
CRIPTA
Nasce come cappella castrense tra il Nono e il Decimo secolo, già dedicata a San Giorgio.
Non può essere nata come cripta perché:
- è posta al medesimo livello delle parti architettoniche più antiche del complesso canonicale
- le piene del Ticino hanno obbligato a intervenire con l’accumulo di materiale di riempimento per la difesa delle strutture
- le cripte avevano la funzione di conservare le reliquie dei Santi o le ossa dei monaci o dei benefattori. Nella cripta di Bernate non sono mai stati trovati segni di sepolture.
- L’altare maggiore della primitiva medievale chiesa di San Giorgio non era posto perpendicolarmente sopra la cripta, nel significato simbolico di morte/vita nuova
Semplice e austera, presenta volte a crociera cupoliformi; gli archi poggiano su colonne in sasso di serizzo, testimonianza del periodo altomedievale. Sotto l’odierno pavimento è conservata, nel centro, una depressione, che può essere stata l’antica fonte per il battesimo per immersione. Segni di un braciere nella parte centrale fanno supporre che ai tempi dei Canonici veniva usata come chiesa hiemalis , chiesa per le funzioni del periodo invernale. La cripta era dotata di un altare, oggi perduto, dedicato al Santo Crocifisso. Nell’abside è possibile vedere il monumento in memoria dei caduti della prima guerra mondiale prima situato nell’antico cortile della casa canonicale del priore. Sotto il monumento esiste tuttora un passaggio segreto che rappresentava la via di fuga del castrum.
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