Lezione 4
*La dilatazione del tempo e la contrazione delle lunghezze*
Versione 2.0, Gennaio 2004
Consideriamo un sistema di riferimento O' in moto con velocità v rispetto ad un sistema O. Ammettiamo che nello spazio-tempo accadano due eventi che in O' hanno coordinate [t'1, x'0, y'0, z'0] e [t'2, x'0, y'0, z'0] (ovvero nella stessa posizione ma separati da un intervallo di tempo Dt'=t'2-t'1 ).
Vogliamo trovere le coordinate di questi eventi nel sistema di riferimento O. Applichiamo quindi la trasformazione di Lorentz
Non si perde di generalità ammettendo che la componente spaziale di v sia diretta come l'asse delle x; quindi la trasformazione si scrive
(1) |
Quale sarà la trasformazione che permette di passare dal sistema di riferimento O' al sistema O?
Il sistema di riferimento O si muove rispetto ad O' con velocità -v, quindi non è sorprendente il fatto che la matrice di trasformazione si ottenga sostituendo v con -v . In una delle prossime lezioni dimostreremo questa affermazione in termini matematici, per ora basti sapere che il nostro "istinto fisico" non ha fallito ;-)
Risulta quindi
(2) |
Da cui si ricava immediatamente
e quindi
Sapendo che
x'2=x'1=x'0
ovviamente la precedente relazione si riduce a:
dato che Dt>Dt' l'osservatore O registra un intervallo di tempo tra i due eventi maggiore di quello registrato dall'osservatore O'. Questo fenomeno è conosciuto come DILATAZIONE DEL TEMPO.
Consideriamo un oggetto nello spazio situato sull'asse delle ascisse e in movimento con velocità v. In un generico istante w0 nello spazio-tempo le sue estremità hanno coordinate A=[w0,x1,y0,z0] e B=[w0,x2,y0,z0]. La lunghezza dell'oggetto nel sistema di riferimento O è quindi data da Dx = x2-x1
Nel sistema di riferimento O', solidale all'oggetto, la lunghezza viene misurata rilevando contemporaneamente la posizione delle due estremità. Ma la linea di contemporaneità è parallela all'asse x', quindi la distanza viene misurata rilevando la posizione dei punti generici A' e B' nel sistema di riferimento O
Essendo la lunghezza dell'oggetto invariante rispetto all'istante in cui si considera (come è evidente dal grafico) non si perde di generalità misurandola quando l'estremità A si trova nell'origine O (in entrambi i sistemi di riferimento)
La lunghezza misurata dall' osservatore O è: Dl=L-O
All'istante t' = 0 l'estremità B, secondo il sistema O' si trova nel punto L'. Le coordinate di L' secondo il sistema di riferimento O si ottengono dal sistema
x= Dl + vt
x = t/v
(quest'ultima è l'equazione asse x' in O)
Risolvendo il sistema otteniamo che la posizione del punto L'(O) è
Per passare al sistema di coordinate O' si applica la (1) al vettore [t,x] appena definito, ricavando
w'=0 (come è ovvio per costruzione)
e
Dato che l'estremità A nel sistema di riferimento O' ha coordinate (0,0) la lunghezza dell'oggetto in O' è proprio
e quindi
ovvero
quando un oggetto si muove con velocità v rispetto ad un osservatore la sua lunghezza risulta contratta di un fattore (contrazione delle lunghezze)
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