La stampa e il sindacato
Segnalazione bibliografica
Il libro "Trade Union Press Work. Training Manual" pubblicato on
line nel sito della Confederazione Internazionale dei Sindacati Liberi (International
Confederation of Free Trade Unions), dicembre 1999.
I rapporti tra i sindacati e lopinione pubblica devono passare
spesso dalla mediazione dei mass-media, che nella nostra moderna società di comunicazione
acquisiscono unimportanza sempre maggiore. Da qui la rilevanza dei rapporti dei
sindacalisti con gli operatori dei media, che inoltrano il messaggio sindacale presso
lopinione pubblica, la quale si basa proprio su tale informazione per giudicare il
lavoro dei sindacati.
E indubbio che il "meccanismo" in questione non funziona
perfettamente: a volte il messaggio non arriva perché non viene preso in considerazione,
a volte viene trasmesso contorto, e a volte viene reso incomprensibile. E facile
dire "colpa dei giornalisti" che di colpe ne hanno sicuramente parecchie
, ma talvolta i problemi riguardano solo le nostre scarse conoscenze o il modo
sbagliato di porsi nei rapporti con gli operatori dei media.
E questo lobiettivo del libro "Trade Union Press Work.
Training Manual" pubblicato on line nel sito (vedi la cartella contents
nel sito
) della Confederazione
Internazionale dei Sindacati Liberi (International Confederation of Free Trade Unions)
in tre lingue diverse: in inglese, francese e spagnolo.
Lo scopo del volume viene spiegato subito nella prima pagina:
"
cambiare la percezione dellopinione pubblica circa lattività dei
sindacati", poiché "i sindacati non vengono visti con simpatia
dallopinione pubblica visto che spesso vengono menzionati dai media soltanto
quando causano disagi ai cittadini, come per esempio in caso di scioperi nei trasporti
ecc.". Più avanti si afferma giustamente che "molti governi vedono i sindacati
come una minaccia o come un ostacolo".
Nella miriade delle pubblicazioni sui rapporti con i mass-media il Manuale
si distingue per il suo punto di vista molto esplicito. Infatti il libro parla
esclusivamente di ciò che deve fare un sindacalista per far trasmettere il suo messaggio.
Il volume è strutturato in capitoli brevi che assomigliano a delle ricette su come
rapportarsi e comportarsi con i giornalisti.
Chi si aspetta un volume grosso e pieno di termini astrusi di
comunicazione di massa si sbaglia. Lopera è snella e di facile lettura. Il volume
è diviso in diciassette minicapitoli che trattano i rapporti con i giornali, i
settimanali, la televisione, la radio ma anche lorganizzazione di una conferenza
stampa, di un incontro con i giornalisti, ecc.
Vi si trovano consigli su come cambiare lagenda dei media
(interessante lesempio dellICFTU che nel dicembre del 1996 influenzando sui
media fece mettere allordine del giorno della riunione del WTO la questione dei
diritti dei lavoratori), su come scrivere una lettera ai giornali, su come dare
unintervista in televisione, ecc.
Durante la lettura si ha limpressione che si stia parlando di cose
note, ma non è così. Forse tutti sanno redigere un comunicato stampa, ma avere a portata
di mano un decalogo di regole fa sempre comodo: usare carta intestata
dellorganizzazione, mettere i recapiti telefonici, scrivere con uninterlinea
doppia, non più di 2 pagine (10 paragrafi), scrivere paragrafi corti, datare il
comunicato, sottolineare il titolo, inserire i fatti più importanti nel primo paragrafo,
includere un commento del Segretario Generale.
Questo manuale, oltre alla praticità dei consigli per un migliore
rapporto con i giornalisti, avverte una questione ben più problematica: la presa di
coscienza che i rapporti tra sindacati e mass-media sono importanti e complessi non solo
nella realtà italiana, ma anche a livello europeo. E questa la vera novità che si
scopre leggendo questo volume.
Roma, maggio 2000
Rando
Devole