PARTITA IVA REGIME AGEVOLATO

































VIRGILIO Aziende | Fisco e tasse | Partita Iva agevolata: Irpef al 10% per 3 anni
Partita Iva agevolata: Irpef al 10% per 3 anni .
Con la fine dell'era dei Cococo per il popolo dei precari una delle possibili alternative è l'apertura della partita Iva.
Infatti le persone fisiche che intraprendono un'attività artistica o professionale ovvero d'impresa , possono avvalersi, per il periodo d'imposta in cui l'attività è iniziata e per i due successivi, di un regime fiscale agevolato che prevede il pagamento di un'imposta sostitutiva dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, pari al 10% del reddito di lavoro autonomo o d'impresa.
Ecco come funziona, chi può avvalersene e come si fa ad aprire la nuova partita Iva con Irpef al 10%.
In quali casi e come si può richiedere il regime agevolato, quali sono i vantaggi, e quando decade.
Ma quanto si può effettivamente risparmiare con questa agevolazione? Virgilio Aziende .
Legge 388 del 23 dicembre 2000 che ha introdotto il regime agevolato con l'art.13.
La guida completa all'apertura della partita Iva e alla scelta del regime fiscale più adatto.
I modelli per aprire la partita Iva si possono prelevare online.

VIRGILIO Aziende | Fisco e tasse | Il regime agevolato per le nuove attività
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Il regime agevolato per le nuove attività .
Per i precari che non possono più fare le note di collaborazione coordinata e continuativa, un'alternativa può essere trovata grazie alla Finanziaria del 2001, che all'art.13 prevedeva un regime fiscale agevolato per le nuove attività.
La partita Iva leggera interessa sia le attività di lavoro autonomo, che le imprese familiari e prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e relative addizionali regionali e comunali, pari al 10% , per il primo periodo d’imposta e i due successivi , per una durata massima di tre anni.
Attenzione che si considera l'anno solare, quindi se ancora non è stata aperta la partita Iva a novembre conviene, se possibile, aspettare il mese di gennaio.
E' importante sottolineare che tale regime è sostitutiva solo dell’Irpef , non riguarda dunque le altre imposte previste che andranno regolarmente versate.
2005 2006 2007 compensi annui 30.987 30.987 46.480 Irpef con regime agevolato 3.098 3.098 4.648 Irpef con aliquote attuali 12.476 12.476 27.379 risparmio 9.377 9.377 22.731 Facendo una simulazione azzardata del massimo risparmio che un lavoratore autonomo può ottenere con tale agevolazione possiamo dire che chi riesce ad accumulare compensi di circa 2.580 € mensili e arriva al tetto massimo per i primi due anni, dopodiché sfora il tetto di meno del 50%, avrà risparmiato in tre anni circa 40.000 €.

atipici e atipiche in rete
Ipotesi III : viene richiesto al lavoratore di aprire la partita iva ed egli ha la possibilità di fruire del cosiddetto regime agevolato .
La rivalsa non è obbligatoria, è quasi sempre compresa nel compenso lordo stabilito con il collaboratore..
- Imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali 10% su € 13.000, 00 .

partita iva agevolata, risorse per traduttori
Regime fiscale agevolato per le nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo .
Le persone fisiche che intraprendono un'attività artistica o professionale ovvero d'impresa, ai sensi, rispettivamente, degli articoli 49 e 51 del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n.
917, possono avvalersi, per il periodo d'imposta in cui l'attività è iniziata e per i due successivi, di un regime fiscale agevolato che prevede il pagamento di un'imposta sostitutiva dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, pari al 10 per cento del reddito di lavoro autonomo o d'impresa, determinato rispettivamente ai sensi dell'articolo 50 o dell'articolo 79 del citato testo unico.
Nel caso di imprese di cui all'articolo 5, comma 4, dello stesso testo unico, l'imposta sostitutiva è dovuta dall'imprenditore..
Il regime agevolato cessa di avere efficacia e il contribuente è assoggettato a tassazione ordinaria:.
I contribuenti che si avvalgono del regime fiscale di cui al comma 1 possono farsi assistere negli adempimenti tributari dall'ufficio delle entrate competente in ragione del domicilio fiscale.

David De Giacomi's Blog - La partita IVA e il regime fiscale agevolato
Home Blogs | Home | Login | Contact | My Profile | RSS | About | Cerca La partita IVA e il regime fiscale agevolato Visto che sono ormai 20 giorni che mi sono dimesso dal mio lavoro precedente, dopo aver fatto un po' di ferie sono andato ad informarmi dal mio commercialista per aprire la famosa Partita IVA .
Ero convinto che aprendo Partita IVA avrei dovuto sostenere spese molto alte di gestione così come anche di tasse, in realtà il commercialista mi ha dato una gran bella notizia.
C'è infatti una legge che consente di aprire la Partita IVA con un regime fiscale agevolato, cosa vuol dire ? Che chi ha i seguenti requisiti: - Non aver mai aperto precedentemente una Partita IVA - Fatturare meno di 30 mila euro l'anno - altri requisiti minori Può per i primi 3 anni solari pagare come IRPEF udite udite, solo il 10%.
Se considerate che il primo scaglione è al 23% è un notevole risparmio! Naturalmente sfornado i 30 mila euro l'anno si passerebbe al sistema tradizionale a scaglioni e quindi non più agevolato.

Partita Iva a regime agevolato - Lavoro offerta - Monster.it: Lavoro & Carriere
DOMANDA Salve, sono in procinto di aprire la partita Iva per un lavoro come consulente.
I tre anni sono solari? O dall'inizio dell'attività? I limiti di reddito si intendono Iva inclusa o esclusa? Dato che dovrò lavorare in un'altra regione come mi dovrò regolare per il pagamento dell'Irap e dell'Irpef? Grazie! RISPOSTA I tre anni sono solari e il volume degli incassi si riferisce ad importi Iva esclusa.
Per quanto riguarda la competenza dell'Irap, si fa riferimento alla sede effettiva di lavoro.
Cioè, se si risiede anagraficamente in Sicilia, ma si ha un ufficio a Milano, come sede operativa, si versa in Lombardia, "il territorio su cui si esercita l'attività".

Regime fiscale agevolato giovani avvocati e patrocinatori
Appunti sul regime fiscale agevolato di cui all'art.
Essa consiste nella pagamento di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali locali pari al 10% del reddito di lavoro autonomo calcolato secondo le norme ordinarie (art.
Per poter usufruire del regime agevolato occorre comunicare la scelta in occasione della presentazione della dichiarazione di inizio attività utilizzando l’apposito modello (allegato 1 ).
Le condizioni alle quali è sottoposto il riconoscimento del regime agevolato sono le seguenti: .
l’attività non deve costituire una mera prosecuzione di altra attività precedentemente svolta (questa condizione è da ritenere rispettata qualora l’attività precedentemente svolta consista nel periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio della professione - In ogni caso è da escludersi la possibilità di usufruire della predetta agevolazione da parte di coloro che, precedentemente all’iscrizione all’albo degli avvocati, hanno ottenuto l’abilitazione al patrocinio ed hanno svolto la relativa attività libero professionale, poiché, anche qualora si ammettesse la realizzazione di questa seconda condizione, viene, senza dubbio, a mancare quella sub 1).Resta problematico il caso dell’abilitazione al patrocinio non accompagnata dalla relativa attività fiscalmente rilevante (apertura partita iva, fatturazione e dichiarazioni fiscali).

Guide of PARTITA IVA REGIME AGEVOLATO



info: PARTITA IVA REGIME AGEVOLATO

Due parole sulla Partita Iva - la bacheca di professione Architetto
Sto accingendomi ad aprire questa benedetta Partita Iva, Ho parlato col commercialista (che è comunque di parte), ho parlato con la CAF, ho letto tutti i post a riguardo e ho studiato il manualetto che il saggio e sapiente Ronin ci linka sempre:.
Comunque, ho notato che oltre al regime normale e quello agevolato, esiste anche il regime di contabilità semplificata, della supersemplificata e per le attività marginali.
Inoltre vi è anche il regime forfettario (dove si applica il reddito imponibile del 78% sul volume di affari) dove non si deve superare il limite di 10329 euro l’anno..
Per chi non guadagna grosse cifre, il regime agevolato (il limite massimo è di 30987 euro l’anno) non conviene se non si supera la soglia di 11000 euro, se non sbaglio, se no conviene il regime agevolato che ha la no tax area fino a questa cifra..
Nel regime di contabilità supersemplificata non si deve superare la soglia di 15493 euro l’anno, invece nel regime agevolato per le attività marginali, non si deve superare il limite di 11362 euro l’anno..
Allora mi chiedo: non conviene più optare o per il regime forfettario o per la supersemplificata piuttosto che per il regime agevolato? Mi sembra che su queste ultime due non si applichi la tassa come per l’agevolata.

partita iva, regime agevolato...etc che gran casino!!! - la bacheca di professione Architetto
1_apro partita iva il 20 gennaio 2007, come disegnatore, perchè architetto abilitato ma non voglio incrivermi all'inarcassa..
3_oltre alla partita iva richiedo di accedere al regime agevolato per i 3 anni famosi.
perchè aprire la p.iva con inarcassa, se le mie prospettive di crescita culturale in italia vanno buttate al cestino, all'esero...imparo di + e si guadagna di +....
Se poi, invece di addurre motivazioni economiche, tu ne fai una questione etico/politica (boicottare l'inarcassa come molti fanno con la nestlè) sei padrone di farlo, pur però ammettendo di rimetterci economicamente.

agente di commercio - regime agevolato
avrei bisogno di alcuni chiarimenti al riguardo del regime agevolato.
ho un'infarinatura sul regime agevolato avuta dal corso per agenti e da .
1.il passaggio da lavoro dipendente all'apertura della partita iva non .
comporta che il reddito da dipendente si sommi a quello della p.iva .
questo risulta essere un ricavo della mia p.iva ? e .
un commercialista onesto per tenere la contabilità di un regime .
eventuali costi avuti nell'anno detraggono da una parte l'iva .

Re: Consulente informatico convenienza partita IVA
Se aprissi la partita IVA non puoi fare usufruire del regime agevolato .
farti fatturare 29900 euro e accedere al regime agevolato, su cui paghi solo .
> PEr NIP cosa si intende?Il regime forfettario?Se sì ho visto ma è valevole .

HT Psicologia: Professione Psicologo, dalla partita IVA all'inizio attivita'
Questo articolo ha due obiettivi strettamente collegati: dare un'idea abbastanza precisa dei costi iniziali per lavorare come Psicologo Clinico; sviluppare una proiezione lavorativa-economica dell'attivita' libero-professionale.
INDICE: Professione psicologo, dalla partita IVA all'inizio attivita' Professione Psicologo: i presupposti - ( qui sotto ).
Apertura della Partita IVA - ( qui sotto ).
Tabella riassuntiva conteggi spese - ( qui sotto ).
L'articolo si sviluppa sulla situazione classica del neo-iscritto all'Ordine , che decide di aprire lo studio , e quindi dotarsi di partita IVA e commercialista ..
Tra queste, forse la piu' interessante e' la possibilita' di usufruire del regime agevolato per tre anni (pagamento di un'imposta sostitutiva all'IRPEF pari al 10% del reddito)..
Affitto dello studio Per l'affitto di uno studio esistono 3 possibilita': Adibire un locale della propria abitazione Vantaggi : spese quasi nulle, possibilita' di scaricare parte delle spese domestiche in partita IVA (una percentuale dell'affitto e delle bollette).
Sub-affitto di un locale presso lo studio di..., od un centro Vantaggi : spese relativamente basse; aumento di visibilita' (chi va nel centro viene indirettamente in contatto con noi); possibilita' facilitata di invio da parte di altri professionisti dello studio.

Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Torino
C-228/05 del 14/09/2006 ha sancito l’illegittimità rispetto alla Sesta Direttiva Ue 77/388 del 1977 del divieto di detrazione dell’Iva sulle auto utilizzate da imprese e professionisti.
Per ottenere il rimborso dell’Iva non detratta sulle auto per effetto della normativa nazionale i contribuenti dovranno presentare all’Agenzia delle Entrate, a pena di decadenza, entro il 15/12/2006, esclusivamente in via telematica, un’istanza conforme al modello che sarà approvato con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate entro 45 giorni dall’entrata in vigore del decreto legge (D.L.
E’ importante sottolineare che la detraibilità dell’Iva sulle autovetture determina effetti di segno contrario sulle basi imponibili delle imposte sui redditi e dell’Irap.
In sostanza l’effetto è originato da minori ammortamenti, spese di funzionamento e manutenzione deducibili: infatti, il costo ai fini dell’ammortamento diminuisce della parte di Iva che diviene detraibile, così come si riduce l’importo dei costi di gestione, rappresentati da spese di funzionamento e di manutenzione..

Benefits

dubbi riguardo la P.IVA 2007 (Italian)
Ciao a tutti! Mi chiamo Claudia Lopes, sono brasiliana, faccio parte del ProZ.com da poco e vengo qui chiedere un vostro aiuto riguardo la P.IVA.
Gli avevo detto che volevo in regime agevolato per nuove attività.
DPR 633/72 io non sono soggetta all'IVA, però non posso fatturare più di 7 mila euro all'anno, infatti in fondo alla fattura c'è la seguente specificazione (Operazione fuori campo IVA ai sensi dell’art.
Se dovessi superare questo valore naturalmente dovrei dichiarare l'anno prossimo così come decidere o no di passare al regime ordinario.
Praticamente le fatture vengono fatte come prima, quando lavoravo come collaborattrice accosionale, e cioè al lordo de R.A, penso adesso più i 4% della rivalsa inps..
Oggi sono andata da un altro commercialista oggi che mi ha detto che il regime agevolato per le nuove attività non esiste più e che adesso è così.
C'è qualcuno che abbia aperto la p.iva quest'anno e che mi possa aiutare? .
io non sono molto ferrata in questioni fiscali ma ti posso garantire che il regime agevolato esiste e come.
Nel certificato non è riportata di solito la dicitura «regime agevolato» oppure «regime ordinario».

Apertura Partita IVA - studiocrosetto.com
Pagina Principale | Scadenze Fiscali - 15 gennaio 2007 » Apertura Partita IVA di StudioCrosetto (09/02/2007 - 15:13) L’avvio di una attività imprenditoriale necessita di una molteplicità di adempimenti di natura amministrativa.
Gli adempimenti richiesti per l’attivazione di una attività imprenditoriale sotto forma di ditta individuale sono i seguenti: .
a) la richiesta della Partita Iva è semplice e non comporta alcun esborso.
b) il regime contabile da adottare condizionerà i successivi adempimenti fiscali.
- regime ordinario: obbligatorio per le società di capitali.
- regime semplificato: regime delle società di persone e ditte individuali che non hanno superato i suddetti limiti .
- regime super semplificato: regime semplificato previsto per le ditte individuali che nell’anno solare precedente non hanno superato 15.493, 71 euro per prestazioni di servizi e 25.822, 85 negli altri casi .
- regime forfetario: regime alternativo a quello ordinario e semplificato per le ditte individuali che hanno avuto nell’anno precedente, tra gli altri i seguenti requisiti, volume d’affari non superiore a 10.329, 14 euro e valore dei beni strumentali al netto degli ammortamenti inferiore a 10.329, 14.

Il Commercialista in Rete: Quesito. Apertura partita Iva.
Quindi chiedo aprendo una partita iva dove mi devo registrare all'artigianato all'imprese, posso usufruire del regime agevolato per le nuove imprese ?L'inps lo drovrò pagare e se si quanto?Posso detrarre le spese dell'attrezzatura e il materiale occorrente per lavorare?Grazie .
Approvato il modello per il rimborso dell'IVA sull...
Obbligatoria la preventiva presentazione dell'ista...
Fallimento di cooperativa edilizia e sorte dei con...
Fondo di indennità suppletiva di clientela.
Sospensione amministrativa della riscossione.
Compensi per professionisti, intermediari e IVA.

Finanziaria 2007: il nuovo regime della franchigia
Si tratta del nuovo regime della franchigia per le sole persone fisiche con volume d'affari annuo non superiore a 7000 euro.
Nella finanziaria si riprende il regime agevolato in esame, per eliminare uno strafalcione che è immediatamente balzato all'attento occhio degli operatori del settore: nel testo della manovra Prodi era previsto che, coloro i quali intendessero aderire a questa agevolazione , passando dunque dal regime iva normale a quello della franchigia , avrebbero dovuto effettuare la rettifica alla detrazione dell'imposta effettuata, ai sensi dell'art.19 bis2 del dpr 633/72, determinando così un debito d'imposta, da versare in tre rate annuali, entro il termine utile per il versamento a saldo dell'iva.
Ciò detto è utile ricordare di cosa si tratta, quando si parla di regime della franchigia.
Si tratta di un regime di favore per i contribuenti cosiddetti “minimi” o “marginali”, i quali non dovranno applicare l'iva nelle proprie parcelle o fatture né potranno detrarla, oltre ad essere esonerati dalla maggior parte degli adempimenti.
32 bis prevede come discriminante il fatturato, che non deve superare, come già detto, i 7000 euro per tutto il 2007, oltre a ciò vi è tutta una casistica di esclusioni: non potranno aderire a questo regime coloro i quali effettuano cessioni all'esportazione, coloro i quali si avvalgono di regimi speciali di determinazione dell'imposta, i contribuenti non residenti sul territorio nazionale, i contribuenti che in via esclusiva o prevalente effettuano cessioni di fabbricati o di porzioni di fabbricati, terreni fabbricabili ed infine coloro i quali effettuano cessioni di mezzi di trasporto nuovi in via esclusiva o prevalente.

Ti Piace - partita iva agevolata
Irpef al 10% per 3 anni L’articolo 13 della Legge 388 del 23 dicembre 2000 (Finanziaria del 2001), stabilisce quanto segue: coloro che intraprendono un’attività artistica o professionale (ovvero d’impresa) possono avvalersi, per il periodo d’imposta in cui l’attività è iniziata e per i 2 successivi, di un regime fiscale agevolato..
Tale regime prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva a quella sul reddito ed è pari al 10% del reddito di lavoro autonomo o d’impresa.
Questo tipo di agevolazione può essere riconosciuta solo se si verificano determinate situazioni ed esclusivamente a contribuenti che possiedono i requisiti richiesti.
La qualità di socio (in società personali o di capitale) non costituisce, a priori, causa ostativa per l’adozione del regime in questione.
Di conseguenza, qualora il soggetto fosse stato socio accomandante di una S.a.s., o socio in S.r.l., egli avrà ugualmente il diritto a fruire del regime agevolato, purché non abbia svolto (nei 3anni precedenti) attività di gestione all’interno della società, ma abbia conferito solo capitale..

Lavoratori autonomi e nuovi obblighi contabili dalla Legge Bersani - Unione Consulenti
i conti correnti così istituiti non devono essere esclusivamente dedicati all’attività professionale, ma possono essere eventualmente utilizzati anche per operazioni inerenti la sfera extraprofessionale del contribuente; .
le persone fisiche residenti nel territorio dello Stato che esercitano attività professionali, commerciali e agricole con un volume d’affari effettivo o previsto inferiore a 7.000 euro, e che non hanno effettuato o non hanno intenzione di effettuare esportazioni, sono esonerati dal versamento dell’imposta e da tutti gli altri adempimenti previsti dalla disciplina Iva.
Come conseguenza della semplificazione, il contribuente minimo non può effettuare l’addebito d’imposta a titolo di rivalsa, né esercitare il diritto alla detrazione dell’imposta assolta sugli acquisti.
Il regime naturale ai fini Iva di tali contribuenti è, dunque, il regime della franchigia; si può comunque optare per l’applicazione dell’imposta nei modi ordinari, mediante comunicazione espressa con la prima dichiarazione annuale, da presentare successivamente alla scelta operata.
Il regime decade automaticamente quando viene superato almeno uno dei due vincoli, e cioè nel momento in cui il volume d’affari supera i 7.000 euro, oppure il contribuente effettua esportazioni.

PARTITA IVA REGIME AGEVOLATO ?

studiocrosetto.com
Apertura Partita IVA di StudioCrosetto (09/02/2007 - 15:13) L’avvio di una attività imprenditoriale necessita di una molteplicità di adempimenti di natura amministrativa.
Gli adempimenti richiesti per l’attivazione di una attività imprenditoriale sotto forma di ditta individuale sono i seguenti: .
a) la richiesta della Partita Iva è semplice e non comporta alcun esborso.
b) il regime contabile da adottare condizionerà i successivi adempimenti fiscali.
- regime ordinario: obbligatorio per le società di capitali.
- regime semplificato: regime delle società di persone e ditte individuali che non hanno superato i suddetti limiti .
- regime super semplificato: regime semplificato previsto per le ditte individuali che nell’anno solare precedente non hanno superato 15.493, 71 euro per prestazioni di servizi e 25.822, 85 negli altri casi .
- regime forfetario: regime alternativo a quello ordinario e semplificato per le ditte individuali che hanno avuto nell’anno precedente, tra gli altri i seguenti requisiti, volume d’affari non superiore a 10.329, 14 euro e valore dei beni strumentali al netto degli ammortamenti inferiore a 10.329, 14.
scegliere il regime contabile
Scegliere il regime contabile e fiscale giusto per pagare il dovuto:.
ormai online è possibile aprire la partita Iva e trovare degli studi che seguono le pratiche contabili a prezzo contenuti.
Come per la forma giuridica, anche per il regime contabile e fiscale da adottare è possibile per le imprese scegliere tra più soluzioni..
regime sostitutivo per le attività marginali .
regime sostitutivo per le nuove iniziative produttive .
Si tratta di un regime sempre obbligatorio per le società di capitali.
Al di sotto di tali limiti il regime ordinario è facoltativo.
libro giornale e libro degli inventari; registri Iva (registro delle fatture emesse, registro dei corrispettivi e registro degli acquisti); scritture ausiliarie (o conti di mastro); scritture di magazzino, solo nel caso di superamento di determinati limiti di ricavi e di valore di rimanenze finali; registro beni ammortizzabili (facoltativo, a condizione che le registrazioni siano effettuate sul libro giornale - nel termine di presentazione della dichiarazione dei redditi - o sul libro degli inventari)..
Per le registrazioni contabili va utilizzato il metodo contabile della partita doppia.
La determinazione del reddito avviene sulla base dell’utile o perdita derivante dal bilancio di esercizio a cui si applicano le variazioni (in aumento e in diminuzione) previste dalla normativa..
Low Cost Accounting
Come per la forma giuridica, anche per il regime contabile da adottare è possibile per le imprese scegliere tra più soluzioni.
I REGIMI CONTABILI ATTUALMENTE DISPONIBILI regime ordinario (contabilità ordinaria) regime super-semplificato regime semplificato (contabilità semplificata) regime sostitutivo per le attività marginali regime forfetario per contribuenti “minimi” regime sostitutivo per le nuove iniziative produttive REGIME ORDINARIO Si tratta di un regime sempre obbligatorio per le società di capitali.
Al di sotto di tali limiti il regime ordinario è facoltativo.
Adempimenti contabili Le ditte individuali e le società di persone in contabilità ordinaria devono tenere i seguenti registri: libro giornale e libro degli inventari; registri Iva (registro delle fatture emesse, registro dei corrispettivi e registro degli acquisti); scritture ausiliarie (o conti di mastro); scritture di magazzino, solo nel caso di superamento di determinati limiti di ricavi e di valore di rimanenze finali; registro beni ammortizzabili (facoltativo, a condizione che le registrazioni siano effettuate sul libro giornale - nel termine di presentazione della dichiarazione dei redditi - o sul libro degli inventari).
Il Barbiere della Sera
Salve a tutti, leggendo e rileggendo, straleggendo insomma, le pagine del Barbiere, non ho trovato nessuno che abbia mai spiegato come un umile collaboratore freelance può aprirsi la sua bella partita Iva..
Sono una giornalista free lance con partita IVA, che ho aperto nel 2004 avvalendomi del regime fiscale agevolato per le nuove iniziative (“forfettino”).
Dal momento che ho guadagnato troppo poco, mi si chiede quindi di adeguarmi versando IVA e imposte sostitutive sulla differenza che, a dire del fisco, io avrei percepito senza dichiararla.
La cosa più assurda è che io ho aperto la partita IVA perché era una delle condizioni poste dalla mia redazione per poter lavorare con loro, visto che lavorano solo con fatture.
Quindi è assurdo che si sospetti che io abbia fatto del nero! Poi, dico io, se il sospetto c’è, che facciano dei controlli e dimostrino che effettivamente ho evaso.
ACTA Associazione Consulenti Terziario Avanzato
Il 14 Novembre ACTA promuove un dibattito sui problemi dei professionisti con Partita IVA, con la partecipazione di rappresentanti dei diversi schieramenti politici..
13: Regime fiscale agevolato per le nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo .
Le persone fisiche che intraprendono un'attività artistica o professionale ovvero d'impresa, ai sensi, rispettivamente, degli articoli 49 e 51 del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n.
917, possono avvalersi, per il periodo d'imposta in cui l'attività è iniziata e per i due successivi, di un regime fiscale agevolato che prevede il pagamento di un'imposta sostitutiva dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, pari al 10 per cento del reddito di lavoro autonomo o d'impresa, determinato rispettivamente ai sensi dell'articolo 50 o dell'articolo 79 del citato testo unico.
Nel caso di imprese di cui all'articolo 5, comma 4, dello stesso testo unico, l'imposta sostitutiva è dovuta dall'imprenditore.
I contribuenti che si avvalgono del regime fiscale di cui al comma 1 possono farsi assistere negli adempimenti tributari dall'ufficio delle entrate competente in ragione del domicilio fiscale.


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