Uno dei più celebri tra i vecchi aerei italiani. Nato negli anni trenta, progettato da Celestino Rosatelli (CR stà per Caccia Rosatelli, infatti i suoi bombardieri si chiamavano BR--). Partecipò alla guerra di Spagna (vi sono stati esemplari su ambedue i fronti) ed alla guerra mondiale. Il modello in carta presenta certo qualche difficoltà in più, date dai tralicci di sostegno dell'ala superiore (che comunque riescono bene e sono abbastanza robusti) e dal carrello, che risulta un po' approssimato, ma accettabile. Il disegno 1 riporta il trittico dell'aereo vero, in una delle sue colorazioni (approssimata, le insegne sono della repubblica italiana e mancano identificativi di reparto).., nonché una vista presa da un disegno più serio. Le dimensioni sono in scala. Il disegno 2 riporta le superfici (ala, timoni quota e timone di direzione) e la travatura di sostegno dell'ala superiore, nonché il contenitore al centro dell'ala superiore.. Si inizia dalla costruzione dell'ala, con la solita tecnica sperimentata. Nel modello non viene dato alcun diedro ai piani alari per non complicare le cose. L'effetto estetico è comunque buono, mentre l'ala alta evita problemi di volo. Vedere anche figura 6. Fatte le ali, si mettono da parte e si passa alla realizzazione della scatola centrale di fusoliera, che si trova sul: disegno 3. Questa scatola è composta da un corpo principale e di una scatoletta a prua, separata per dare la caratteristica sagoma al muso. Indicazioni costruttive si trovano in figura 4. Si nota che vi è un rinforzo interno alla scatola principale, ed è indicata la posizione in cui montarlo. Attenzione che il disegno della posizione risulterà all'esterno della scatola, mentre ovviamente il rinforzo va all'interno. Si può riportare a matita sul retro del foglio per trasparenza. All'interno del muso (scatola grossa) occore anche porre le due clips (numero 2) infilate ed incollate nella apposita striscia avvolta, la quale viene poi ben incollata all'interno. È possibile che le strisce laterali delle scarole, sui recessi a prua, debbano essere rifilate, quindi si incolla, nella sua sede, la scatoletta. A questo punto conviene ritagliare accuratamente la parte di copertura inferiore ( disegno 3), dare ai vari segmenti la sagoma che avranno in opera (il più possibile), ripiegare ed incollare ben sovrapposti i due trapezi che forniranno l'appoggio all'ala inferiore. Questo pezzo viene affacciato alla scatola, senza eseguire l'incollatura, per verificare la corretta posizione dell'ala. Si incolla dapprima l'ala sotto la scatola (dolo una parte dell'estradosso convesso va ad incollarsi, quella più alta, al centro) e quindi si applica la copertura inferiore, facendola giungere a metà della scatola, con i vari segmenti ben allineati. Nella parte a prua i bordi superiori potranno eccedere il centro del recesso. Si possono rifilare, oppure possono essere lasciati salire un po', in quanto non si noteranno (coperti dalla parte superiore. Si incolla al frontale della scatola la linguetta anteriore, rispettando la sagoma del muso. La parte che, in coda, si trova sotto ai piani quota, deve salire fino al bordo superiore della scatola. A questo punto si fanno i piani di quota ( disegno 2) e si applicano superiormente al fondo della scatola. Occorre adesso preparare i due pezzi della copertura superiore, che contengono l'apertura per il posto di pilotaggio (tutto su disegno 3). Si applica la parte anteriore, facendo attenzione alla sagoma del muso ed a portare i bordi delle varie sezioni ben a contatto con la copertura inferiore. Si può quindi applicare il pezzo grigio che chiude il posto di pilotaggio, dal quale avanza il pezzo dell'alzata posteriore, che si unirà alla parte posteriore della copertura. La parte posteriore viene preparata chiudendo la parte di coda che va sopra i timoni di quota (cosa che si fà sovrapponendo ed incollando i due triangoli bianchi). Applicata anche questa parte si può incollare il semicono paratesta dietro al posto di pilotaggio, ed il parabrezza davanti allo stesso. Sul disegno 2 si trova il pezzo per il timone, che viene fatto nel solito modo. le linguette servono a collegarlo alla fusoliera, sul cono finale quelle inclinate (quasi orizzontali) ed a "pizzicare" il fondo della fusoliera quelle verticali. La fusoliera viene terminata applicando sul muso il frontalino a "8" e l'ogiva dell'elica (ambedue sul disegno 3. Il montaggio del frontalino e del timone sono illustrati in figura 5, ove è anche indicato il montaggio del posto di pilotaggio. La parte che segue è specifica per un biplano, e quindi non è ancora stata vista in modelli precedenti. Notiamo che sul disegno delle coperture si sono perse, sul .gif, due o tre indicazioni dei punti ove collegare i montanti. Al momento lasciamo alla buona volontà del modellista il trovarli (non è difficile) Resta ora da montare il carrello, i cui pezzi stanno su disegno 3 e qualche indicazione di montaggio si trova su figura 6. I punti di attacco sono indicati sulla fusoliera da areole bianche. La costruzione è sempre a due facce e linguetta di unione. Ruota e carenatura sono i punti più approssimati. Si dà un certo spessore sovrapponendo più sagome, ma non si può esagerare per questioni di peso. Una struttura scatolata sarà forse tentata in una prossima revisione, ma per ora ci accontentiamo. Rimane il centraggio del modello. Potrebbe risultare leggero a prua. In questo caso un piccolo chiodino può essere introdotto nell'ogiva, e bloccato con la colla a due componenti che serve a rinforzare il muso. Attenzione a che il chiodino non scappi e vada a spasso, perche potrebbe costituire pericolo per i bambini piccoli di casa. |