|
|
IO, OSTAGGIO DEL VIRUS CHE MI AMA |
|
|
Lettera d'amore:
il VBScript che ha fatto parlare di se
|
Io, ostaggio del virus che mi ama
di Stefano Benni
<-
->
|
|
|
di Stefano Benni, da LA REPUBBLICA (maggio 2000).
...CONTINUA...
Perciò cara ti prego:
Quando riceverai questa lettera scritta col sangue (le biro
sono tutte nella ventiquattrore e l'inchiostro della
stampante non ho potuto usarlo perché anche la stampante era
contagiata e vomitava foto di Boselli), quando, ripeto,
riceverai questa lettera che ho legato al collare di Storace,
corri subito a casa mia con la ruspa, sfonda il cancello
blindato, abbatti il portone e sta attenta alla valanga
d'acqua che uscirà, io sono in cima all'armadio da due
giorni che mi cibo soltanto di pane congelato e pollo crudo,
perché anche il microonde parte solo con un codice, l'ho
inserito quando ero a dieta. Porta anche le medicine, un
piede di porco, e soldi.
Ti prego però, di urlare la parola di riconoscimento,
perché da alcune notti sciacalli e saccheggiatori circondano
la casa cercando di entrare. La parola di riconoscimento è
il titolo della nostra canzone, che non ti scrivo, nel caso
Storace cadesse nelle mani di malintenzionati, ma è la
canzone che ho messo come salvaschermo nel tuo computer. Se
anche tu sei sotto attacco virale, allora siamo perduti.
E' triste, in tempi di new economy, fare una morte così
preistorica. E' triste pensare che forse i missili del
Pentagono sono in comproprietà tra Bill Clinton e la terza B
di un liceo di Manila. Ma il progresso vuole le sue vittime.
Ti lascio, ho finito il sangue.
Per finire, tre post-scriptum:
1) nel caso ti interessasse, dopo l'impazzimento della mia
carta di credito, l'intero mio conto in banca è ora
proprietà di un venditore di meloni indonesiano. Mi amerai
anche adesso che sono povero. O no?
2) Probabilmente Storace, quando ti vedrà, continuerà a
leccarti per ore. Infatti "Nasdaq" è la parola che
lo rende espansivo, ma non ricordo la parola che lo fa
smettere.
3) Naturalmente, I love you.
|
|