La legge Pica
Il deputato Pica, insieme ad altri colleghi, si fece promotore di un disegno di legge che in soli cinque articoli riassumeva e sintetizzava la più articolata proposta della commissione d'inchiesta. I suoi punti salienti consistevano nel fatto di delegare ai tribunali militari i processi per brigantaggio, assoggettando a questi anche la giurisdizione sui cosiddetti "complici"; inseriva poi tra gli strumenti di repressione la deportazione e il domicilio coatto, estesi a una gamma ampia di comportamenti illegali che andavano dal vagabondaggio all'appartenenza alla camorra.
1°Fino al 31 dicembre nelle provincie infestate dal brigantaggio, e che
tali saranno dichiarate con decreto reale: i componenti comitiva, o banda
armata composta almeno di tre persone, la quale vada scorrendo le
pubbliche strade o le campagne per commettere crimini o delitti, ed i
loro complici saranno giudicati dai tribunali militari; Giacchi - Pica - Devincenzi - De Donno - Boggio - D'Errico - Oliva -Berardi - Grossi - Camerini - Gravina - Arezzo -De Cesare - De Filippo -Fabrizj Giovanni - Ricasoli Vincenzo - Brioschi -Ricci Matteo - Nisco -Bonghi - Mattei Giacomo - Cortese - Scrugli -Sandonnini - Caso - Jadopi - Della Valle - Al-fieri Carlo - Morelli Giovanni - D'Ancona - Passerini - Orsini - Cardente- Zanolini - Amicarelli -Castagnola - Acquaviva- Barracco - Mezzacapo- Spinelli - Massari - Sella - Golia. Atti parlamentari, Camera dei deputati, Discussioni, op. cit., p. 856. |