Brevi note di grammatica della lingua piemontese
13) - Avverbi e preposizioni
una lingua neolatina indipendente

brevissime note di un dilettante ...
... per cui non si esclude la presenza di qualche errore (questo è un eufemismo)

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    Morfologia - Gli avverbi
Anche in piemontese, come in italiano, suddividiamo gli avverbi in avverbi di modo (manera), di tempo (temp), di luogo (leu), di quantità (quantità), di opinione (opinion). In piemontese vi sono poi moltissime locuzioni avverbiali, che sono molto usate. Si ricorda che anche gli avverbi hanno forme di comparativo e di superlativo, alle quali si applica quanto visto a proposito degli aggettivi, e di cui parleremo.
Notiamo che anche in piemontese, come altrove, vi sono parole che possono essere usate come avverbi, oppure come aggettivi o pronomi, secondo il contesto in cui si trovano.

Iniziamo con la tabella che riporta alcuni esempi di avverbi dei vari tipi, quindi daremo una piccola serie di locuzioni avverbiali, per le quali si rimanda anche alla Sintassi ed alle Frasi Idiomatiche. Faremo poi alcune considerazioni.

Avv. di modo Avv. di quantità Avv. di tempo Avv. di luogo Avv. di opinione
bin = bene
mal = male
mej = meglio
pess = peggio
tant = tanto
pòch = poco
tròp = troppo
vàire = molto
adess = adesso
peui = poi
ancheuj = oggi
prima = prima
davsin = vicino
lontan = lontano
ambelessì = qui
ambelelì = lì
si = si
no = no
òi = si
é = si
dosman = dolcemente
vreman = veramente
maleureusman = sfortunatamente
për asar = per fortuna
motobin = molto
mach = soltanto
assè = a sufficienza
scars = scarsamente
sovens = sovente
viravoltà = molto spesso
mentre = mentre
antramentre = mentre
drinta = dentro
fòra = fuori
aranda = accanto
leugn = lontano
franch = certo, proprio
pì nen = non più
pròpi = davvero, proprio
maraman = forse
parej = così
ëd pianta = completamente
fòrt = fortemente
pian = piano
(a) basta = abbastanza
bastansa = abbastanza
pro = a sufficienza
vàire...?... = quanto...?...
minca poch = spesso
minca tant = ogni tanto
marlait = un po' di tempo
comensa = dapprima
d'sora = sopra
andova = dove
anté = dove
sota = sotto
dabon = davvero
pì ganca = nemmeno
sicura = certo, sicuramente
giusta = appunto, giusto
adasi = adagio
ambòss = bocconi
da rair = raramente
volonté = volentieri
gnente = nulla, niente
nèn = nulla, niente
a malòch = in abbondanza
tansipòch = un pochino
torna = dinuovo
sempe = sempre
subit = subito
l'auterdì = l'altro ieri
an sà = di qua
an là = di là
dnans = davanti
daré = dietro
fòrse = forse
miraco = può darsi
salacad = per caso
conforma = secondo che...
a gatagnao = carponi
al toch = a tastoni
miton mitena = così così
zichin zichet = subito
almanch = almeno
nen vàire = poco
bele bin = benissimo
bele = proprio
adsades = tra poco
dla minuta = giusto ora
ëd longh = subito di seguito
dun-a = presto
daspërtut = dappertutto
ansima = sopra
ambelelà = là
apréss = dietro
= certamente
nen d'autut = niente affatto
pa pì = non più
pa privo = senza dubbio.

Anche in piemontese vi sono avverbi di modo che possono derivare da aggettivo qualificativo con aggiunta di ment. Si ottengono, di solito, dal femminile dell'aggettivo. Ad esempio: tranquil = tranquillo, tranquila = tranquilla, tranquilament = tranquillamente.
Si tende comunque ad usare gli avverbi di questa forma molto meno che in italiano. In effetti questi avverbi sono italianismi che non corrispondono al carattere della lingua piemontese. In base al senso della frase si tende infatti ad usare locuzioni diverse. Ad esempio :Vado tranquillamente può essere i vado tranquilament, ma più spesso è i vado da tranquil o espressioni simili. Nello stesso modo, ad esempio, "raramente" si traduce spesso "da ràir" e mai "rarament", mentre "fortemente" si traduce spesso "fòrt", e mai "fortament", e così via.
Esiste una serie di avverbi piemontesi che possono essere considerati, per il loro suono, simili agli avverbi corrispondenti francesi (scritti però con diversa grafia), che provengono appunto da Oltralpe. Fra questi si trovano:
dosman = dolcemente
maloreusman = sfortunatamente
notaman = segnatamente
vreman = veramente
vitman = velocemente

A proposito di "vitman" si nota che il suono è sullo stile francese, ma che in francese non esiste un avverbio simile corrispondente. Si tratta di una analogia di origine piemontese.
Richiamiamo infine l'attenzione sull'avverbio di opinione "sì", che in piemontese ha tre differenti forme: "sì, é, òi".
Per ulteriori avverbi si rimanda al dizionario.

Esempi di comparativi e superlativi
Si è detto che le regole di formazione dei comparativi e superlativi degli avverbi corrispondono a quelle relative agli aggettivi. Pensiamo dunque che questi possano essere illustrati efficacemente giusto con alcuni esempi. Del resto lo stesso meccanismo si trova in italiano. Qui notiamo ancora, come per gli aggettivi, che il piemontese preferisce "pì/manch ... che ..." (più/meno ... che ...) piuttosto dell'espressione "pì/manch ... ëd ..." (più/meno ... di ...).
I vado pì ampressa che ti = vado più velocemente di te
I vado motobin an pressa = vado velocissimo
I son andàit manch leugn che tì = sono andato meno lontano di te
I son andàit pì leugn che tì = sono andato più lontano di te
A ven motobin da ràir = viene molto raramente
It andras ël pì vitman che it podras = andrai più velocemente che potrai
Pì che paèj... = più di così...

Locuzioni avverbiali
Si è visto come gli avverbi di maniera in "...ent" siano pochissimo usati e come, in piemontese, suonino un po' stonati. Il loro raro uso viene compensato da una notevole quantità di locuzioni avverbiali costituite da preposizione + (articolo) + sostantivo, oppure da preposizione + aggettivo, come dimostrano i pochi esempi che vengono riportati qui sotto.
A stracheur (dë stracheur) = malvolentieri
A catòrba = alla ceca
A rabél = in rovina
A l'avait = in agguato
A l'asar = a caso, casualmente
Për asar = casualmente
Da ràir = raramente
Dë sfrandon = impetuosamente, senza garbo
Dë scondion = segretamente, di nascosto
Për dabon = veramente
Për da bin = bene, accuratamente
A spress = appositamente
A pansa mòla = bocconi
Con deuit = garbatamente
Da dësdeuit = sgarbatamente
Ëd pianta = completamente
Dë sfròs = di straforo
Di queste forme se ne contano centinaia, in piemontese, e sono molto usate.
Vi sono poi avverbi che in italiano corrispondono ad una locuzione avverbiale. Es.:
"a mala pena" = "marlipen-a".
"di mascosto" = "stërmion".
    Morfologia - Preposizioni
Riprendiamo il discorso sulle preposizioni, già iniziato a proposito dell'articolo (preposizione articolata). La prima serie di preposizioni che proponiamo è la classica serie che in italiano può formare preposizione articolata, o che comunque è formata da parole che possono essere soltanto preposizioni. Si tratta della ben nota serie italiana di, a, da, in, con, su, per, tra, fra . In piemontese la prima di queste "di", può assumere le forme ëd, dë, 'd, d' in funzione delle lettere iniziali della parola seguente e della lettera finale della parola precedente. L'uso di queste forme è soggetto alle stesse regole d'uso dell'articolo determinativo maschlie singolare. Allora si ha che ëd si usa di fronte a consonante semplice o consonante seguita da r, l, o gruppo gn. Se la parola che segue inizia per consonante doppia, s forte, etc. allora si usa la forma . Se la parola che segue inizia per vocale si usa la forma d' apostrofata posteriormente. Infine la forma ëd, quando preceduta da parola che termina per vocale, si trasforma in 'd apostrofato anteriormente. Vedere la parte sugli articoli per quanto riguarda questa preposizione articolata.
Le preposizioni italiane a, da hanno un corrispondente simile in piemontese in a, da, e non presentano particolarità se non nella formazione di preposizioni articolate (vedere la parte sugli articoli).
La preposizione italiana in ha come corrispondente piemontese an, che si trova anche nella forma ën. Questa preposizione non forma preposizioni articolate, ma in presenza di articolo si trasforma in ant o eventualmente (ënt). Si richiama la particolarità della espressione in casa, (casa = cà) che viene resa con ant ëcà, oppure antecà. Non è comunque errore la forma an cà, che però è poco comune.
La preposizione italiana su ha su come corrispondente piemontese, che può anche trovarsi (raramente) nella forma . Molto spesso questa preposizione, quando è articolata, si associa alla preposizione an, che la precede. (E. g. "an sël cop = sul tetto (letteralmente "in sul tetto)". Vedere la parte sugli articoli per quanto riguarda questa preposizione articolata.
La preposizione italiana per ha për come corrispondente piemontese. Si nota che in qualche caso, quando questa preposizione è seguita da vocale, collassa in pr' apostrofato posteriormente. Classico esempio pr'esempi = per esempio oppure un a pr'un = uno a ciascuno.
Le preposizioni italiane tra, fra hanno un corrispondente simile in piemontese in tra, fra, e non formano preposizioni articolate. In piemontese è più frequente l'uso di fra.

Altre preposizioni, oltre a quelle viste, possono a volte venire utilizzate anche con valore di avverbio. Sono preposizioni quando precedono nomi, aggettivi, pronomi, avverbi per formare i complementi nella frase. Ne riportiamo qui alcune:
sota \s'ut&\ = sotto
d'zora \dz'ur&\ = sopra
drina \dr'int&\ = dentro
fòra \f'or&\ = fuori
danans \d&n'&[ng]s\ = davanti
darera \d&r'er&\ = dietro
dacant \d&c'&nt \ = vicino
oltra \ ultr& \ = oltre
vers \v'ærs\ = verso
travers \tr&v'ærs\ = attraverso

Come anche in italiano, si usano anche locuzioni, che derivano dall'associazione di due o più preposizioni. Come esempio:
da 's për tut \d& s p&r t'[ue]t\ = dappertutto
da's për mi \d&sp&rm'i\ = da me solo.
dë 'd sà \d&ds'&\ = di quà
dë 'd là \d&ds'&\ = di là

Notiamo un particolare uso della preposizione "sota" = sotto, per indicare un tempo immediatamente vicino o di poco precedente (sotto = nel preiodo di...)
sota Natal = nel periodo di Natale, etc...

Per altre particolarità d'uso, e nella formazione dei complementi, si rimanda alla Sintassi. Qui ci limitiamo a ricordare che alcuni complementi sono formati, in piemontese, in modo diverso rispetto all'italiano.


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Ancora il Moncenisio. In un'altra inquadratura. Ecco un'altra inquadratura della bella montagna