INTERFACCIAMENTO PARALLELO

 

La tecnica di interfacciamento parallelo consiste nel trasferimento contemporaneo dei bit, di solito otto, che costituiscono un carattere; i caratteri, o byte, del messaggio vengono a loro volta trasferiti in sequenza. Oltre a consentire velocità di trasmissione superiori a quelle ottenibili con la comunicazione seriale. essa offre il vantaggio di una maggiore semplicità e versatilità nella gestione del colloquio fra apparecchiature di tipo digitale, anche se la distanza del collegamento deve essere in genere molto limitata.

L'interfacciamento parallelo trova una delle applicazioni principali nei sistemi di misura automatici. L'impiego di un sistema automatico invece di un insieme di strumenti manovrati manualmente offre migliori prestazioni rispetto a precisione e ripetibilità e numerosi vantaggi. fra cui la possibilità di effettuare in tempo reale un'analisi statistica dei dati rilevati e quindi la compensazione degli errori sistematici

Per realizzare il collegamento di diversi strumenti di misura ad una o più apparecchiature di elaborazione o a dispositivi di memorizzazione o visualizzazione, con la possibilità di variare la configurazione del sistema. si è resa necessaria la definizione di interfacce normalizzate; fra queste la più diffusa è la IEEE-488.

Diffusissime sono infine le interfacce dedicate allo scambio di dati fra computer e periferiche; particolare importanza hanno assunto l'interfaccia SCSI e la Centronics.

 

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