[DS Flero]
Sezione Ottorino Bersini


Relazione sulla situazione politica locale presentata dal segretario facente funzione Fabio Ghisi al Congresso del 19-10-2001


Il direttivo dell'Unità di Base di Flero mi ha delegato a dare lettura della seguente relazione per tracciare un bilancio delle attività svolte e delle scelte fatte dall'Unità negli ultimi due anni e per contribuire ad una riflessione pacata e serena sulle nostre prospettive locali.

L'opposizione con e nell'Ulivo

Il periodo intercorso dall'ultimo congresso avvenuto nel 1999 ci ha visti impegnati fino al 13 maggio scorso con l'Ulivo per Flero che vogliamo nell'opposizione all'Amministrazione leghista.
Durante questi 2 anni di opposizione il ruolo della Sinistra e delle persone che da questa tradizione provengono è stato fondamentale nell'Ulivo per garantire incisività all'azione di opposizione. Abbiamo saputo intraprendere iniziative in nome della legalità, della trasparenza e dell'equità, principi che abbiamo fatto prevalere prima nella discussione interna ai DS e poi sostenuto nell'Ulivo, di fronte a chi riteneva che questi valori dovessero essere sacrificati al consenso elettorale. Rifiutiamo questa logica che a Flero è stata già applicata da amministrazioni passate con il risultato di rimandare i problemi ad un futuro ormai divenuto presente. Un presente in cui i cittadini si trovano a dover pagare decisioni prese tempo fa con la stessa superficialità e approssimazione di chi troppo spesso in questi anni ci ha etichettati come cultori di inutili filosofie o liquidati come seccatori. Dall'assistenza all'ecologia, abbiamo difeso la necessità di gestire la cosa pubblica attraverso regole certe e procedure trasparenti, quando da più parti si levavano voci in difesa di altri meccanismi di contrattazione e di decisione e in non poche occasioni venivamo lasciati soli nel presentare esposti alla magistratura. Abbiamo sostenuto l'esigenza di definire norme per salvaguardare il territorio, soprattutto gli insediamenti agricoli e i corsi d'acqua, mentre gli esponenti dei partiti che sostengono l'attuale amministrazione si trovavano trasversalmente d'accordo nell'opporsi a queste regole. Abbiamo cercato di dare dignità ai temi della cultura e dell'istruzione, troppo spesso snobbati, quasi fossero argomenti di cui si parla solo se avanza tempo. Abbiamo lottato per tutto questo perché riteniamo che essere democratici ed essere al tempo stesso di sinistra significhi riconoscere che l'efficienza non può esistere senza equità e che qualsiasi deroga a questo principio, anche in un piccolo paese come il nostro, si traduca prima o poi in un'affermazione delle esigenze dei più forti a discapito di quelle dei più deboli.

Le elezioni del 13 maggio

Con le elezioni del 13 maggio si è conclusa l'esperienza dell'Ulivo per Flero che vogliamo. La scelta del Partito Popolare Italiano di schierarsi con le forze politiche locali del centrodestra a sostegno della lista "Civica per Flero" ed il rifiuto dei DS, a lungo corteggiati, di aderire ad una coalizione innaturale hanno interrotto un percorso politico iniziato nel 1995. A tale proposito vogliamo chiarire, semmai ce ne fosse bisogno, i seguenti aspetti:
L'Unità di base ha scelto di aderire alla lista "Centro-Sinistra per Flero" in un'assemblea degli iscritti. La lista "Civica per Flero" nulla ha avuto a che fare con un movimento civico che si configurasse come un allargamento sia al centro che a sinistra della coalizione ulivista, come da noi proposto alcuni mesi prima del voto. Questo progetto a Flero si è rivelato impraticabile. I Democratici di Sinistra hanno scelto di difendere l'identità del partito e della coalizione, rifiutando di essere fagocitati in uno schieramento essenzialmente di centrodestra attualmente rappresentato dall'attuale Sindaco, già candidato dai partiti del Polo contro l'Ulivo nel 1997, e dall'attuale Vicesindaco, segretario della locale sezione di Forza Italia.
Pertanto riteniamo che la linea intrapresa dall'Unità di base e dai membri del direttivo rimasti in carica sia stata corretta sia sotto il profilo formale che sotto il profilo politico. Siamo qui stasera a ribadire la giustezza delle nostre scelte.
Abbiamo dialogato anche con Alternativa per Flero, un gruppo che politicamente si è riconosciuto in quelle forze, come Rifondazione Comunista o la Lista Di Pietro, che si oppongono al CentroDestra. Non è stato possibile raggiungere un punto di incontro, soprattutto per le diverse prospettive politiche dei due gruppi. Siamo convinti che dietro ogni veto non si celino antipatie o personalismi, ma valutazioni e scelte politiche. La nostra decisione di candidare il coordinatore dell'Ulivo flerese a Sindaco ha voluto significare che la prospettiva dei DS a Flero resta l'Ulivo, inteso come comune progetto tra persone e soggetti politici diversi e fondato sulla più ampia partecipazione dei suoi sostenitori.

L'opposizione alla nuova amministrazione

Dopo il 13 maggio è iniziata a Flero una nuova fase. La coalizione PPI-CCD-Forza Italia ha vinto le elezioni. Il gruppo del CentroSinistra per Flero ha raccolto il 17% dei consensi, esattamente 906 voti. Poco, dirà qualcuno rispetto al successo ottenuto dalla Civica dell'attuale Sindaco. Molto, se pensiamo che i DS a Flero nelle elezioni politiche hanno raccolto circa 500 voti. Moltissimo, se si tiene conto della ferocia (è il termine più adatto) con la quale i sostenitori della Civica per Flero, la Chiesa in prima fila, hanno condotto la campagna elettorale, creando un clima da anni '50. Il fine non può giustificare certi mezzi. E questo dovrebbe valere soprattutto per chi si dichiara cristiano.
Abbiamo eletto in Consiglio Comunale Nadia Pedersoli che cogliamo l'occasione per ringraziare del lavoro svolto prima nell'Ulivo e ora per il CentroSinistra. Nella nostra attività di opposizione non faremo sconti a questa maggioranza, vigilando in Consiglio e nelle commissioni dove il CentroSinistra ha saputo indicare molti giovani.
Ci confronteremo con i gruppi politici fleresi appartenenti all'Ulivo o che si collocano vicino ad esso, nella consapevolezza che le diversità esistono e sono spesso molto profonde, ma che è giusto provare a cercare un modo per stare insieme. Sappiamo che sarà particolarmente difficile incontrarsi con il Partito Popolare fin tanto che farà parte di questa maggioranza costruita su un unico imperativo: sconfiggere la Lega Nord.
Ai popolari voglio solo leggere un passaggio di una lettera che un prete negli anni '50 scriveva a un suo parente emigrato in America: "M'hai detto anche che studi la DC. Spero che non la prenderai troppo sul serio. E specialmente che tu non cada nella tentazione di considerarla un'emanazione del cristianesimo! Dio te ne guardi. La saggezza umana di rimandar la giustizia a più tardi colla scusa che oggi è imprudenza è ben più profondamente atea che lo sbuzzar preti e profanar chiese." (Don Lorenzo Milani)