E' come un peso che mi trovo costretta a portare e al quale non voglio pensare. Presenze e assenze si susseguono senza che la coscienza voglia affrontarle. Fa caldo. Le notte sono insonni. Libri e parole di altri mi accompagnano. Il lavoro è un affannoso diversivo. Porto al collo un sottile filo d'oro come un cordone ombelicale. Ho scritto una lettera a chi ha lasciato un segno. A chi non ho piu' rivisto. A chi forse non rivedro' mai piu'. Tante cose mancano. Volti da un passato lontano che sembra ieri, mi ricordano le ferite che ho inferto. Avrei voluto dire che "ero troppo giovane per capirlo"... avrei voluto dire, 15 anni dopo, che mi dispiace,... ma ho finto di non aver capito. Mi dispiace F. E ancora piccole cose ti fanno stare meglio.

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22 Luglio 2003

Potrai mai perdonare il dolore? Potrai mai perdonare le insicurezze, le paure? Te lo giuro: un giorno troverai un cigno. Te lo giuro: un giorno sarò una principessa. Sul sentiero delle cose smarrite non posso perdere il Sole. Ti ritroverò. Mi troverai. E' una promessa dal cuore. ... E sarai fiero di me. Quella buonanotte è un diamante che brilla con gioia nella mia giornata. E' bello scoprire come un gesto così piccolo, possa dare una grande felicità. Grazie. Per tutto quello che non merito.E' delicata la felicità.

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21 Luglio 2003

"Still I'm looking to find my salvation beyond any door
Loneliness is consuming me.
It goes on and on
I'm nothing
I've nothing left to give
There is nothing left to keep me here
Love killed the sun
Love killed the rain
Love killed the pain
Love ruined everything
If I would choose I would not live this life again"

Kè ...I Am

"Save us from myself"

Pensieri di una mente inquieta. Specchi infranti che lasciano schegge di dolore e distruzione nel cuore. Non sono cattiva. Non sono cattiva

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("Have You Heard" P.Metheny)