| ||||||||||||||||||||||||||||||
Notiamo che anche in piemontese, come altrove, vi sono parole che possono essere usate come avverbi, oppure come aggettivi o pronomi, secondo il contesto in cui si trovano. Iniziamo con la tabella che riporta alcuni esempi di avverbi dei vari tipi, quindi daremo una piccola serie di locuzioni avverbiali, per le quali si rimanda anche alla Sintassi ed alle Frasi Idiomatiche. Faremo poi alcune considerazioni.
Anche in piemontese vi sono avverbi di modo che possono derivare da aggettivo qualificativo con aggiunta di ment. Si ottengono, di solito, dal femminile dell'aggettivo. Ad esempio: tranquil = tranquillo, tranquila = tranquilla, tranquilament = tranquillamente. Si tende comunque ad usare gli avverbi di questa forma molto meno che in italiano. In effetti questi avverbi sono italianismi che non corrispondono al carattere della lingua piemontese. In base al senso della frase si tende infatti ad usare locuzioni diverse. Ad esempio :Vado tranquillamente può essere i vado tranquilament, ma più spesso è i vado da tranquil o espressioni simili. Nello stesso modo, ad esempio, "raramente" si traduce spesso "da ràir" e mai "rarament", mentre "fortemente" si traduce spesso "fòrt", e mai "fortament", e così via. Esiste una serie di avverbi piemontesi che possono essere considerati, per il loro suono, simili agli avverbi corrispondenti francesi (scritti però con diversa grafia), che provengono appunto da Oltralpe. Fra questi si trovano: dosman = dolcemente maloreusman = sfortunatamente notaman = segnatamente vreman = veramente vitman = velocemente A proposito di "vitman" si nota che il suono è sullo stile francese, ma che in francese non esiste un avverbio simile corrispondente. Si tratta di una analogia di origine piemontese. Richiamiamo infine l'attenzione sull'avverbio di opinione "sì", che in piemontese ha tre differenti forme: "sì, é, òi". Per ulteriori avverbi si rimanda al dizionario. Esempi di comparativi e superlativi Si è detto che le regole di formazione dei comparativi e superlativi degli avverbi corrispondono a quelle relative agli aggettivi. Pensiamo dunque che questi possano essere illustrati efficacemente giusto con alcuni esempi. Del resto lo stesso meccanismo si trova in italiano. Qui notiamo ancora, come per gli aggettivi, che il piemontese preferisce "pì/manch ... che ..." (più/meno ... che ...) piuttosto dell'espressione "pì/manch ... ëd ..." (più/meno ... di ...). I vado pì ampressa che ti = vado più velocemente di te I vado motobin an pressa = vado velocissimo I son andàit manch leugn che tì = sono andato meno lontano di te I son andàit pì leugn che tì = sono andato più lontano di te A ven motobin da ràir = viene molto raramente It andras ël pì vitman che it podras = andrai più velocemente che potrai Pì che paèj... = più di così... Locuzioni avverbiali Si è visto come gli avverbi di maniera in "...ent" siano pochissimo usati e come, in piemontese, suonino un po' stonati. Il loro raro uso viene compensato da una notevole quantità di locuzioni avverbiali costituite da preposizione + (articolo) + sostantivo, oppure da preposizione + aggettivo, come dimostrano i pochi esempi che vengono riportati qui sotto. A stracheur (dë stracheur) = malvolentieri A catòrba = alla ceca A rabél = in rovina A l'avait = in agguato A l'asar = a caso, casualmente Për asar = casualmente Da ràir = raramente Dë sfrandon = impetuosamente, senza garbo Dë scondion = segretamente, di nascosto Për dabon = veramente Për da bin = bene, accuratamente A spress = appositamente A pansa mòla = bocconi Con deuit = garbatamente Da dësdeuit = sgarbatamente Ëd pianta = completamente Dë sfròs = di straforo Di queste forme se ne contano centinaia, in piemontese, e sono molto usate. Vi sono poi avverbi che in italiano corrispondono ad una locuzione avverbiale. Es.: "a mala pena" = "marlipen-a". "di mascosto" = "stërmion".
Le preposizioni italiane a, da hanno un corrispondente simile in piemontese in a, da, e non presentano particolarità se non nella formazione di preposizioni articolate (vedere la parte sugli articoli). La preposizione italiana in ha come corrispondente piemontese an, che si trova anche nella forma ën. Questa preposizione non forma preposizioni articolate, ma in presenza di articolo si trasforma in ant o eventualmente (ënt). Si richiama la particolarità della espressione in casa, (casa = cà) che viene resa con ant ëcà, oppure antecà. Non è comunque errore la forma an cà, che però è poco comune. La preposizione italiana su ha su come corrispondente piemontese, che può anche trovarsi (raramente) nella forma së. Molto spesso questa preposizione, quando è articolata, si associa alla preposizione an, che la precede. (E. g. "an sël cop = sul tetto (letteralmente "in sul tetto)". Vedere la parte sugli articoli per quanto riguarda questa preposizione articolata. La preposizione italiana per ha për come corrispondente piemontese. Si nota che in qualche caso, quando questa preposizione è seguita da vocale, collassa in pr' apostrofato posteriormente. Classico esempio pr'esempi = per esempio oppure un a pr'un = uno a ciascuno. Le preposizioni italiane tra, fra hanno un corrispondente simile in piemontese in tra, fra, e non formano preposizioni articolate. In piemontese è più frequente l'uso di fra. Altre preposizioni, oltre a quelle viste, possono a volte venire utilizzate anche con valore di avverbio. Sono preposizioni quando precedono nomi, aggettivi, pronomi, avverbi per formare i complementi nella frase. Ne riportiamo qui alcune: sota \s'ut&\ = sotto d'zora \dz'ur&\ = sopra drina \dr'int&\ = dentro fòra \f'or&\ = fuori danans \d&n'&[ng]s\ = davanti darera \d&r'er&\ = dietro dacant \d&c'&nt \ = vicino oltra \ ultr& \ = oltre vers \v'ærs\ = verso travers \tr&v'ærs\ = attraverso Come anche in italiano, si usano anche locuzioni, che derivano dall'associazione di due o più preposizioni. Come esempio: da 's për tut \d& s p&r t'[ue]t\ = dappertutto da's për mi \d&sp&rm'i\ = da me solo. dë 'd sà \d&ds'&\ = di quà dë 'd là \d&ds'&\ = di là Notiamo un particolare uso della preposizione "sota" = sotto, per indicare un tempo immediatamente vicino o di poco precedente (sotto = nel preiodo di...) sota Natal = nel periodo di Natale, etc... Per altre particolarità d'uso, e nella formazione dei complementi, si rimanda alla Sintassi. Qui ci limitiamo a ricordare che alcuni complementi sono formati, in piemontese, in modo diverso rispetto all'italiano. |
Ancora il Moncenisio. In un'altra inquadratura.
Ecco un'altra inquadratura della bella montagna