[DS Flero]
Sezione Ottorino Bersini


Ottorino Bersini Ricordando il sacrificio del partigiano nostro concittadino Ottorino Bersini, riaffermiamo i valori fondanti della Repubblica Italiana, nata dalla lotta partigiana al Nazismo e al Fascismo; valori che purtroppo oggi sembrano essere calpestati dal revisionismo storico di una destra xenofoba ed illiberale, che ambisce a governare il nostro Paese.

LA STORIA NON SI INVENTA E NON SI CANCELLA!!!

Per questo oggi insieme a tutte le forze democratiche ricordiamo la RESISTENZA e riaffermiamo i valori dell'ANTIFASCISMO.

Flero 25 Aprile 2001


Daniele Gabusi Dopo la visita del Presidente Ciampi a Cefalonia, si è tornati a parlare di episodi di resistenza ai Tedeschi, da parte delle forze armate italiane, nei giorni successivi all'otto settembre 1943,ed in particolare da chi era dislocato oltre i confini italiani. Nel grande disorientamento causato dalla fuga del Re e di Badoglio dopo l'otto settembre, che lascia le forze armate italiane senza ordini sul da farsi, il comando supremo germanico poteva emanare il 10 settembre un comunicato che diceva: "le forza armate italiane non esistono più..." se poteva essere vero per il territorio continentale, dove in effetti, dopo tale data, sparisce ogni resistenza organizzata dell'esercito, affermava una cosa falsa se riferita all'esercito al di là dei mari. In patria c'era il caos generale, seguito all'otto settembre, v'era la tentazione del ritorno a casa, il richiamo prepotente degli affetti familiari. Oltre confine bisognava fare e decidere per proprio conto, e se forte anche qui era il richiamo della patria lontana, assai più forte poteva riuscire il desiderio di risolvere "subito" la propria situazione impugnando le armi, schierandosi dalla "parte di chi aveva ragione" riscattando di colpo tante umiliazioni e vergogne.
Cefalonia è l'episodio che più viene richiamato come esempio, anche perché si conclude con il massacro di migliaia di soldati ed ufficiali italiani. In totale a Cefalonia morirono 8400 Italiani, lasciati insepolti, perché come si esprime la iena nazista, maggiore Hirschfeld "gli Italiani non meritano sepoltura".
Un episodio diverso ma altrettanto tragico nelle isole del Dodecaneso è quello di Lero. Lero rappresenta la più lunga resistenza condotta dal nostro esercito ancora inquadrato negli schemi regolari, e si protrasse nel tempo oltre i limiti della fase storica seguita all'otto settembre. Il presidio di Lero (marinai e fanti della Regina) agli ordini dell'ammiraglio Mascherpa e del comandante Re resistette nell'isola più di 50 giorni all'assedio nazista subì più di 187 bombardamenti aerei. Respinse il primo sbarco il 12 novembre per cadere solo il 16 novembre quando erano venute meno le munizioni. Gravi le perdite subite dal nemico, 200 aerei abbattuti dalla contraerea, almeno 3000 i caduti Tedeschi. Solo 1500 i superstiti su 12000 Italiani impegnati nella impari lotta catturati dai tedeschi ed internati nei campi di prigionia. Tra i 1500 superstiti c'era anche un marinaio flerese, Daniele Gabusi, mio zio.

Adriano Gabusi

Le notizie principali sono tratte da "Storia della Resistenza italiana" di Roberto Battaglia, Einaudi 1964

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Contro ogni revisionismo!