Uno dei più celebri caccia italiani della seconda guerra mondiale. Si ottiene una piccola, bellissima riproduzione, di effetto, e spesso vola anche piuttosto bene. La sua costruzione è discretamente complessa ed utilizza tecniche di alleggerimento della struttura. I prototipi sono stati realizzati su carta da 80 gr/m2, come sempre, ma probabilmente, date le ridotte dimensioni, questo modello può utilizzare con successo anche carta da 60 gr/m2 e risultare più leggero. Qui sotto i soliti disegni:
La costruzione dell'ala è un po' più complessa del solito, per via della sua sagoma. Si ritagliano i pezzi (lasciando le linguette di montaggio, utilissime in questo caso) e si praticano gli alleggerimenti indicati dalle superfici in grigio-verde. Allo scopo occorre un tagliabalsa (o lametta) ed in righello (attenzione alle dita e a non tagliare parti bianche, nonchè a quello che c'è sotto il foglio, perchè si taglia anche lui). Lo stesso lavoro, fatto con le forbicine, è complicato e facilmente rovina il pezzo.
Per prima cosa si incollano, sotto al pezzo principale, i due ampi raccordi alla fusoliera. La parte azzurra del raccordo deve combaciare esattamente con la parte bianca alleggerita , lasciando sporgere dal bordo di uscita le tre piccole linguette che serviranno, come sempre, ad unire l'estradosso. La figura mostra questa operazione.
A questo punto si fissa il pezzo principale sul piano di lavoro con nastro adesivo sulle linguette di montaggio, e la stessa figura illustra le fasi successive. Si fissano dapprima , provandone la posizione, le due linguette bianche sotto gli estradossi del pezzo principale, in modo che, ripiegando gli estradossi, si incontrino al centro. Serviranno poi a mantenere il diedro. Quindi si incolla il raccordo sulla linguetta dell'estradosso. Attenzione, questa incollatura avviene ad estradosso già ripiegato sull'intradosso, quindi conviene incollare anche direttamente le linguette del bordo di uscita. In questo modo anche le coppie di linguette all'interno dei raccordi vanno a combaciare al centro.
Le prime linguette incollate si trovano tra queste due coppie. Con la solita tecnica si staccano le estremità alari, vi si pone sotto uno spessore tale da dare il giusto diedro, si ri-fissa il nastro adesivo e si procede ad unire le coppie di linguette al centro. A colla asciutta si stacca l'ala dal piano di lavoro (attenzione, il centro è fragile), si eliminano le linguette di montaggio e l'ala è pronta. Se risulta bella, non svergolata, allora è quasi certo che il modello volerà bene.
Ora si passa alla solita fascia centrale, che prevede anch'essa fori di alleggerimento. In questo caso i bordi trasversali dei fori rettangolari sono rinforzati per non indebolire troppo la fascia. Inoltre sono previsti due settori interni per mantenere la forma ed evitare il più possibile svergolamenti. Occorre prestare attenzione che lil fondo inferiore si solleva verso la coda. La figura mostra la tecnica usata.
Si nota che potrebbero esserci "interferenze" tra le linguette dei settori e quelle delle basi, da risolvere per il meglio, magari asportando un pezzettino di carta. Si lasciano aperti al momento la punta e la coda della fascia centrale, per aiuto alle incollature successive. Occorre anche non dimenticare le solite due clips nel muso della scatola, attaccate mediante la solita fascetta.
Si passa quindi alla coperture inferiore della fusoliera. Qui si nota un particolare attacco per l'ala che serve a darle un piccolo angolo positivo di incidenza, necessario per un volo corretto. Si inizia col preparare il pezzo di attacco ala-fusoliera. Il pezzo è una sezione prismatica a taglio inclinato, ed occorre fare attenzione a farla bene. La figura mostra il procedimento.
La base rettangolare con foro di alleggerimento è quella superiore, che andrà ad incollarsi sotto la fascia centrale.
La rimanente parte della copertura inferiore è in sei settori che restano uniti per la striscia centrale (fondo dell'aereo). Viene accuratamente ritagliata ed i settori vengono "arrorondati "dando piuttosto la forma di tronchi di coni e cilindri che non quella di tronchi di piramidi e prismi. Il realismo del modello ne guadagna molto. Può essere fatta solo una leggera piegatura lungo la striscia comune di fondo. Occorre invece preparare a prisma l'appoggio dell'ala, ripiegando, sovrapponendo ed unendo i due trapezi bianchi che forniscono l'appoggio con l'incidenza richiesta.
La figura sottostante indica questa e le operazioni successive.
Si inizia ad incollare (scatola aperta) il primo settore (muso) sovrapponendo i lembi colorati in arancio sulle strisce bianche laterali della fascia cantrale e si solleva anche la linguetta bianca anteriore. Si procede quindi all'incollaggio analogo del secondo settore. A questo punto occorre inserire l'ala ed il suo appoggio preparato in precedenza.
Si vede dalla figura come il supporto sia dapprima incollato all'ala e poi come l'ala venga inserita e "pizzicata" tra la fascia centrale e la copertura inferiore.
La parte rimanrnte della copertura si unisce alla fascia centrale sempre utilizzando l'incollatura esterna degli ultimi tre tronchi di cono. Le strisce bianche sulla fascia centrale danno la posizione degli incollaggi.
I cinque pezzi della parte superiore della fusoliera presentano qualche difficoltà di posizionamento ed incollaggio, ma con pazienza ed eventuali tentativi ripetuti, alla fine riesce bene.
Occorre ritagliare accuratamente i pezzi e arrotondarli a cilindri e coni come saranno una volta montati, in modo che la carta non forzi troppo le incollature. Il pezzo della cabina deve essere piegato, ma non ancora incollato La sua messa in opera è diversa da come fatto in precedenza, più complessa ma di molto migliore effetto.
La copertura superiore del muso è divisa in tre settori a tronco di cono e non presenta particolari difficoltà di installazione. due linguette bianche, una in punta e l'altra in fondo, serviranno a connettersi, rispettivamente alla paretina anteriore della fascia centrale ed al settore semiellittico della sezione successiva.
La figura illustra queste operazioni in modo schematico:
Risulta abbastanza complesso far combaciare correttamente i pezzi dei due settori centrali e della carlinga. Si inizia col clhiudere i due settori semiellittici rispettivamente davanti al primo dei settori centrali e dietro al secondo, ricordando di ripiegare la linguetta ch si attacherà sulla fascia. Quindi i due settori si uniscono tra di loro mediante le due linguette triangolari del secondo. Occorre fare attenzione che le due parti siano correttamente allineate. Quindi si prova ad inserire la cabina dall'interno e si verifica la sua corretta sagoma, si incollano le sue parti tra di loro, ed infine la si incolla con le relative linguette bianche di base all'interno dei due settori predisposti. Se il tutto è andato a buon fine, il blocco dovrebbe "calzare" correttamente sulla fascia e qui viene incollato, ricordandosi di incollare anche, se si riesce, la linguetta del segmento di prua al settore semiellittico.
L'ultimo segmento della copertura superiore è un semi tronco di cono a scatola chiusa che sarà applicato sopra la fascia.
ATTENZIONE: prima di questa operazione occorre fare ed applicare gli stabilizzatori. Il disegno di riferimento e le dimensioni del pezzo indicano la corretta posizione.
Terminata questa operazione si possono richiudere le paretine di prua e di coda della fascia centrale. In coda rimane da applicare il minuscolo prisma terminale, mentre sul muso si applica prima il settore grigio e quindi il cono che fa da ogiva dell'elica. Questa parte è da rinforzare con colla a due componenti.
Rimangono due accessori da montare, che sono i radiatori. Il primo, cilindrico è montato lateralmente al motore, mentre il secondo è ventrale. La posizione si deduce dal disegno d'insieme. Il radiatore ventrale si monta con le linguette esterne per semplicità. La figura illustra questi ultimi dettagli.