Il "Kekatsufahi Phesko" per chi non lo avesse ancora capito è una megastruttura che permette al pescasportivo (ricco) giapponese di praticare la Pesca a Mosca e quella a Spinning in ambiente "Indoor" 365 giorni all' anno e 24 ore al giorno (come dire anche di notte...).
Non si tratta della semplice opera di copertura di un qualche fiumiciattolo già esistente, ma bensì della immane ricostruzione all' interno di svariate gigantesche tensiostrutture di forma conico-pagoidale dei più celebrati siti pescherecci d' acqua dolce!
Il K.P. sorge su di una collina artificiale lunga circa 2,5 Km e i vari padiglioni comunicanti tra loro ricoprono un corso d' acqua artificiale (il corso, non l' acqua) che serpeggia per circa 3 Km per poi finire all' esterno e percorrendo un breve tratto termina in un laghetto da dove l' indispensabile liquido viene pompato nuovamente ai padiglioni superiori che sono la "sorgente" del "Kekatsufahi River" il "fiume" fasullo in cui i nostri pescatori si dilettano in ambientazioni altrettanto fasulle a pescare pesci veri (almeno quelli...)
Come chiaramente leggibile nelle indicazioni al lato (se siete giapponesi) il "Kekatsufahi Phesko" è composto da vari padiglioni riproducenti ognuno ambientazioni pescherecce tra le più rinomate...
I due più in basso alimentati dalle condutture provenienti dal laghetto (dove si pesca a mò di cava..) ospitano due tratti distinti di aspetto alpino/europeo; quello a sinistra riproduce uno scorcio di Svizzera con tanto di mucche, mentre quello a destra pare ispirato all' Austria (lo si capisce dalla scassante filodiffusone di valzerini...) A seguire nelle altre "pagode" troviamo il Montana anni '20 (settore riservato agli utilizzatori di attrezzature d' epoca...). La Patagonia (tango in sottofondo e convincenti riferimenti all' allevamento di laggiù...) La Nuova Zelanda (attenzione a non sedersi su qualche geyser). La Scandinavia in versione dal look norvegese, l' Alaska (forse la più verosimile) e la Scozia e l' Irlanda in cui i nipponici hanno addiritura strafatto con una suggestiva, ma fastidiosa pioggerellina artificiale... Insomma ce n' è per tutti i gusti (ma per poche tasche) e si può passare disinvoltamente dai salmerini alpini ai salmoni...
Sarà opportuno informare i lettori che il KF non offre solo divertimento ai pescatori, ma ampie opportunità anche ad eventuali accompagnatori o semplicemente a coloro che vogliono passare qualche ora "diversa"...
Sono infatti presenti locali notturni, cinema multisala, boutiques, locali tipici e ristoranti in sintonia con i luoghi di pesca (per esempio nel "Vieja Hacienda" potete gustarvi un sontuoso asado argentino spendendo un centone...di Euro) In sintonia con le radici dell' azienda nipponica è pure disponibile un servizio di "dilettatrici sessuali" ad uso e consumo di pescatori e non.
Veniamo alla parte che più interessa i pescatori: Il "Kekatsufahi Phesko" riproduce dicevamo alcuni dei più succulenti itinerari aleutici mondiali, essendo però un ambiente del tutto artificiale si riscontrano dei Pro e pure qualche Contro.
Apprezzabile la mancanza di zanzare e altri fastidiosi insetti, peraltro la musichetta di sottofondo per quanto adatta all' ambiente circostante (per es. Country nel "Montana") è un' autentica rottura di palle. L' encomiabile sforzo di riprodurre al meglio i siti proposti non è sempre felicissima: la pioggerella irlandese, il vento (artificiale) in "Patagonia", le cacche (alcune finte) sparpagliate quà è là sempre in "Patagonia" e "Montana" dove si pesca in compagnia di alcune ben pasciute vacche (autentiche), ci sembrano un eccesso di zelo.
E l' eccesso di zelo ha causato pure un grave incidente durante i collaudi dell' impianto:
Nel settore "Alaska" è stato introdotto pure un orso autentico, la bestiola si è adattata rapidamente alle circostanze e si è mangiata tutti i salmoni presenti, purtroppo nel tentativo di dissuadere il "Grizzly" dal cibarsi dei pesci uno dei pescatori/collaudatori il sig. Smonhato Khesfigatsu è stato a sua volta divorato dall' orso (vedere la drammatica foto a fondo pagina). Il problema è stato comunque risolto sostituendo l' orso vero con un verosimile pupazzo meccanico, mentre la vedova Khesfigatsu al pupazzo meccanico riproducente lo sfortunato consorte ha preferito i soldi dell' assicurazione.
Da rilevare che tutti i settori "godono" di una climatizzazione riproducente la temperatura originaria, quindi in "Norvegia" fà un freddo cane.
Nessun particolare è stato trascurato per dare "autenticità" ai luoghi riprodotti...come questa riproduzione di cacca bovina (attenzione a non confondersi, visto la presenza di vacche autentiche) | La sconvolgente ultima immagine di un vero martire della pesca: Smonhato Khesfigatsu (Con un nome così non poteva finire altrimenti...) Per la cronaca hanno seppellito il cappellino. |