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Etichette nutrizionali


La nuova disciplina sull'etichettatura nutrizionale prevista dal decreto legislativo 16/2/93, n. 77, è entrata in vigore dal 1 luglio 1993. Secondo le norme, l'etichettatura nutrizionale è facoltativa , ma diventa obbligatoria quando sulla confezione o nella pubblicità del prodotto sia riportata una informazione nutrizionale (es. "senza zucchero", "senza sale", "senza grassi saturi", ecc.). Questo vale anche per i laboratori artigianali che vendono al pubblico ed esercizi alimentari come pasticcerie, gelaterie, rosticcerie, bar, ecc. quando pubblicizzano con una "informazione nutrizionale" i prodotti venduti sfusi.
La tabella nutrizionale riporta i valori energetici relativi alle proteine, carboidrati, grassi, fibre alimentari, sodio, vitamine e sali minerali.
Le informazioni nutrizionali sono dei messaggi pubblicitari o descrizioni di un prodotto riguardanti:

  • il valore energetico fornito a tasso ridotto o maggiorato ovvero non fornisce;
  • i nutrienti che contiene o contiene in proporzione ridotta o maggiorato ovvero non contiene.

Nella Direttiva 90/496CEE del Consiglio del 24 settembre 19990 relativa all'etichettatura nutrizionale dei prodotti alimentari, è precisato cosa si intende per:

  • proteine, il contenuto proteico calcolato con la seguente formula : proteine =azoto totale (Kjeldahl) X 6.25;
  • carboidrati, qualsiasi carboidrato metabolizzato dall'uomo compresi i polialcoli;
  • zuccheri, tutti i mono e i disaccaridi presenti in un alimento compresi i polialcoli;
  • grassi, i lipidi totali, compresi i fosfolipidi;
  • acidi grassi saturi, gli acidi grassi che non presentano doppi legami;
  • acidi grassi monoinsaturi, gli acidi grassi con un doppio legame cis;
  • acidi grassi polinsaturi, gli acidi grassi con doppi legami cis, interrotti da gruppi metilenici;
  • fibra alimentare, una sostanza commestibile di origine vegetale che di norma non è idrolizzata dagli enzimi secreti dall'apparato digerente dell'uomo;
  • valore medio, il valore medio che rappresenta meglio la quantità di un nutriente contenuto in un dato alimento tenendo conto delle tolleranze dovute alle variazioni stagionali, alle abitudini di consumo e agli altri fattori che possono farne variare il valore effettivo, ivi comprese le variazioni che subisce il prodotto nel corso della sua vita commerciale.

Poichè l'etichetta normale non riporta la quantità degli ingredienti contenuti in un prodotto, è utile conoscerne il contenuto energetico, soprattutto in caso di diete o in situazioni particolari.