FINALE DI PARTITA BECKETT

































SAMUEL BECKETT - opere per il teatro
Il tragediografo francese Pierre Corneille (1606-1684) autore de 'Il Cid' di cui Beckett propose una parodia nel 1931 .
Anche nel 1931, come ogni anno, alcuni professori e studenti del Trinity College di Dublino vennero coinvolti nella preparazione di un lavoro teatrale da inserire nel cartellone del Peacok Theatre.
Quell'anno, il professore di francese si chiamava Samuel Beckett e propose una parodia del Le Cid di Corneille intitolata Le Kid (in omaggio al monello di Chaplin, i cui film tanto divertivano, all'epoca, lo sconosciuto Samuel).
Alcune (Bair ) lasciano supporre che Beckett abbia scritto l'intero copione, altre (Knowlson ) sostengono che egli diede solo l'idea, mentre il testo fu composto dal collega Pelorson.
Tuttavia, alcune trovate sceniche preannunciano il Beckett che verrà: il personaggio di Don Ferdinando recita per tutto lo spettacolo su una sedia a rotelle come Hamm in Finale Di Partita ; Don Diego, al posto della spada, ha una sveglia, come il Clov dello stesso capolavoro beckettiano.
Particolarità: il personaggio di Don Diego fu impersonato dallo stesso Beckett.
' Fu l'inizio e la fine della mia carriera d'attore ' dichiarerà l'autore a Mel Gussow in un'intervista del 1982 .

WWW.SAMUELBECKETT.IT - il sito italiano dedicato a Samuel Beckett
Una regia geniale per il 'lascito' di Beckett .
Citazioni e simbolismi in 'Finale di partita' .
Dal 16 novembre al 10 dicembre dello scorso anno, Antonio Borriello ha realizzato a Torre del Greco, per il Centenario beckettiano, 'La Terra potrebbe essere disabitata': una mostra, una dettagliatissima rassegna stampa e una serie di spettacoli teatrali.
Per cui vi invito a guardare i molti materiali a disposizione, a partire da ...
28.01.2007 Si è conclusa ieri la retrospettiva beckettiana iniziata il 7 gennaio .
Come spesso accade, sono le realtà locali più piccole e le case editrici indipendenti ad essere più sensibili a temi e personaggi letterari che dovrebbero fare gola anche alle grandi istituzioni e alle cosiddette majors.
Ci pensavo sabato scorso, il 20 gennaio, mentre mi trovavo nell'affollato foyer del Teatro Comunale di Cagli in attesa che iniziasse lo spettacolo diretto e interpretato da Paolo Graziosi ...
Qual è l'idea? Organizzare ogni anno, in una città diversa, un festival beckettiano che sia occasione di incontro e approfondimento per lettori, artisti e studiosi, con nuovi allestimenti teatrali, proiezioni video, tavole rotonde, presentazioni di libri.

Finale di partita (Beckett S.) : Leggi le Opinioni e compara i prezzi
Opinioni su Finale di partita (Beckett S.) Opinioni Valutazione del Prodotto Data .
Valutazione del Prodotto Finale di partita (Beckett S.) scritta da Groudy.Blue Vantaggi: una delle migliori pièce di Beckett: nessuno sterotipo teatrale e migliaia di codici intriganti da interpretare.
Beckett ha detto che non c'è niente da spiegare che ...
Valutazione del Prodotto Finale di partita (Beckett S.) scritta da tiz-taz Vantaggi: I superbi giochi di parole.
Può capitare che si sia invogliati a leggere un'opera teatrale solo dopo averla vista a teatro, ed è quello che mi è capitato per 'Finale di Partita'.
A dire la verità ho avuto la possibilità di vedere due diverse rappresentazioni, una meno fedele al testo di Beckett, e l'altra molto di più.
E' stata proprio questa differenza sostanziale a spingermi alla lettura.
Volevo finalmente leggere e assaporare il pensiero di Beckett senza filtri di registi ...
Confronta i prodotti simili con Finale di partita (Beckett S.) Fiamma viva d'Amore (S.Giovanni della Croce) (+) Spiritualità e misticismo cristiano tutto da riflettere e gustare (-) Non conoscere neanche l'esistenza del santo (*) Fallimento.

Finale di Partita (Lorenzo Loris) : Leggi le Opinioni e compara i prezzi
Semplicemente straordinario!!! 'Finale di Partita', uno dei testi più belli e complessi di Samuel Beckett portato in scena con tutto il suo splendore.
'Trama' (anche se trattandosi di teatro dell'assurdo non ha senso parlare di trama..): Hamm, paralitico e cieco; Clov, schiavo che non può ...
Opinioni su Finale di Partita (Lorenzo Loris) Opinioni Valutazione del Prodotto Data .
Valutazione del Prodotto Finale di Partita (Lorenzo Loris) scritta da estebandelaroja Vantaggi: Beckett in tutto il suo splendore, e che attori!!!.
...siamo alla fine di questo Finale di Partita..
Drammaturgia: c'è tutta la filosofia di Beckett.
La vita è come il teatro, il pubblico non è altro che un ammasso di cadaveri; la routine è l'unica salvezza, l'importante è avere qualcosa da fare, di cui parlare per ingannare il tempo in attesa che tutto finisca.
Confronta i prodotti simili con Finale di Partita (Lorenzo Loris) Troppo Odio per Madame (Cremonini Bianchi, Michele) (+) Una bellissima serata! (-) Nessuno! (*) La Tempesta (+) un Tato Russo splendidamente avvolto in un'ottima riscrittura shakespiriana arricchita da un simposio scenico di luci, coreografie e fascinazione sub (-) nessuno (*) Copenaghen (Avogadro, Mauro) (+) spettacolo intenso, vibrante, avvincente, teso sul filo della logica, della passione per la scienza e l'etica.

Girodivite: "Finale di partita" di Beckett per NuovoTeatro
Uranio impoverito: morire radioattivi L’informazione in Sicilia E tu in cosa credi? Giornalismo: liberi di...
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giovedì 15 febbraio 2007, di Marco Pisano - 47 letture “Finale di partita” di Samuel Beckett al teatro Ambasciatori per NuovoTeatro.
Una stanza angusta sospesa ad un paio di metri da terra.
Ecco come si presenta questa messinscena del capolavoro beckettiano curata da Franco Branciaroli..
L’uomo in piedi è Clov - ovvero Tommaso Cardarelli - gli oggetti coperti sono due grossi bidoni dai quali poi emergeranno i corpi mutilati di Nagg e Nell - Alessandro Albertin e Lucia Ragni - e Hamm, loro figlio - Franco Branciaroli - sulla sua sedia a rotelle..
Questi e pochi altri sono gli elementi, umani e materiali, sui quali ruota l’opera beckettiana; il resto è parola.
Sono proprio queste le corde su cui gioca la regia di Branciaroli; una regia che cerca di amplificare l’indicibile dramma di un’umanità ridotta a pochi scarti umani, attraverso la tagliente ironia delle battute di Beckett..

Girodivite: Finale di partita
Uranio impoverito: morire radioattivi L’informazione in Sicilia E tu in cosa credi? Giornalismo: liberi di...
domenica 19 novembre 2006, di Alberto Giovanni Biuso - 347 letture Piccolo Teatro Grassi di Milano - FINALE DI PARTITA di Samuel Beckett.
Il finale di partita è, nel gioco degli scacchi, la terza parte della sfida, dopo l’apertura e il mediogioco.
Nagg e Nell, genitori di Hamm, sono rinchiusi in due bidoni della spazzatura.
Le parole e i gesti sono frammenti di un’umanità ormai postumana, residui moncherini della speranza che fu.
Quando Clov vede dalla finestra una qualche forma di vita, Hamm gli ordina: «Sopprimila» e tuttavia è sempre Hamm a chiedersi –seppur esitante- «non può darsi che noi…che noi…si abbia un qualche significato?»..
Sembra che in Beckett rimanga un’infinita nostalgia dell’animale semantico che siamo, o forse che eravamo.
L’effetto è ancora più straniante e colmo di pietà..
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Recensione: Finale di partita
Guarda la breve PHOTOGALLERY realizzata con immagini di Gian Maria Bandera .
L'intento di Franco Branciaroli, interprete e regista di Finale di partita non è tanto quello di «profanare» Beckett, considerato ormai un classico, quanto - facendo tesoro di un anniversario come i cento anni della nascita - «verificare» Beckett qui ed ora.
E con lui l'impatto, la possibilità di resistenza, di verità della sua drammaturgia messa a confronto non tanto con un approccio abituale al suo teatro, quanto con una provocazione che permetta di guardare a Beckett così come appare e al suo contrario..
Branciaroli, al suo primo incontro con il grande irlandese, sceglie dunque di spingere sui tasti di una comicità non tanto fine a se stessa ma come una lente attraverso la quale leggere quel mondo stralunato, glaciale, disperato quando non tragico.
Così in questo Finale di partita la comicità è affrontata come un percorso all'incontrario o meglio come l'esatto contrario del profondo rovello beckettiano, di quel suo sguardo sulla vita «per tormento», nella consapevolezza che esiste un'impossibilità a sfidare quella che sembra l'estrema condanna della nostra esistenza: l'immobilità, la vecchiaia, la malattia.

Recensione: Finale di partita
Regia: allestimento da scacchiera per figure e due giocatori diretto e interpretato dal Teatrino Giullare .
Sede: Festival Armunia di Castiglioncello, poi in tournée .
I due attori, un uomo e una donna, benché in costume e con delle maschere di cartapesta sul volto, non prendono posto alla ribalta, ma siedono ai capi opposti di un tavolino come giocatori di scacchi che si preparano a iniziare una partita: la scacchiera è un ripiano quadrato largo non più di una sessantina di centimetri, con gli spazi bianchi e neri illuminati da una lampada di metallo che pende su di essi come l'illuminazione di una superficie da lavoro: ma ai lati della scacchiera, verso il fondo, i telai metallici di un paio di minuscole finestrelle sospese nel vuoto fanno subito capire che quella che vediamo è anche una scenografia su scala ridotta..
I due attori pronunciano le battute del testo, che è Finale di partita di Samuel Beckett, il cui andamento era stato paragonato dallo stesso autore alle mosse degli scacchi: ma a incarnare i personaggi non sono loro, o almeno non direttamente, visto che l'azione è affidato a quattro figurette di legno che vengono spostate «a vista» sulla scacchiera: come da copione, Hamm resta per lo più fermo al centro sulla sua sedia a rotelle, o viene spinto da Clov in ossessivi giri della stanza, mentre quest'ultimo si muove rigidamente intorno a lui: Nagg e Nell, i vecchi genitori, spuntano invece dai loro microscopici bidoni sotto forma di grotteschi scheletrini..

Infopointspettacoli
in collaborazione con il teatro della Fortuna di Fano .
Endgame è un termine usato negli scacchi per descrivere una situazione di gioco in cui l'esito della partita è già determinato.
Beckett, grande appassionato di scacchi, ha creato una similitudine tra l'endgame negli scacchi e la vita.
L'immagine degli scacchi viene resa metaforicamente nell'opera attraverso i personaggi di Clov e Hamm e di Nagg e Nell.
In altre pièces Beckett ha usato questo tipo di allegoria con il gioco: “Quad” è il risultato magistrale di questa filosofia “endgamica”.
In “Finale di Partita” i giocatori sono due + due: Hamm/il Re e Clov/il Cavallo Poi altri due pezzi (Nagg e Nell).
Hamm/il Re ha una posizione compromessa, ovvero nell'impossibilità di muoversi, si mette in stallo.
Solo con una mossa decisiva della Torre si potrà uscire da questa situazione: e quindi dar corso al Finale di Partita.
Nell’impossibilità di muoversi crea il suo immaginario attraverso dispositivi cibernetici e digitali.
Una tragicommedia rivista con gli occhi di esseri umani, precocemente invecchiati che, nonostante la drammaticità della situazione, hanno uno spiccato senso dell’umorismo .

Guide of FINALE DI PARTITA BECKETT



info: FINALE DI PARTITA BECKETT


Photo by www.infopointspettacoli.it
Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania
© 2005-2006 - Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania .

[Art. 3231] Finale di partita, fine dei giochi? - Step1 - Periodico telematico di informazione
In occasione del centenario della nascita di Beckett (1906-1989), il teatro de Gli Incamminati ha riproposto un masterpiece del genio irlandese.
Lo spettacolo ha inizio con 7 minuti di silenzio, in cui l’azione scenica è data dai continui e frenetici spostamenti di Clov , unico personaggio dinamico.
In questa ricorrente dialettica tra l’approssimarsi della fine e il rimanere sull’orlo dell’incompiuto si sviluppa tutta la vita di Samuel Beckett, la sua opera letteraria e questo lavoro per antonomasia.
In scena è il “teatro dell’assurdo”: trama inesistente, atmosfera grave, paradossali situazioni, dialoghi senza consistenza, movimenti ripetitivi e meccanici.
Un teatro che in verità non ha niente di assurdo, se non la quasi completa verosimiglianza con l’umanità tutta, che soffre, anela alla morte, ma non muore mai, perché la sofferenza più grande non sta nella fine ma nell’inutile, disperata attesa di essa immersi nell’inconsistenza della quotidianità.
La tragedia sta nell’impossibilità di vivere la totalità, essendo ogni punto di vista relativo.
Frase capitale della pièce , messa in bocca paradossalmente a Nell - personaggio che scenicamente ha meno rilevanza - è “Non c’è niente di più comico dell’infelicità” .

Finale di partita di Samuel Beckett
Attività Commerciali Eventi e Comunicati Cinema Teatri Teatro Dialettale Finale di partita di Samuel Beckett 'Finale di partita di Samuel Beckett è in scena al Politeama Rossetti il 13 e 14 gennaio nell'edizione diretta e interpretata da Franco Branciaroli.
Il grande attore sarà presto impegnato con lo Stabile regionale nell'attesa messinscena del brechtiano Vita di Galileo, diretto da Calenda.' .
Con Finale di partita di Samuel Beckett, Franco Branciaroli - protagonista e regista dell'allestimento - porta al Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia un testo che è un caposaldo della storia del teatro dell'ultimo secolo e che contemporaneamente rappresenta - come ha dichiarato lo stesso autore - un vero e proprio 'match teatrale per mattatori'.
Alla loro interpretazione offrono un fondamentale punto di riferimento le scene disegnata da Margherita Palli, che al vuoto esistenziale beckettiano dà concretezza sospendendo l'azione su un vuoto fisico, e le luci di Luigi Saccomandi che, totalmente allampanate e inverosimili, rendono sensibile la consistenza assolutamente antinaturale di ogni residua esistenza.
Finale di partita sarà in scena al Politeama Rossetti il 13 e il 14 gennaio per il cartellone altripercorsi e rappresenta uno degli ultimi impegni di Franco Branciaroli prima di affrontare Vita di Galileo di Brecht, progetto in cui sarà diretto da Antonio Calenda e che porterà il grande attore a collaborare nuovamente con lo Stabile regionale in un importante spettacolo di produzione, dopo il successo ottenuto a fine anni Novanta con lo shakespeariano Riccardo III.

Dipartimento di Musica e Spettacolo - La Soffitta 2007
in collaborazione con Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna.
(26, 27 e 29 gennaio ore 21.15; 28 gennaio ore 17) Finale di partita .
allestimento da scacchiera per pedine e due giocatori.
diretto e interpretato dal Teatrino Giullare.
Una partita a scacchi tra attori-giocatori che muovono le pedine e pedine personaggi che muovono una delle storie più significative ed enigmatiche della drammaturgia del Novecento.
La rappresentazione è una sinfonia di mosse e contromosse, botte e risposte, pause, riflessioni, sospiri, rinunce.
In Finale di partita il capolavoro di Beckett è visto attraverso le possibilità di movimento di due pedine da scacchi e la tensione e la partecipazione dei due giocatori.
Hamm pedina ferma e cieca, Clov pedina che si affanna per la scacchiera senza potersi mai sedere, anche lui sulla strada della cecità e dell'immobilità e nel tentativo di prendere la strada verso l'uscita.
Nagg e Nell pedine fuori gioco, pedine a metà rinchiuse in bidoni.
L'affinità tra il contenuto del testo e il gioco degli scacchi è stata manifestata dallo stesso Beckett e il finale di partita è la terza e ultima parte dell'incontro nel gioco degli scacchi.

Corriere Proposte - Finale di partita di Samuel Beckett
con Fabrizio Bartolucci e Sandro Fabiani - Regia di Massimo Puliani.
Endgame (Finale di partita) è un termine usato negli scacchi per descrivere una situazione di gioco in cui l'esito della partita è già determinato.
Beckett, lo 'scrittore dell'assurdo', grande appassionato di scacchi, ha creato una similitudine tra l'endgame negli scacchi e la vita.
L'immagine degli scacchi viene resa metaforicamente nell'opera attraverso i personaggi di Clov e Hamm e di Nagg e Nell.
In altre pièces Beckett ha usato questo tipo di allegoria con il gioco: “Quad” è il risultato magistrale di questa filosofia “endgamica”.
In “Finale di Partita” i giocatori sono due + due: Hamm/il Re e Clov/ la Torre.
Hamm/il Re ha una posizione compromessa, ovvero nell'impossibilità di muoversi, si mette in stallo.
Solo con una mossa decisiva della Torre si potrà uscire da questa situazione: e quindi dar corso al Finale di Partita.
Nell’impossibilità di muoversi crea il suo immaginario attraverso dispositivi cibernetici e digitali.
La commedia sarà messa in scena integralmente con il testo del grande autore irlandese tradotto da Carlo Fruttero..

Teatro Stabile di Catania: FINALE DI PARTITA
Finale di partita , pubblicato nel 1957 in francese col titolo di Fin de partie e tradotto sempre da Beckett in inglese nel 1958 come Endgame , fu definita dall'autore stesso «the favorite of my plays».
Quattro personaggi occupano la scena, Hamm, Clov, Nell e Nagg, tutti con delle deformazioni fisiche, come se fossero resti di uomini, con funzioni corporali e un'identità ormai persa.
Hamm è il padre del figlio adottivo Clov ed è seduto su una sedia con ruote perché non può stare in piedi.
E' anche il padrone del rifugio, dominando sempre il centro, perché ha la combinazione della dispensa, in cui si trova, si suppone, il cibo rimanente per mantenere tutti in vita.
Clov è il figlio-servitore di Hamm, che al contrario non può sedersi, esegue gli ordini del padre e continua ad andare avanti e indietro dalla cucina alla stanza dove si trovano Hamm, Nell e Nagg.
Quest'ultimi sono i genitori di Hamm, ormai alla fine della loro esistenza, e vivono ognuno nel loro bidone della spazzatura.
Nei dialoghi di questi quattro personaggi il linguaggio si nega in continuazione denunciando l'impossibilità di comunicare e porta a mosse-azioni non finalizzate ad uno scopo.

Eugene Ionesco, "Delirio a due"; "Finale di partita" di Samuel Beckett; regia di Piero Carriglio, Teatro Biondo di Palermo - di Roberto Oddo, Rivista "Prometheus"
40 - lunedì 9 dicembre 2002 I postumi del teatro di parola.
Beckett e Ionesco aprono la stagione del Biondo di Palermo .
di Roberto Oddo Raramente un'esperienza teatrale è stata tanto discussa e teorizzata quanto quella singolare stagione sintetizzata a posteriori da Martin Esslin in teatro dell'assurdo , una definizione ricognitiva di massima, provvisoria e non del tutto convinta.
La matrice esistenzialista vi è fin troppo palese per insisterci su, spesso però si dimenticano altre occorrenze piuttosto frequenti: le avanguardie storiche, i cosiddetti ismi , e una teorizzazione dell'uso stesso della parola che non ha eguali, né prima né dopo i capolavori conclamati di Beckett e Ionesco, nomi d'eccezione in un panorama in realtà molto più vasto e sfumato.
Piero Carriglio , direttore artistico del Teatro Biondo di Palermo, ha scelto di inaugurare la nuova stagione dello Stabile con due classici.
Apre la serata Delirio a due , tardo lavoro di Eugène Ionesco , "ambientato" (se mai di ambiente si può parlare nelle commedie di Ionesco) in un appartamento che si affaccia su un mondo in piena guerra.

Benefits


Photo by www.rivistaprometheus.it
“Finale di partita” al Sancarluccio di Napoli « ArsTuaVitaMea
“Finale di partita” al Sancarluccio di Napoli Novembre 27th, 2006 TEATRO SANCARLUCCIO NAPOLI .
Solo due uomini sono sopravvissuti:Hamm, cieco e paralizzato alle gambe, e da sempre abituato ad essere ubbidito, e Clov che, pronto ad ogni suo ordine, tradisce continuamente la sua ansia di libertà..
Una rappresentazione essenziale e crudele della condizione umana..
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Finale di partita
Se è vero che il teatro è metafora di vita, cosa può essere più appropriato ad esprimere il nostro vivere quotidiano, disgregante e schizofrenico, di un vecchio teatro abbandonato e cadente? .
E' tenendo presente queste due linee di riflessione che si può comprendere la lettura del testo di Beckett data da OlivieriRavelli Teatro .
Non vuole essere, come spesso è stato inteso, un necrologio sulla morte del linguaggio, semmai un freddo e implacabile ritratto su come sia, invece, l'abitudine la vera forza motrice che accompagna il nostro quotidiano esserci.
L'abitudine si diceva, si presenta come un ingranaggio, o come un gorgo, che guida le maschere di "Finale di partita" facendole apparire spente e prive di senso perché, appunto, mancanti di intenzione, di spinta vitale, di ciò che è l'appropriazione consapevole dei propri progetti.
Le cose si fanno o si dicono o si pensano perché tutti fanno dicono e pensano così, perché così è da sempre, da tempo immemorabile ogni attore esegue sempre meno convinto (o sempre più) la parte che l'insegnamento, la cultura, la società gli ha assegnato (ed ecco che il linguaggio ritorna prepotentemente in gioco quale primo vettore di ogni insegnamento e di ogni forma di pensiero).

Il Blog della Tosse: Woody Neri su Finale di Partita
25 marzo 2006 Woody Neri su Finale di Partita Woody Neri, giovane attore di grande talento che abbiamo la fortuna di avere nel nostro Pinocchio, ha visto Finale di Partita nei mesi scorsi a Bologna: gli abbiamo chiesto le sue impressioni.
Finale di Partita è secondo me il testo più bello di Beckett: come in Aspettando Godot, siamo incastrati in una situazione estremamente statica, che non si smuove mai, non arriva da nessuna parte.
Non c’è una storia, la si intuisce, non è di ovvia ricostruzione : si possono fare delle ipotesi sui rapporti che intercorrono tra i due protagonisti ma non si hanno certezze.
Viene inoltre da chiedersi cosa succeda fuori di questo microcosmo: siamo in un non-luogo, potrebbe anche esserci stata una catastrofe atomica all’esterno e i due protagonisti sono i due soli sopravvissuti.
Gli amanti di Beckett secondo me impazziranno con questo spettacolo, è molto fedele alle intenzioni dell’autore ma ha anche un taglio molto particolare, suo.
Previous Posts Elettra, diteci la vostra Pinocchio: parla la fata turchina! MiDIA Elettra Ranno Pinocchio Elettra Una frase che ci ha colpito Giulio Cesare: riceviamo e pubblichiamo Shakespeare e il Subcomandante Marcos Franco Perrelli su Froken Julie .

Il Blog della Tosse: Finale di Partita
25 marzo 2006 Finale di Partita Nel gioco degli scacchi il Finale di Partita è la fase finale dello scontro : se i due giocatori sono particolarmente bravi, restano con pochissime pedine e il gioco prosegue a lungo senza una vera soluzione, perché la bravura di uno non riesce a vincere quella dell’altro.
È da questa “intenzione scacchistica” che è nato questo particolarissimo testo di Beckett: un testo che quando fu pubblicato per la prima volta venne accolto malissimo perché troppo avanti rispetto ai tempi (ebbero addirittura problemi a trovare degli attori che accettassero di recitarvi!) .
E' lui il pezzo del re in questo finale di partita, continuamente messo sotto scacco dagli altri personaggi, primo tra tutti Clov, il suo servitore.
Il botta e risposta incalzante tra questi due personaggi, che costituisce l'ordito più evidente della trama del testo, sembra veramente un alternarsi di mossa e contromossa .
Lo stesso Beckett, durante le prove dello spettacolo allo Schiller Theater di Berlino, spiegò: 'Hamm è il re in questa partita a scacchi persa fin dall'inizio.
Nel finale fa delle mosse senza senso che soltanto un cattivo giocatore farebbe.

Andrea Peghinelli: Introduzione al teatro di Beckett
Corso di laurea triennale in Lingue e culture del mondo moderno / Letteratura inglese (L-LIN/10) .
La lettura critica delle opere di Beckett, presenti nel programma d’esame, privilegerà l’aspetto della pratica teatrale e metterà in evidenza le interpretazioni fornite in alcune delle più rilevanti produzioni del Novecento..
e in traduzione italiana: (Aspettando Godot, Finale di partita e Catastrofe) in Samuel Beckett, Teatro completo, Biblioteca della Pléiade, Einaudi, Torino, 1994..
oppure (Aspettando Godot, e Finale di partita) in Samuel Beckett, Teatro, Einaudi, Torino, 2005..
In: Samuel Beckett, Teatro completo, Biblioteca della Pléiade, Einaudi, Torino, 1994, i saggi: “Aspettando Beckett” di Alan Schneider; “Tentativo di capire Finale di partita” di Theodor W.
Adorno; “Il linguaggio teatrale di Samuel Beckett” di Wolfgang Iser; “Dal teatro della scrittura alla scrittura di scena” di Alfred Simon; “Agone e agonia in Finale di partita” di Aldo Tagliaferri; e inoltre “Prima di Godot”, “Aspettando Godot” e “Finale di Partita” (pp.
In sede d’esame gli studenti dovranno saper leggere e tradurre i testi di teatro presenti in programma..

finale
FINALE DI PARTITA atto unico di Samuel Beckett con.
Francesca Moretto (Clov) Fabio Massimo Franceschelli (Hamm) Siro Ercolani (Nagg) Caterina Duranti (Nell) regia di Fabio Massimo Franceschelli S e è vero che il teatro è metafora di vita, cosa può essere più appropriato ad esprimere il nostro vivere quotidiano, disgregante e schizofrenico, di un vecchio teatro abbandonato e cadente? E ancora, da dove inizia la corrosione dei valori costitutivi e coesivi della nostra società se non dalla famiglia, che della società stessa è probabilmente il microcosmo? Ė tenendo presente queste due linee di riflessione che si può comprendere la lettura del testo di Beckett data da OlivieriRavelli Teatro.
Non vuole essere, come spesso è stato inteso, un necrologio sulla morte del linguaggio, semmai un freddo e implacabile ritratto su come sia, invece, l'abitudine la vera forza motrice che accompagna il nostro quotidiano esserci.
L 'abitudine si diceva, si presenta come un ingranaggio, o come un gorgo, che guida le maschere di Finale di partita facendole apparire spente e prive di senso perché, appunto, mancanti di intenzione, di spinta vitale, di ciò che è l'appropriazione consapevole dei propri progetti.

FINALE DI PARTITA BECKETT ?

FINALE DI PARTITA - Attori - Guida di SuperEva
sei qui: superEva › Guide › Intrattenimento e Spettacolo › Attori Attori di Angela Platania guida dal 29-03-2004 Diventa anche tu una guida! .
CATANIA – Sempre maggiore interesse e affluenza di pubblico giovane registra la quarta edizione di nuovoteatro , dedicato alla drammaturgia contemporanea con allestimenti affidati a prestigiosi autori, registi e interpreti.
Il terzo appuntamento del cartellone è con Finale di partita , omaggio a Samuel Beckett nel centenario della nascita, in scena al Teatro Ambasciatori dal 31 gennaio al 4 febbraio 2007.
Lo spettacolo – una produzione realizzata dal Teatro de Gli Incamminati con il contributo di Artemide – è messo in scena e interpretato da Franco Branciaroli, una delle personalità di maggior rilievo del panorama teatrale italiano.
Di rilievo anche il team che ha curato l’allestimento, firmato per le scene e i costumi da Margherita Palli e per le luci da Gigi Saccomandi.
Il cast degli attori vanta ancora le presenze di Tommaso Cardarelli e Alessandro Albertin e la partecipazione di Lucia Ragni.
Pubblicata nel 1957 in francese col titolo di Fin de partie e tradotta, sempre da Beckett, in inglese nel 1958 come Endgame , la creazione fu definita dall’autore stesso « the favorite of my plays».
Finale di Partita | elbarrio.it
festa d'inaugurazione del nuovo studio di radiodigitale.info 09/03/2007.
Gran finale per il mini tour italiano dei Noisìa, per l'uscita del loro primo EP 'La Danza di Jerzy' (Revolver Rec) 23/03/2007.
Home » contenuto Finale di Partita «...non c’è niente di più comico dell’infelicità...
spettacolo teatrale tratto da Beckett della compagnia Clan Hejazi» .
non c’è niente di più comico dell’infelicità ...
In un luogo non luogo, prendono forma esistenze che si affacciano alla realtà quotidiana in maniera brutale, imbarazzante, mortificante.
Due uomini ‘sigillati’ in una stanza: Hamm, costretto sulla sua poltrona a rotelle, è l’ostinato governatore di questo piccolo mondo.
Loquace quel che basta perchè la ‘partita’ possa continuare, dispensa ordini illogici ad un alfiere, Clov, ridotto all’esasperazione.
Quest’ultimo, suddito poco propenso al dialogo, cerca, tra le pareti della cucina, la forza per andarsene, per abbandonare il proprio stato di perenne costrizione.
Una fuga verso il mondo esterno di cui non sappiamo quasi nulla, nel quale, non si sa perchè, pare non esserci più nulla.
Regione Lombardia: culture, identità e autonomie della Lombardia
Nei teatri di Milano scegli il teatro a Milano oppure scegli lo spettacolo .
Circuiti in Lombardia scegli la provincia scegli il circuito .
Oggi al cinema scegli dove in Lombardia oppure scegli il titolo .
Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie della Lombardia .
Finale di partita - Roma Finale di partita
Iscriversi alle news di GiraItalia è gratis! .
Finale di partita si svolge a dicembre, visualizza le altre manifestazioni della tipologia Cultura e Spettacolo a dicembre e altre manifestazioni della tipologia Cultura e Spettacolo : Cultura e Spettacolo in Lazio e Cultura e Spettacolo a Roma .
Il Mare per la Ricerca, la lotteria con finalità non profit organizzata dal Comune di Alassio e dall’Associazione Bagni Marini in collaborazione con l’Associazione Italiana Tumori Cerebrali per sostenere i progetti di ricerca dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, è armai prossima...
“Mercatino di Natale” .
A Belluno si svolgerà il tradizionale Mercatino di Natale allestito dal Consorzio Belluno Centro Storico.
L'evento si terrà in Piazza dei Martiri, nel periodo che va dal 2 al 31 dicembre 2006.
Arena del Sole - Teatro delle Moline - Stagione 2006/07
08/01/2007 Scopri i vantaggi di CARTA ARENA Scegli i tuoi spettacoli con Carta Arena!.
allestimento da scacchiera per pedine e due giocatori .
Il capolavoro di Beckett diventa una vera e propria partita a scacchi giocata su un palcoscenico con attori-giocatori che muovono marionette di legno.
Continua con questo allestimento, vincitore del Premio Nazionale della Critica 2006, il percorso artistico del Teatrino del Giullare, gruppo bolognese impegnato da oltre dieci anni nella realizzazione di spettacoli per attori e marionette.
Finale di partita è l’ultima parte di un incontro perso fin dall’inizio.
Hamm è una pedina ferma e cieca che tenta mosse senza senso, Clov la pedina che si affanna per la scacchiera senza potersi mai sedere.
Mosse inutili che cercano soltanto di rinviare una fine inevitabile.
Teatro delle Moline E tu allora? regia Marinella Manicardi .
Teatro delle Moline Qualcosa da Sala assolo danzato di e con Francesca Proia .
Nell'immagine in testa alla pagina, particolari del dipinto di Concetto Pozzati, Burattini-Manichini (2002) 200x175, olio, acrilico e smalto su tela .
Finale di partita - TeatroTeatro.it
Lo spettacolo coglie l’essenza tragicomica negli squarci di quotidianità, scomposti e rimontati, di Hamm e Clov, nella loro poca esperienza del presente, nella totale assenza di futuro..
Trama: Nel centenario della nascita di Samuel Beckett, Franco Branciaroli mette in scena il testo forse più importante del grande drammaturgo, “Finale di Partita”.
In esso si rappresenta, in forma surreale, la desolazione e la solitudine dei due protagonisti, insofferenti alla vita e impossibilitati a comunicare.
Recensione Una sensazione di inadeguatezza alla vita, o meglio un presentimento, un’angoscia che è un tutt’uno inscindibile con la necessità di dover per forza rispondere a qualcuno (a qualcosa, alla coscienza che è altro da noi) del perché dell’esistenza, del suo significato.
Una percezione di vuoto che, inconsapevolmente, a momenti alterni ci fa strada, poi ci affianca e infine ci segue, come un’ombra o come un orizzonte, nel continuo viaggio fuori e dentro di noi.
Come quella moltitudine di giovani studenti che hanno percorso la distanza tra il banco e la cattedra del docente carichi del peso delle loro lacune, i personaggi di questo Finale di Partita percorrono allo stesso modo, se non è sconveniente il raffronto, la strada della loro esistenza.
NSC > "FINALE DI PARTITA" DI SAMUEL BECKETT
rivista online di informazione cinematografica e culturale - anno III n.
registrazione al Tribunale di Venezia n.1491 del 29-09-2004.
Con “Finale di partita”, in scena a Milano al teatro Out Off dal 3 al 29 maggio, ancora una volta Beckett presenta un lavoro in cui le coordinate spazio-temporali sono prive di riferimenti realistici, con personaggi costretti ad un’immobilità fisica che rappresenta metaforicamente l’incapacità dell’uomo di sottrarsi al proprio triste destino.
Lorenzo Loris ha voluto riprendere lo spettacolo che l’anno scorso ha fatto vincere all’attore Paolo Pierobon il Premio Nazionale della Critica, nel contesto di un originale percorso registico sulla drammaturgia contemporanea e del ‘900 da lui svolto in questi anni sempre all’Out Off..
Hamm e Clov vivono in uno spazio chiuso e buio privo di riferimenti temporali.
Hamm è cieco e costretto su una sedia a rotelle, mentre Clov è costretto a rimanere in piedi per sempre e a prendersi cura di lui.
In questo luogo ci sono anche due bidoni dell’immondizia dove vivono Nagg e Nell, i genitori di Hamm, che hanno perso le gambe in un incidente stradale mentre pedalavano su un tandem.


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