Quelli che come lo scrivente hanno scarsi capelli di colore grigiastro si ricordano bene della parola "americanata" sinonimo di qualche cavolata generalmente vistosa di provenienza USA; essendosi la Stivalia nell' ultimo ventennio adeguata alla corrente di "pensiero" secondo la quale le cazzate (se vistose e costose) fanno "trend" il termine è caduto in disuso, mentre le ex-stronzate hanno i loro spazi istituzionali su riviste patinate, canali TV e persino nel nostro vivere quotidiano (vedi Alloween...). Non vorrei passare per anti-americano, ma solo considerare che nel (molto) buono e nel (molto) pattume a stelle e striscie noialtri andiamo regolarmente a "pescare" nel secondo, ma perchè invece degli Hamburger iper-colesterolici non ci siamo portati qua la torta di mele della Zia Molly? Mah. Comunque PiPPam vi presenta non la "solita" americanata, ma una novità pressochè assoluta: una "Super-Nipponata" (praticamente la stessa roba, ma made in Japan e con un decisivo tocco di genio creativo italiano...)

Il Giappone è come ben noto un paese ricco, con aziende ricchissime e una popolazione che lavora moltissimo per guadagnare molto e spendere tutto per vivere appena decentemente. Ma oltre ai giapponesi "normali" che con tre stipendi si comprano l' auto e che poi in dodici anni di lavoro riescono forse pure a comprarsi un garage dove metterla (tanto vanno al lavoro in metropolitana spinti dentro i vagoni da ex-lottatori di Sumo...) ; esiste anche una percentuale di nipponici ricchi (anche considerando il locale caro-vita) che oltre a possedere otto Tv, sei videoregistratori e 3 DVD (come tutti laggiù) possono pure dedicarsi ad attività ricreative diverse dal guardare in TV i Kakemon e altre Manganate...
Il grande gruppo "Kekatsufahi Corp." è da anni il leader nel settore dello svago per nipponici agiati: Il suo successo è legato ad un' abile e continua innovazione. Citiamo tanto per dare un esempio le loro famose Geishe vestite come Sailor-Moon, tornei di lotta femminili con casalinghe sovrappeso e i Casi-Nò, via giapponese al gioco d' azzardo in cui sono genialmente mischiati elementi coreografici e teatrali e diversivi di tipo sessuale (lo slogan "anche se vincenti resterete ugualmente senza mutande" è quantomai esplicativo...) La "Kekatsufahi C." si è ultimamente lanciata anche nel settore sportivo attraverso la realizzazione di grandi opere che offrono la possibilità ai manager del Sol Levante di praticare le loro attività preferite spostandosi di pochi Km spendendo molti soldi (tanto li hanno...) e risparmiando molto tempo (di cui scarseggiano...) Il successo del "Kekatsufahi Skiho" (sci alpino e nordico al coperto) e del "Kekatsufahi Johkoagolf" (solo 9 buche, ma "indoor" bisogna sapersi accontentare) sono stati il preludio ad una ancor più faraonica realizzazione: il "Kekatsufahi Phesko" di cui S.PiPPam vi svela in anteprima europea i segreti!

L' idea del "Kekatsufahi Phesko" è parto del management della Corporation nipponica, ma rispetto alle due precedenti realizzazioni stavolta si è pensato di alloggiare l' impianto in una struttura architettonicamente armonica e comunque non avente l' aspetto di un anonimo megacapannone industriale. E' stato quindi contattato uno dei massimi architetti mondiali: l' italiano Enzo Organo già creatore di insigni opere quali stabilimenti petrolchimici somiglianti a centri commerciali , navi simili a ferri da stiro, ferri da stiro imitanti nella forma forchette e rigatoni che sembrano forchette. Un grande architetto e genio italiano da cui è meglio non essere invitati a cena. Il progetto di Organo ha pienamente soddisfatto Jamamahzo Kikatsuhe il presidente della Corporation di Tokio che ha affermato : "L' architetto ha espresso nel suo grande progetto tutta la genialità e la genitalità italiana e l' ardito design ricorda mirabilmente le fondamenta stesse della filosofia della nostra Azienda..." Non ci dilunghiamo in particolari tecnici, ma ci limitiamo a comunicarvi che l' impianto ha una volumetria pari a 17 volte lo stadio di S.Siro e che tutto in esso è di dimensioni faraoniche a cominciare dall' onorario del Arc. Organo e dei componenti del suo staff (uso la delicatezza di non definirli "membri" della sua equipe).

	Anche se sembra una comune raffineria petrolifera questo è il " Baubauchan" un gigantesco centro commerciale ideato dall' Arc. Organo nello stesso periodo in cui ha progettato anche lo stabilimento "Pattumont" (che in effetti sembra un supermercato...)
Un' altra brillate realizzazione dell' Arc. Organo. La somiglianza con un ferro (a vapore) non tragga in inganno: Si tratta della Mariastira Che Kosta una lussuosa nave da crociera...(a vapore anche lei)

A questo punto non vi resta che andare alla pagina seguente per ammirare in tutto il suo splendore il "Kekatsufahi Phesko" che senza tema di smentite possiamo definire il felice incrocio tra la genialità italiana e l' organizzazione nipponica....continua