Le tre navate con copertura a travi e travetti
Nonostante l'estrema modestia dei mezzi la chiesa si di articola egualmente nelle canoniche tre navate dell'impianto basilicale, avendo inoltre un curioso portico sul lato settentrionale, poi chhiuso, di cui restano le due arcate tamponate.
La chiesa fu oggetto di culto soprattutto da parte dei marinai locali, e per questo, in quanto testimonianza di una storia minore, nei recenti lavori di restauro prevalse la tendenza a lasciare gli intonaci di calce sovrapposti alle pietre medioevali, inclusa anche parte delle decorazioni dal carattere estremamente ingenuo o naif che decorava a modo quasi di tinteggiatura a piccoli stampini - la decorazione anteriore all'uso diffuso delle tappezzerie e diffuse nelle case di basso ceto.
Questo per rispettare quel vissuto di tradizione popolare che dà all'ambiente un'impronta del tutto particolare, residuo soprattutto dalla frequentazione di chi viveva affrontando i mille pericoli del mare e veniva qui a lasciare i suoi ex-voto.
Da qui il carattere particolare che conservò pressochè intatto questo edificio, immune da ulteriori trasformazioni. Numerosi sono i santuari dedicati a questo fine in Liguria, ma in genere successivi al Medioevo. Tra quelli postmedioevali dedicati alla devozione marinaresca dei numerosissimi ex voto di scampato pericolo sono Le Grazie sopra Chiavari (XVI secolo), ed in Genova San Francesco da Paola.
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