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La facciata romanica è integra nella parte inferiore almeno sino all'altezza di m 3,50 circa; da qui essa è però intaccata da due crepe di fessurazione, dovute ad un "momento flettente" (cioè: per un cedimento di terreno o altro la parte a sud tende a ruotare verso valle). Una prima crepa, saldata, parte dall'arco delportale ed arriva alla monofora, e una seconda, aperta ma probabilmente stabilizzata, tende a staccare la torre campanaria. Quest'ultima è forse relativa al movimento che fece crollare l'originario campanile; di questa torre si possono individuare almeno due ricostruzioni: la prima che parte dall'altezza di m 3.50 ed è riconoscibile dal leggero mutamento di forma dei conci di pietra, e l'ultima, quella della quattrocentesca torre in mattoni. Il paramento in laterizio doveva essere originariamente lasciato a vista, come indica il giunto stilato, secondo il gusto cromatico tardomedioevale propenso al rosso del cotto. La facciata originaria, integra nella parte superiore nella zona centrale - la falda di quella laterale mostrando invece tracce del rimaneggiamento barocco con finestroni e cornice barocca - era collegata al campanile, come indicano i conci che si incastrano nella torre in mattoni. Era una facciata senza lesene, movimentata dal solo fregio di archetti che corre sotto la linea di falda; l'unico portale centrale ha l'arco a tutto sesto del primo romanico genovese. |
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Giorgio Croce mailto:giorgio.croce@libero.it http://digilander.libero.it/giorgiocroce/ |