Premesse sul robot annaffiatore
Il periodo più critico per chi coltiva piante e fiori nel balcone di casa è durante le ferie estive, durante il quale, senza l'intervento di un parente o di un vicino le piante restano senza acqua e seccano inesorabilmente.
Esistono sistemi di irrigazione automatica, ma ciascuno ha delle controindicazioni:
ci sono dispenser in argilla che dovrebbero erogare acqua pescandola da un recipiente per osmosi; la pianta però resta spesso senza alcun apporto di acqua;
ci sono i rubinetti regolati a tempo programmabile; in questo caso, se è collegato ad un tubo di gomma nominalmente resistente a pressioni notevoli, a volte la pressione dell'acqua sale oltre certi limiti o l'azione continuata della forte pressione dell'acqua provoca l'esplosione del tubo e conseguenti allagamenti; se invece è collegato direttamente al rubinetto un malfunzionamento, l'esaurimento delle batterie o un errore di programmazione possono determinare l'uscita di una quantità eccessiva di acqua, o addirittura l'intervento dei pompieri.
l'erogazione dell'acqua non è uniforme oppure non è regolabile pianta per pianta per cui alcune ricevono una quantità di acqua eccessiva ed altre insufficiente;
l'irrigazione goccia a goccia sembrerebbe la soluzione di molti problemi; in realtà per ottenere in corrispondenza di ciascuna pianta un flusso così limitato di acqua, il condotto dell'acqua in corrispondenza di ciascuna bocchetta regolabile mediante una vite è così piccolo da venire progressivamente intasato dalle microparticelle presenti nell'acqua seppure potabile; ne consegue una continua diminuzione del flusso (cioè aumento progressivo del periodo di tempo tra una goccia e quella successiva) fino al completo arresto del flusso in due o tre giorni; anche una regolazione successiva non garantisce una continuità sufficiente dell'apporto dell'acqua per l'arco di tempo interessato, che può essere anche di due o più settimane, nell'ipotesi di prelevare l'acqua per gravità da un paio di taniche poste ad una certa altezza (es. su un mobile del balcone); collegando invece tale impianto al rubinetto dell'acqua potabile l'afflusso probabilmente è più regolare ma, oltre una certa pressione dell'acqua (che di notte tende a salire) si rischia che una delle derivazioni dal tubo principale salti o il tubo stesso si rompa, con conseguenti allagamenti.
Il sistema basato sul robot annaffiatore si limita a portare, su un carrello adeguatamente dimensionato ma dello stesso tipo di quello utilizzato nel progetto "Robot su percorsi vincolati" un'unica tanica di acqua (es. da 25 litri); mediante una piccola pompa alternativa viene prelevata una quantità di acqua definita (es. 50 cc per ogni ciclo di andata e ritorno) che viene riversata in un tubo orientato verso la pianta da irrigare; si possono così erogare volta per volta quantità di acqua definite; con una erogazione di 200 cc di acqua mediamente per ogni pianta è possibile rifornire una decina di piante per un periodo di almeno 12 giorni.
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