CAPITOLO III "Drin! Drin!" La
sveglia suona ma io sono già sveglia nel mio letto, faccio sempre così: quando
devo fare qualcosa che mi entusiasma mi sveglio di prima mattina. |
-Se
ricordi ciò che ho detto, capirai che io coltivo ancora in modo
tradizionale, oggi si direbbe
agricoltura biologica,
ma ora ti porto da un amico che possiede delle
serre,
così ti farai un’idea di come funziona l’agricoltura oggi. -Certo, si, si! Detto questo, andiamo. Ci avviciniamo alle serre che sembrano in realtà dei comuni capannoni, invece chissà quale entusiasmante mistero nascondono…. -Salve Antonio, come va?- esclama nonno, rivolgendosi ad un signore che si gira di scatto. -Luigi, che sorpresa! E chi è questo bambino? -Oh ,già! E’ mio nipote. Moriva dalla voglia di conoscere le serre, così sono venuto da te. -Hai fatto bene, amico. Ma vieni piccolo, chiedimi tutto ciò che vuoi. Così dicendo mi fa entrare in una serra. |
C’è solo un piccolo solco
che permette di camminare: tutto intorno vi sono tavole con tantissimi vasetti
di piantine piccole piccole e , qua e là, sono gettati guanti, innaffiatoi,
cesoie, stivaloni…. Guardo in aria e mi nasce spontanea la domanda: |
-Un
po’ come me, che ho avuto la varicella!- esclamo.-Certo-
aggiunge il nonno- i parassiti sono i virus, il tronco sei tu, le sfoghe
bianche sono le bolle e gli antiparassitari
sono i medicinali! -Usate anche dei concimi chimici? -Si, ma anche il letame, non preoccuparti- mi rassicura Antonio. -Credo che sia ora di andare, vero Giuseppe? -Ciao.Noi ci vediamo domani, vero, Luigi? -Certo,certo; arrivederci Antonio. Con un ultimo cenno della mano saluto Antonio che entra in serra. E’ stata una mattinata così entusiasmante! Non so come farò a raccontare tutto alla mamma. Così arriviamo alla casa della nonna che ci ha preparato un bel pranzetto: tagliatelle fatte in casa al ragù, pollo nostrano e fragole senza concimi. -Che fame! |
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Il pomeriggio lo trascorro
nell’orto del nonno a zappettare, raccogliere fragole, togliere le erbacce e a
sognare…. |